Estratto da calcioefinanza.it
JOHN ELKANN
In precedenza, i punti di penalizzazione erano 15, adesso sono 10, ma per Nyon restano in piedi sia le plusvalenze proibite sia la responsabilità dei dirigenti. Il tutto senza dimenticare il nuovo filone degli stipendi e il macigno della Superlega. Insomma, una situazione molto complicata, ma la strada della Juventus per l’Europa rischia di essere sbarrata dalla UEFA al netto della classifica.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, la decisione della Federcalcio europea è attesa per giugno. E potrebbe comprendere anche il tema stipendi. La UEFA sta infatti svolgendo la sua indagine parallela con tutte le carte processuali. Dall’inchiesta italiana risulta che le plusvalenze hanno alterato il gioco e “truccato” il bilancio, così da consentire un accordo favorevole con Nyon sul Fair Play Finanziario.
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La Juve – così come altri club – ha già raggiunto un accordo con la UEFA, che prevede una sanzione minima (3,5 milioni). Il problema è che il bilancio corretto non avrebbe forse consentito questa scorciatoia. In più c’è l’aggravante delle dichiarazioni fraudolente. Il “settlement agreement” è fatto per aiutare i club, ma se non viene rispettato, o se le regole sono violate, le sanzioni poi sono amplificate.
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Un atteggiamento disponibile della UEFA passa però per una collaborazione reciproca: finché la Juve resta uno dei “nemici” che vuole la fine della Champions, in cambio della Superlega, non c’è il margine per una trattativa. Ricapitolando: plusvalenze, fair play, antisportività e Superlega. Una Juve nelle coppe del prossimo anno non è facile da immaginare.
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