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    ROMA BESTIALE – C’È CHI NUTRE A CACIO E PEPE UNA FAMIGLIA DI CINGHIALI CHE SI È STANZIATA A TOMBA DI NERONE (VIDEO) E CHI INVECE S’INCAZZA CON LA RAGGI CHE VUOLE FAR BRUCARE L’ERBA CHE CRESCE NEI PARCHI ALLE PECORE – PIÙ CHE LA CAPITALE, SEMBRA UNO ZOO…


     
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    VIDEO - ROMA, BRANCO DI CINGHIALI AI GIARDINETTI: INCONTRO RAVVICINATO COI BAMBINI

     

     

    1 - A ROMA LA GENTE NUTRE I CINGHIALI

    Azzurra Noemi Barbuto per “Libero quotidiano

    cinghiali roma tomba di nerone cinghiali roma tomba di nerone

     

    Hanno stabilito fissa dimora in un quartiere storico della capitale, ossia a Tomba di Nerone, dove godono di un trattamento di tutto rispetto da parte degli abitanti della zona, che li osservano incuriositi e li foraggiano con cacio e pepe, carbonara ed altre prelibatezze tipiche della succulenta cucina romana.

     

    Del resto, considerata la loro mole, è evidente che i sei cinghiali, che hanno stretto amicizia con i residenti, non se la passino affatto male. Potremmo dire che ricevono un trattamento a Cinquestelle. Tutto merito di Virginia Raggi.

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    La famigliola di suini selvatici si è adattata subito alla vita urbana, così come la popolazione autoctona alla loro surreale presenza, e mostra di gradire le attenzioni degli esseri umani.

     

    C' è chi si piega sulle ginocchia per avvicinarli così come si farebbe con un gattino; c' è che divide la sua merenda con loro; chi gli corre dietro per giocare. Le bestie tentennano.

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    Non sanno se fidarsi, timidamente fanno qualche passo in avanti, poi indietro, sembrano consapevoli di rappresentare un' attrazione. Tra qualche giorno li vedremo fare le fusa a pancia in su.

     

    La forestizzazione selvaggia e progressiva della capitale, abbandonata a se stessa, continua e provoca danni alle persone, agli animali, all' ecosistema tutto. Ha fatto persino i suoi morti, poiché, sebbene i cinghiali siano teneri e carini, costituiscono un pericolo per motociclisti e automobilisti, che già devono fare i conti con le buche delle strade romane, schivandole alla meno peggio.

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    Chissà cosa dirà Salvini a proposito dei grossi mammiferi che ormai hanno invaso Roma? Magari dichiarerà: «Beh, io non li ho visti». Eppure ci sono. Eccoli lì. Tutti li vedono, tranne Virginia Raggi ed il suo staff.

     

    «Il Comune e la Regione si disinteressano totalmente della situazione», ha denunciato Rinaldo Sidoli, responsabile del centro studi del Movimento Animalista, presieduto da Michela Vittoria Brambilla.

     

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    «La pratica del foraggiamento è vietata», sottolinea Sidoli, che mette in luce il fatto che «abituare giovani ungulati a ricevere da mangiare abbia degli impatti negativi per gli animali stessi, che raramente possono essere reinseriti nel loro ambiente naturale una volta addomesticati, dal momento che diventano incapaci di individuare nell' uomo una minaccia e soprattutto perdono l' istinto di procacciarsi cibo nei boschi».

    Dunque, stando così le cose, c' è da aspettarsi che i maiali selvatici si appropinquino sempre di più alle aree urbane ed ai centri abitati.

     

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    Considerando che Raggi ha pensato di affidare a pecore e caprette la tosatura dell' erba dei parchi, tra qualche mese Roma potrebbe diventare un giardino zoologico a tutti gli effetti.

