Nicola Berardino per gazzetta.it
pino wilson maestrelli chinaglia
Un dolore tremendo per la Lazio. Nella notte è morto Pino Wilson. Il capitano della squadra che nel 1974 vinse il primo scudetto nella storia biancoceleste. Aveva 76 anni, è stato colpito da un malore, probabilmente un ictus. Viveva a Roma, era rimasto un simbolo del mondo biancoceleste. Ancora in campo quotidianamente come opinionista. Per tutti era ancora “il capitano”.
LA CARRIERA
pino wilson
Nato a Darlington in Inghilterra, dopo pochi mesi la sua famiglia si trasferì a Napoli, la citta di origine della madre. Cominciò a giocare nell’Internapoli, dove in attacco c’era Giorgio Chinaglia.
Nel 1969 il passaggio in biancoceleste con Chinaglia. Nel 1971 con l’arrivo di Tommaso Maestrelli in panchina diventò uno dei pilastri della formazione che prima salì in A e poi in due anni arrivò a vincere uno strepitoso scudetto. Giocava da libero, ma interpretava il ruolo in chiave moderna, contribuendo all’impostazione del gioco.
Fece parte della spedizione azzurra al Mondiale in Germania nel 1974. Giocò con la Lazio fino al 1980: 392 gare e 6 gol. Poi una parentesi ai Cosmos nella scia di Chinaglia e al Montreal. Profondo cordoglio sui social biancocelesti per la sua scomparsa.
CON MAESTRELLI PER SEMPRE— La salma di Wilson verrà tumulata nella cappella della famiglia Maestrelli, al cimitero di Prima Porta a Roma. Al fianco di Tommaso e Giorgio Chinaglia, per sempre.
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