• Dagospia

    PIÙ CHE "PROMUOVITALIA" ERA UN PROMUOVI STIPENDIO - MENTRE LA SOCIETÀ PUBBLICA CHE DOVEVA SOSTENERE LE ATTIVITÀ TURISTICHE NEL NOSTRO PAESE STAVA FALLENDO, I MANAGER SI AUMENTAVANO LA BUSTA PAGA NEL SILENZIO DI DUE INTERI CDA: 13 PERSONE DEVONO RISPONDERE DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA PER ESSERSI INTASCATI INDEBITAMENTE 2 MILIONI IN TUTTO - IL DIRETTORE GENERALE MONTERA FACEVA LA PARTE DEL LEONE CON SCATTI DA 205.994 EURO E NON SOLO...


     
    Guarda la fotogallery

    Fulvio Fiano per il “Corriere della Sera

     

    promuovitalia promuovitalia

    Con la società pubblica inesorabilmente avviata al fallimento, i suoi manager si affrettavano ad aumentare i propri stipendi nel silenzio o acquiescenza di due interi Cda di PromuovItalia: un totale di 13 persone verranno processate con l'accusa di bancarotta fraudolenta per distrazione, aggravata dal danno patrimoniale di grave entità «cagionato con più azioni od omissioni» all'ente controllato dal Mibact e dedicato alla promozione e al sostegno delle attività turistiche in Italia.

     

    il manager francesco montera il manager francesco montera

    Il pm Alessia Miele è risalita tramite gli accertamenti delegati al Nucleo di polizia tributaria (Gruppo tutela spesa pubblica) a ricostruire nel dettaglio le voci e l'ammontare delle somme distratte per un totale di circa 2 milioni di euro nel periodo 2006-2009 e 2009-2012). La società, nata nel 2004, è affondata definitivamente nel 2015 in un buco da 103 milioni di euro, unico segno tangibile della sua esistenza.

     

    il sito della controllata fallita il sito della controllata fallita

    Il direttore generale Francesco Montera ha fatto la parte del leone: 205.994 euro li ha ottenuti come «indebiti incrementi stipendiali», divisi tra un aumento di 200 euro sullo stipendio base di 11mila euro, un'indennità mensile di 2mila euro e una ulteriore indennità di funzione di altri 2000 euro.

     

    francesco montera francesco montera

    Ancora Montera si è riconosciuto 261.253 euro come «riallineamento degli emolumenti del direttore generale», ossia aumentando il superminimo di 4.694 mensili. Lo stesso Montera, senza che i membri dei cda si opponessero o chiedessero la restituzione della somma, ha disposto per il suo vice Stefano Orsini 127mila euro di incrementi stipendiali più altri 100.848 divisi tra superminimo, premio di produzione e superminimo non assorbibile.

     

    Discorso analogo per il direttore amministrativo Olindo Ceccarelli (140mila euro totali) e per il dirigente responsabile del servizio assistenza al dipartimento per lo sviluppo e competitività, il romano Antonello Rossetti, che ha intascato 113.909 euro non dovuti.

     

    francesco montera 1 francesco montera 1

    Tutte operazioni, scrive il pm nella richiesta sulla quale il gip ha disposto il processo, avvenute con i beneficiari «perfettamente al corrente della illegittimità delle indebite erogazioni ricevute oltre che dello stato di decozione della fallita società».

     

    Il caso è scoppiato grazie anche al contributo offerto dalla denuncia dell'ultimo cda, presieduto da Costanzo Jannotti Pecci (2012-2014), con una rilettura critica di tutte le delibere della società partecipata interamente da Enit (Agenzia nazionale per il turismo).

     

    Un dossier fatto anche di nomine e assunzioni sospette, sprechi. A carico di Montera è in corso anche un processo per violazione dei sistemi informatici, danneggiamento e cancellazione di documenti aziendali.

     

    francesco montera 2 francesco montera 2

    Nel 2013, licenziato «per giusta causa» dopo la scoperta di stipendi gonfiati e dei Tfr (anche dello stesso Montera) portati illecitamente fuori dalla società per salvarli dal crack, il dg entrò nel sistema informatico e distrusse le prove.

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport