sarah varetto
Paolo Conti per il Corriere della Sera
«Il giornalista in studio sarà sempre meno un "conduttore" e sempre più uno "storyteller", il narratore che condurrà il telespettatore lungo un notiziario in cui saranno ben visibili le nostre scelte. Cercheremo di essere noi a proporre, quasi a "imporre" i temi per noi prioritari: punteremo le nostre carte sull' approfondimento, le inchieste, i reportage, insomma gli strumenti per comprendere un mondo in continuo mutamento. Dalle migrazioni al clima che cambia, dai grandi conflitti mondiali alle nuove prospettive del lavoro, dal disagio dei giovani alle tante marginalità».
nuovo studio sky tg24
Nuovo quartier generale milanese Sky a Rogoredo-Santa Giulia. Sarah Varetto, direttore di Sky TG24 dal 4 luglio 2011, è al centro dell' avveniristico studio da cui partirà, lunedì 30 ottobre con l' edizione delle 6, un tg interamente rinnovato: 300 metri quadrati di superficie, 100 di wall, ovvero le pareti di schermi destinate alle immagini: video, foto, schede informative, infografiche, cioè i numeri «ragionati».
Spiega il direttore Varetto: «L' importante investimento deciso dall' editore sul nostro notiziario impone alla redazione una scommessa. Cioè partire dal presupposto che per le breaking news, le ultime notizie, ormai basta guardare il telefonino.
Sky TG24 dovrà ora proporre non solo il notiziario più completo e attendibile, come sempre, ma anche una «verticalità» dell' informazione, con continui approfondimenti, e una capacità multimediale per collocare il telespettatore al crocevia dei tanti mezzi che "producono fatti"».
sarah varetto
Per passare dall' astrazione alla concretezza, Varetto mostra l' immenso «giocattolo» tecnologico. Il tradizionale desk da cui parte il notiziario; il lungo Skywall che permetterà continue «passeggiate informative» dei giornalisti per commentare video, foto, cifre; la «soft area», l' altro desk per gli esperti e le interviste; e l' angolo del Digiwall, dove un altro giornalista mostrerà non solo i titoli della carta stampata e dei loro siti ma anche l' approdo di un notizia sulle tv del mondo, sui siti internet, sui social media, in un gioco tra input e output. «Questo "racconto giornalistico" sarà sempre più dinamico e multimediale. Continueremo a occuparci attentamente del nostro Paese ma il giorno del debutto lanceremo anche un format interamente dedicato agli esteri, con uno sguardo attento sul mondo».
Lo studio milanese arriva dopo un serrato confronto sindacale nato con l' annuncio dello spostamento da Roma a Milano. Il problema è stato superato? «Vorrei chiarire che la sede di Roma non solo non chiuderà ma avrà un nuovo studio nel cuore della politica a Montecitorio. Il presidio romano resta solido, lì verranno realizzate almeno due ore quotidiane di palinsesto. Ricordo che tra azienda e Cdr, il sindacato interno della testata, è stato sottoscritto un accordo firmato anche da FNSI, il sindacato nazionale dei giornalisti. Oggi siamo in tutto 154 giornalisti tra redazione, sedi italiane ed estere, sito web e social».
SARAH VARETTO
Dunque, rapidità e multimedialità. Ma il «tempo reale» non rischia di aprire varchi alle fake news, all' informazione distorta, magari persino inventata ma che nel giro di rapidi minuti spesso si impone sulla Rete? «Per noi resta fondamentale la verifica, la nostra attendibilità. Nel dubbio, molto meglio ritardare e controllare che sbagliare e pagare sul fronte della credibilità». E l' inevitabile duello con la Rai?
«Gli ascolti sono pubblici e mostrano i nostri primati. Ma c' è spazio per tutti, la concorrenza è uno stimolo prezioso e insostituibile. Però sono fiera di appartenere a un' azienda e a una redazione sempre più proiettate verso l' innovazione e il futuro».
sara varetto intervista matteo renzi
STUDIO SKY TG 24