Sarina Biraghi per “La Verità”
MONICA MAGGIONI
È servita l'audizione del cda Rai in commissione di Vigilanza per sapere due cose: con 11,2 milioni abbiamo salvato la Rai e che i consiglieri di amministrazione sono stati costretti a firmare il contratto di Fabio Fazio.
Per lui un contratto fuori dall' ordinario per l' importo, 2,8 milioni l' anno (contro i precedenti 1,8 milioni) e per la durata, 4 anni, che ha scatenato molte polemiche a cominciare da quella del presidente della Commissione, il pentastellato Roberto Fico, che aveva gridato allo scandalo e al comportamento vergognoso, definendo il conduttore di Che tempo che fa «un classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra».
IL CONTRATTO FANTASMA
FABIO FAZIO
Netta la difesa della presidente Monica Maggioni: «Fazio fa parte della storia Rai. Vedere transitare quel marchio, quel volto, quel format su un' altra emittente avrebbe comportato uno scossone al quale non so se la Rai avrebbe retto in termini di sistema». E ha aggiunto: «Questo cda non avrebbe potuto prendersi l'onere di decidere che Fazio passava alla concorrenza. Io il contratto con la concorrente non l'ho visto, ma chi te lo farebbe vedere?».
Infatti, all'ipotesi tetto a 240.000 euro, Fazio fece intendere che avrebbe lasciato il servizio pubblico per andare nelle tv rivali (La7 smentì) magari autoproducendosi. Invece ora, col suo bel contratto in tasca, «ha salvato» un' azienda con 13.000 dipendenti, meritandosi il passaggio da Rai 3 a Rai 1 perché «è centrale in termini di valore di prodotto e vedremo quanto peserà questo passaggio. Il valore di un artista su Rai 1 non è lo stesso di Rai 3», ha precisato Maggioni.
fabio fazio
«COSTRETTI A FIRMARE»
Sul «salvataggio aziendale» chiaro il consigliere in quota centrodestra Arturo Diaconale: «Siamo stati costretti a sottoscrivere il contratto di Fazio. Ci è stato detto che se non avessimo chiuso l'accordo quella mattina, Fazio avrebbe firmato con un' azienda concorrente.
Non siamo stati costretti con una pistola puntata alla fronte, ma dal Codice civile. Se non lo avessimo firmato avremmo potuto rispondere per un danno all' azienda. Credo che serva rispetto per i consiglieri e mi riferisco a chi si augura che la Corte dei Conti metta le mani nelle nostre tasche».
FABIO FAZIO
Poi l'intervento del consigliere Carlo Freccero che ha chiesto ai parlamentari presenti di intercedere presso il dg Rai perché si possa rimettere in gioco l'oneroso contratto: «In questo momento si agitano portafoglio e prodotto. Ho lavorato con Fazio e credo che la sua dedizione al lavoro sia massima, ma come si può pensare che un prodotto oggetto di questa campagna possa sopravvivere all'audience? Io temo che venga distrutta questa audience». Del resto la testata spagnola Abc Television ha scritto che il mega contratto di Fazio ha indignato gli italiani e anche per questo Renzi ha preso una batosta alle amministrative.
MANIPOLATI DA RENZI
DIACONALE
Già nei giorni scorsi Freccero, difendendo Massimo Giletti e la sua Arena cancellata, era stato molto critico nei confronti di Mario Orfeo dicendo che «il nuovo dg non capisce nulla di palinsesti e la tv di Stato è manipolata dall' ex premier Matteo Renzi. Dalla nomina di Antonio Campo Dall'Orto a oggi, ci siamo dovuti misurare, noi consiglieri, con la natura ambigua della Rai divisa tra servizio pubblico e tv commerciale. Ora è emersa, però, la dimensione politica, se non governativa. E' la politica a dettare l' agenda al cda».
Non era presente in Vigilanza, ma immediato è stato il commento del segretario della commissione, il deputato Pd Michele Anzaldi: «Le parole di Diaconale sono gravissime. Se i componenti del Cda Rai firmano il via libera ai contratti sotto costrizione, perché non in grado di valutare i profili del codice civile e quindi sotto presunto obbligo di responsabilità, significa che bisogna chiedersi se questo Cda possa ancora andare avanti o non sia il caso di azzerarlo».
michele anzaldi
E ha spiegato: «Quando il consigliere Freccero, in dissenso sul contratto a Fazio e sui palinsesti, invece di votare contro abbandona la riunione e si astiene, venendo poi in Vigilanza a chiedere ai parlamentari di intervenire sul dg, siamo di fronte al rovesciamento delle responsabilità. Se i consiglieri non sono in grado di espletare la loro funzione, si dimettano. Peraltro siamo già di fronte ad un Cda azzoppato, dopo le dimissioni di Paolo Messa».
IL COSTO DEI PROCURATORI
Anzaldi inoltre ha chiesto la pubblicazione di tutti i compensi che viale Mazzini versa ad agenti e procuratori degli artisti «per esigenze di trasparenza» e cita in particolare 3 società esterne: la Itc 2000 di Beppe Caschetto («che rappresenta Fazio, Fabio Volo, Geppi Cucciari, Pif, Virginia Raffaele e Luciana Litizzetto»); la Arcobaleno 3 di Lucio Presta (con Paola Perego, Antonella Clerici, Roberto Benigni, Amadeus); infine la Vegastar di Fernando e Silvio Capecchi (suo Carlo Conti).
FABIO FAZIO
E dopo Fazio ci sarebbe il piano news Vedremo.
MARIO ORFEO