Antonella Mosca per “il Messaggero”
insulti sui muri di nettuno 1
Insulti, spintoni e offese per una ripicca su fidanzatini tra ragazzine minorenni, a cui hanno dato manforte loro coetanei: notte brava under 16 domenica in piazzetta Andrea Sacchi, al Borgo Medievale di Nettuno. Quando sono arrivati carabinieri della compagnia di Anzio, allertati dai residenti che temevano l'ennesima rissa notturna, è scattato il fuggi fuggi.
insulti sui muri di nettuno
Nessun ferito, nessuna denuncia al comando. Motivo del contendere: scritte sui muri del Borgo imbrattati con nomi di ragazze ed epiteti pesanti insieme a cuori con iniziali intrecciate. La richiesta di aiuto ai carabinieri ha evitato che la situazione degenerasse. Negli ultimi giorni a Nettuno è stata un'escalation di episodi preoccupanti con giovani. Tanto che il commissario prefettizio Bruno Strati ha scritto una lettera aperta per invitare genitori, scuola, istruzioni laiche ed ecclesiastiche, associazioni, a una sinergia sulla responsabilità educativa.
ragazze a nettuno
Domenica le teppistelle hanno danneggiato varie case del Borgo con parole oscene su alcune ragazze che, poi, hanno reso pan per focaccia cancellando i propri nomi e scrivendo quelli delle rivali sulle frasi ingiuriose. Poi lo scontro in piazzetta. «Li ho sentiti - dice una signora - urlavano e se ne dicevano tante, soprattutto le ragazze. Finché il proprietario della gelateria ha chiamato i carabinieri perché era sempre peggio. Fanno paura quei ragazzi. Io mi chiudo dentro ma mi fanno tanti dispetti, bussano alla porta, suonano il campanello, urlano sconcezze».
nettuno 1
Chi abita al Borgo ha il nervo scoperto. «Certo la pressione è diminuita rispetto al passato - spiega un uomo - molti si sono proiettati sui locali di Anzio, e si è visto quest' estate cosa è accaduto, o in altre zone di Nettuno. Ma chi crea problemi è sempre più giovane. Ragazzini e ragazzine stanno fuori fino a tarda notte, senza che nessuno da casa se ne preoccupi, come domenica. Ma il lunedì non si va più a scuola?».
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Le scuole lavorano su molti progetti contro il bullismo, per la legalità, sulla tolleranza. «Purtroppo vari ragazzi e ragazze - commenta una professoressa - respirano la prevaricazione in casa. Famiglie proiettate sul primeggiare e sul fatto che chi urla o minaccia di più alla fine ha ragione. Lo vediamo anche come si rapportano con la scuola quando c'è un problema». Poche notti fa 5 ragazzi immortalati da una videocamera stesi sulle strisce in attesa di auto da schivare per l'assurdo planking challenge da postare sui social.
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L'altro ieri una banda di giovanissimi ha gettato dentro una finestra in centro un barattolo di pomodoro, dopo avere aperta la linguetta come fosse una bomba a mano, sfiorando una donna. «È un'esigua minoranza - scrive Strati- ma il fenomeno non è da sottovalutare. Questa generazione è più veloce ma anche fragile e va sostenuta perché possa costruirsi una vita rispettosa di sé e degli altri».