     

    «Chiediamo che la famiglia di cinghiali che da oltre una settimana permane nel quartiere Tomba di Nerone, così come gli altri esemplari della stessa specie a zonzo per Roma, venga trasferita in una fattoria didattica», conclude Sidoli, augurandosi che non accadano ancora «spiacevoli incidenti che servano da pretesto per abbattere animali innocenti».

     

    2 - GLI ANIMALISTI CONTRO RAGGI «NO ALLE PECORE TOSA ERBA»

    Flavia Fiorentino per il “Corriere della Sera

     

    virginia raggi virginia raggi

    Mentre ironia e ilarità ancora accompagnavano l' annuncio del Comune di Roma di voler far ricorso a pecore tosa erba per affrontare l' emergenza verde pubblico nella Capitale, ecco entrare in campo anche le mucche come possibile risorsa aggiuntiva proposta dall' amministrazione.

     

    Ed è stato forse proprio il coinvolgimento di nuovi animali, destinati, in mancanza di fondi, a misure bucoliche per attività di giardinaggio, che ha scatenato l' attacco di Michela Vittoria Brambilla, presidente del Movimento animalista, contro la giunta pentastellata di Roma.

     

    MARIA VITTORIA BRAMBILLA MARIA VITTORIA BRAMBILLA

    «Con queste dichiarazioni pastorali dell' assessore "competente" si prendono in giro i cittadini - ha detto Brambilla - inaugurando un nuovo genere di sfruttamento degli animali, sommamente politico: quello attuato per nascondere l' incapacità amministrativa, cioè la mancanza di un progetto serio di riorganizzazione e potenziamento del Servizio Giardini. Meglio affidarsi quindi a bovini e ovini, in attesa di reclutare anche i caprini, e poco importa se il traffico li spaventerà o li stresserà».

    pinuccia montanari pinuccia montanari

     

    Eppure l' idea di «assumere» animali per far fronte all' incuria e all' abbandono di parchi e ville della città, dove prosperano erbe infestanti, fioriture spontanee, rovi e forasacchi che superano il metro d' altezza, era stata accolta come un buon rimedio alla penuria di giardinieri e mezzi meccanici persino dal Wwf che avrebbe addirittura suggerito di inserire nella task force di quadrupedi, anche gli asini «basta avere il controllo delle bestie».

    pecore alla caffarella pecore alla caffarella

     

    Utilizzo, quest' ultimo, già sperimentato, ma con risultati altalenanti, quando era presidente della Provincia di Treviso, dal leghista Luca Zaia con asinelli dediti allo sfalcio ecologico (il progetto durò qualche anno e poi venne abbandonato).

     

    Decisamente contraria invece Brambilla, che aggiunge: «Nell' Arcadia dei Cinque stelle le pecore e le vacche tosano l' erba, gli alberi diventano "spelacchi" oppure cadono, senza preavviso».

    pecora tosaerba pecora tosaerba

     

    Intanto la Coldiretti del Lazio fa sul serio e a poche ore di distanza dall' annuncio dell' assessore all' Ambiente Pinuccia Montanari, ieri mattina era già in Campidoglio a parlare di protocollo d' intesa: «Abbiamo approfittato di quest' apertura da parte della sindaca Raggi per ampliare le strategie operative e riposizionare il fondo agricolo all' interno di una grande città - spiega Davide Granieri, presidente di Coldiretti Lazio - stiamo lavorando all' utilizzo di animali e mezzi agricoli per un piano anti erbacce che dovrebbe subito far fronte all' emergenza che si deve affrontare con urgenza a Villa Borghese, Villa Torlonia e nei quartieri di Spinaceto e Laurentino.

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    Ci sarà un giro di bozze nei prossimi giorni e contiamo entro una settimana di arrivare alla firma dell' accordo. Ma con i 50 milioni di metri quadri di verde che attraversano la capitale c' è tanto da fare anche sul fronte della biodiversità: ora soltanto il 3% del pecorino si produce qui, ed è davvero troppo poco».

     

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