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    UN MARE DI TORI – DOPO PAMPLONA, LE POLEMICHE TRAVOLGONO  UN ALTRO FESTIVAL SPAGNOLO: A FINIRE NEL MIRINO E' LA FESTA POPOLARE DI DENIA, DURANTE LA QUALE I PARTECIPANTI SI DIVERTONO A DERIDERE I TORI FINO A QUANDO NON FINISCONO IN MARE – LE BESTIE VENGONO MALDESTRAMENTE RECUPERATE E TRASCINATE A RIVA, MENTRE…(VIDEO)


     
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    Dal “Corriere della sera”

     

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    Mentre a Pamplona i tori corrono nelle strade, 400 chilometri più a sud in Spagna, a Denia, tra Valencia e Alicante, il clou della Festa che si tiene la prima settimana di luglio è spingere gli animali fino a quando non finiscono in mare e poi vengono maldestramente recuperati.

     

    La «Bous a la mar» (i tori a mare) è una manifestazione che ogni anno suscita polemiche. La consuetudine è quella di deridere le bestie e divertirsi vedendole finire in acqua. Alla pari di altre manifestazioni in Spagna, la popolazione è divisa tra animalisti e chi difende la tradizione.

     

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    Così come a Pamplona, dove ogni anno muoiono molti tori e ci sono anche diversi feriti tra chi assiste e non riesce a evitarli (uno «spettacolo» che nel tempo ha causato 16 vittime tra gli spettatori). Le isole Canarie sono state la prima regione spagnola a bandire questa tradizione definita «barbara», venti anni dopo lo ha fatto anche la Catalogna.

     

    Il festival di Denia è meno cruento ma pone gli stessi interrogativi: fino a che punto è giusto mantenere in vita abitudini che appaiano stridenti con una sensibilità più moderna?

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