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    PIÙ CHE UN TRIBUNALE È UN COLABRODO - A UN UOMO CHE DOVEVA ESSERE PROCESSATO È BASTATO CHIEDERE DI ANDARE IN BAGNO PER RIUSCIRE A FUGGIRE INDISTURBATO DAL TRIBUNALE DI TORINO - I VIGILANTI DELLA CORTE CONTROLLANO I DOCUMENTI IN ENTRATA MA NON IN USCITA E, COMPLICE LA NEGLIGENZA DEGLI AGENTI, È STATO FACILE PER IL PROCESSATO FUGGIRE VERSO LA LIBERTÀ...


     
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    Carlotta Rocci per www.repubblica.it

     

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    L’uomo era comparso nel pomeriggio davanti alla giudice Federica Bompieri. L’udienza del processo per direttissima si è chiusa ancora prima di cominciare quando l’imputato ha dichiarato di essere minorenne. Per verificare la sua affermazione la prassi prevede che sia necessario sottoporre l’arrestato a esami specifici in ospedale e per questa ragione è stato accompagnato fuori dal tribunale dagli agenti che lo avevano in custodia.

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    Quando, poco dopo, è tornato al palazzo di giustizia per ricomparire in aula, ha chiesto di poter andare in bagno, è stato accontentato ma da quel momento è sparito. L’uomo in fuga è stato segnalato prima in corso Ferrucci e poi in via Cavalli dove sono state allertate diverse pattuglie impegnate nelle ricerche.

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    Non è ancora chiaro come possa aver evaso la sorveglianza riuscendo a uscire prima dal bagno senza essere notato e poi ad allontanarsi passando, forse, da una delle uscite dedicate al pubblico e al personale del tribunale che sono presidiate da vigilanti ma il controllo dei documenti viene effettuato soltanto in ingresso e non in uscita. 

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