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    POLEMICHE A GROSSETO PER UNA CHAT DI WHATSAPP FRA ESPONENTI DEL CENTRODESTRA RIBATTEZZATA “KKK”, OVVERO L’ACRONIMO DEL KU KLUX KLAN - DOPO I RISULTATI DELLE ELEZIONI PROVINCIALI, UNA FOTO DEL GRUPPO DEI CONSIGLIERI ELETTI VIENE CONDIVISA ANCHE SULLA CHAT INTERNA DI UNA PARTE DEL CENTRODESTRA GROSSETANO. IL PROBLEMA È CHE IN QUELLA FOTO, CON UNO SCREENSHOT DELLO SCHERMO DEL TELEFONINI, FINISCE SU UNO STATO DI WHATSAPP IN CUI…


     
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    (ANSA) - GROSSETO, 18 MAR - Polemiche a Grosseto per una chat interna di whatsapp fra esponenti del centrodestra, che è finita in uno "stato" pubblico e dunque la "storia" è finita sui social. Dopo i risultati delle elezioni provinciali, scattano le foto di rito. E una foto del gruppo dei consiglieri eletti viene condivisa anche sulla chat interna di una parte del centrodestra grossetano.

     

    ALFIERO PIERACCINI ALFIERO PIERACCINI

    Il problema è che in quella foto, con uno screenshot dello schermo del telefonini, finisce su uno stato di whatsapp, pubblicato alle 23,28 da Alfiero Pieraccini, appena eletto consigliere provinciale con Nuovo Orizzonte Civico.

     

    Il problema è che quella chat, destinata a restare condivisa tra i fuoriusciti della Lega a Grosseto, si chiama 'Kkk, con una Kappa rossa come immagine del profilo, ovvero l'acronimo di Ku Klux Klan, nome usato da diverse organizzazioni segrete esistenti in America fin dal 1800 con gravissimi contenuti razzisti. "E' solo un nome a caso messo in una chat interna - ha detto Alfiero Pieraccini - non so neppure cosa sia il Ku Klux Klan. Non c'è una finalità politica".

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