Marco Giusti per Dagospia
Incassi del 3 novembre 2019.
ALESSANDRO SIANI IL GIORNO PIU BELLO DEL MONDO
Piove. Buone notizie per il cinema. Il Joker, arrivato a 934 milioni di dollari, cifra mai vista per un film vietato ai minori, e non ancora uscito in Cina, ha ormai superato anche Batman contro Superman. E non si fermerà certo qui, puntando direttamente a Cina e Oscar. Joker ha vinto nella giornata di Halloween in Usa, ma ha perso nel weekend cedendo il passo a Terminator: Destino oscuro, grande ritorno di Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton nella saga, stavolta firmata addirittura da James Cameron alla sceneggiatura.
Ma pur vincendo nel weekend con 29 milioni di dollari e 123 globali, Terminator, con un budget di 185 milioni, è un disastro. Al punto che si pensa di trasferire direttamente in tv i prossimi due film della trilogia ideata da Cameron che dovevano andare in sala. Ahi. E’ andato malino anche da noi, solo 898 mila euro nel weekend, dove ha trionfato La famiglia Addams in versione cartone animato con ben 3 milioni 543 mila euro.
ALESSANDRO SIANI IL GIORNO PIU BELLO DEL MONDO
Ma il dato clamoroso del weekend del ponte dei morti in Italia è il recupero del nuovo film di Alessandro Siani, Il giorno più bello della mia vita, finito al secondo posto nelle giornate di ieri e l’altro ieri arrivando così a 2 milioni 952 mila euro, cioè il maggior incasso stagionale, per ora, di un film italiano. Siani batte così da noi Joker, Maleficent, Terminator e perfino il forte giallo di Donato Carrisi, L’uomo del labirinto, uscito in 450 copie, giallo un filo confuso ma fascinoso, che ha comunque incassato 1 milione 251 mila euro.
meme joker 4
Segno che finalmente il cinema italiana dà qualche segno di vita. Sono andato così a vedere ieri il film di Siani, Il giorno più bello della mia vita, una divertente favola per bambini con Siani ovviamente mattatore, anche se attorniato da una valanga di grandi caratteristi più o meno napoletani, da Giovanni Esposito a Benedetto Casillo, da Nicola Rignanese a Gianni Ferrari.
Le ragazze sono la catanese Stefania Spampinato, una carriera che va dal ruolo di letteronza in Mai dire Domenica in tv a quello di dottoressa Carina DeLuca in Grey’s Anatomy, e la giapponese-romana Jun Ichikawa, lanciata da Ermanno Olmi in Cantando dietro i paraventi. Ma il cattivo è addirittura Leigh Gill, il nano buono di Joker! Grazie alla bella fotografia di Michele D’Attanasio (Jeeg Robot, Gomorra, Freaks Out, Tre piani) il film, tutto costruito su effetti speciali e atmosfere, ha uno schermo piuttosto ricco e mai banale. E proprio grazie a Siani e soci è un continuo di battute in napoletane che arrivano a segno.
joaquin phoenix in joker di todd phillips 4
Se la storia è un po’ semplice, il divertimento, soprattutto per un pubblico di centro-sud, non manca. Noto anzi che il napoletano di Siani stavolta è più difficile, Uaname ’e baba, meno edulcorato, e bene ha fatto, perché ha reso il film più personale, più alla Gomorra, per intenderci. Forse anche più adatto all’esportazione con questo cast così mischiato. Ma faremmo davvero male a sottovalutare il fenomeno Siani. Siete avvisati.
In America, insomma, vince Terminator: Destino oscuro, 29 milioni di dollari, ma delude profondamente i produttori che se ne aspettavano minimo 60. L’incasso globale è di 123 milioni. Secondo è Joker con 13,9 con un totale americano di 299 e globale di 934 milioni. Terzo posto per Maleficent, 12 milioni, e quarto per la new entry Harriet, 12 milioni, diretto da Kasi Lemmons, storia di Harriet Tubman, interpretata da Cynthia Erivo, eroina afroamericana che riuscì a salvare centinaia di schiavi portandoli dal sud al nord.
terminator
Con 17 milioni di budget neppure Harriet ha incassato quanto ci si aspettava, per non dire di Motherless Brooklyn di Edward Norton, il film che aveva aperto la Festa di Roma, 26 milioni di budget, 2720 sale e solo 3,6 milioni di incasso. Mezzo flop. Tra le uscite limitate si sono affacciati al box office anche Judy, 582 mila dollari divisi per 604 sale, e Jay&Silent Bob Reboot, 225 mila dollari per 15 sale.
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