POGBA
1. POGBA: "LO UNITED LA MIA PRIMA FAMIGLIA, SE MOU CHIAMA NON SO CHE SUCCEDE..."
"Il Manchester United è stata la mia prima famiglia. Se chiama Mourinho? Per il momento sono alla Juve e sono felice alla Juve, non so cosa succederà". A Los Angeles in vacanza, Paul Pogba ha assistito alla consegna degli Espys 2016, i premi della Espn, e nell'occasione è stato interrogato sul suo futuro e non solo.
Al centrocampista francese, che darebbe il Pallone d'oro a Cristiano Ronaldo ("mi piacciono sia lui che Messi, Griezmann ha disputato un anno meraviglioso ma Cristiano ha vinto Champions ed Europeo"), sono state mostrate tre maglie per capire la sua reazione.
MAGLIE — Sorridente davanti a quella della Juventus ("è la mia squadra, la mia famiglia, dove sto giocando e dove sono a mio agio"), Pogba è apparso più freddino con quella del Real ("è la Casa Blanca, hanno vinto la Champions quest'anno, un grande club") mentre quella dello United ha rievocato vecchi ricordi senza farlo sbilanciare troppo sul futuro.
2. BALO-EXIT, GLI RESTA LA CINA
Claudio De Carli per “il Giornale”
BENATIA
Povero Balo. Jurgen Klopp gli ha fatto sapere che al Liverpool non c' è posto per lui. E onestamente è stato anche un pochino sfacciato: «Mario non fa parte dei piani di Anfield- ha spiegato il tecnico tedesco-. Ho parlato chiaramente con lui, in questo momento della sua carriera non ha senso che si giochi il posto con gli altri quattro attaccanti. Gli ho detto di stare sereno, in giro ci sarà sicuramente un altro club felice di accoglierlo». Abbraccio. Cosa fa, sfotte?
Mario è finito in fondo al sacco, chi lo conosce lo evita, mannaggia. Si era presentato carico nel ritiro del Liverpool ma non ha dovuto chiedere in giro per capire che aria tirava.
«Lui è un problema», ha detto Klopp che non lo vuole neppure come quinta punta, anzi non lo vuole proprio vedere.
Mario Balotelli sta collezionando scarpate in faccia, dal Milan, da Conte e ora anche da Klopp, magari in modo poco elegante ma prima o poi qualcuno doveva cominciare.
Se pensa alla enorme opportunità che gli si era presentata con una convocazione per Francia 2016, dovrebbe autoflagellarsi per tutto il resto della vita, Pellè in Cina a 40mila euro al giorno di stipendio, Zaza al Wolfsburg per 6 mln a stagione, adesso c' è Eder titubante davanti all' ennesima offerta mozzafiato cinese.
PJACA
Hanno sfruttato la vetrina europea, punte tecnicamente non superiori ma con una testa. Mino Raiola non ha più carte in mano, è andato in Turchia ma neppure il Besiktas ha voluto tesserare Balotelli. Lui vorrebbe restare in Italia, Raffaele Vrenna, presidente del neopromosso Crotone, ha ammesso di aver chiamato Raiola per parlare di Mario.
Qualcuno ha presente il suo ingaggio? Il presidente Ferrero lo sa e ha detto che Mario lo prende subito se il Liverpool gli paga lo stipendio. Gli resta la Cina, il calcio del futuro, ma occorre fare in fretta, il mercato da quelle parti chiude domani. Ferrero peraltro se la sta vedendo con l' altra testa a punta del nostro calcio, Antonio Cassano, un mito che i tifosi vorrebbero vedere ancora in campo mentre la società gli ha proposto eventualmente una scrivania, l' ultimo dei luoghi dove il talento di Bari ha probabilità di sentirsi a proprio agio.
Tutto questo dimenticando che il mercato attuale sta ribaltando ogni ragionevole previsione, c' è fretta, ci sono sei club con un mucchio di soldi, pochi giocatori in grado di fare la differenza e nessuno di questi cedibile. Si punta sui giovani potenziali talenti e li si paga come se lo fossero già. Marko Pjaca, 6-5-'95, esterno della Dinamo Zagabria ha una valutazione di 8mln, la Juve sta tentando di strapparlo al Milan per 22 mln più bonus.
BACCA
Gabriel Jesus, 3-4-'97, esterno del Palmeiras, clausola rescissoria di 40mln. Joao Mario, 19-1-'93, campione d' Europa, lo Sporting pretendeva il pagamento dell' intera clausola rescissoria da 60 milioni, l' Inter sta chiudendo senza pagarlo, lo prende lo Jiangsu Suning a 35 mln più bonus, poi glielo cede in prestito. Gabriel Barbosa, 30-8-'96, funambolo del Santos con una valutazione di transfermarkt di 15 mln, la Juventus sta chiudendo per 18mln più bonus.
Ieri Mancini prima ha ribadito l' incedibilità di Mauro Icardi, poi ha parlato dei due potenziali acquisti: «Gabriel Jesus è un ragazzo di prospettiva e può diventare un grande attaccante. Joao Mario è tipo Brozovic, può giocare in mezzo e anche sulle fasce. Sono forti ma se dovessero arrivare dobbiamo dargli tempo per ambientarsi».
Conoscendo il Mancio non ha voluto dire che Brozovic è sul mercato perché arriva Joao Mario, ma ha voluto ribadire che se prendi un giovane poi gli devi dare tempo di maturare, riflessioni per Suning. Peraltro dai primi test di Brunico, Kondogbia pare stia strabiliando lo staff medico.
ICARDI
Poi ci sono i colpi bassi, via Morata e Zaza la Juve punta il suo potere magnetico su Higuain, brivido, e dopo Pjanic ammalia un altro ex romanista, Mehdi Benatia per 20mln, respinto il tentativo del Milan bloccato dalla cessione di Carlos Bacca fra Atletico e West Ham.
Tanti nomi, Mateo Kovacic non è un bluff, contatti con Lotito per Candreva, con AdL per Manolo Gabbiadini, Mateo Musacchio, centrale del Villareal, 20 mln, un perone rotto che lo ha tenuto fuori 31 giornate nella scorsa stagione, è la priorità. Ma prima servono i 30mln di Bacca. Però questa volta sembra proprio che per Balotelli non ci sia neppure una carezza.
PJACA BENATIA POGBA PJACA