GABRIEL LE SENNE E LA FOTO STRAPPATA DI UNA DELLE REPUBBLICANE UCCISE DAI FRANCHISTI NELLA GUERRA CIVILE
(ANSA) In Spagna lo scontro tra i partiti che sostengono il governo Sánchez e le opposizioni si è acceso nelle ultime ore per un episodio avvenuto ieri nel Parlamento delle Baleari, dove hanno la maggioranza il Partito Popolare e Vox. Protagonista della scena è stato il presidente di quest'assemblea, Gabriel Le Senne di Vox, che durante un dibattito sull'abrogazione della Legge regionale per la memoria storica ha espulso due deputate socialiste, Mercedes Garrido e Pilar Costa, le quali avevano esposto ritratti di repubblicane uccise dai franchisti nella Guerra Civile, arrivando, nel richiamarle all'ordine, a strappare uno dei fogli con questi volti.
GABRIEL LE SENNE
Le Senne sosteneva che le due deputate in questione, membri della cosiddetta 'mesa' (l'organo interno che coordina le attività parlamentari), non dovessero esporre tali ritratti, in nome della "neutralità" che esige il loro ruolo. Entrambe, tuttavia, hanno disubbidito, accettando poi di abbandonare l'Aula una volta espulse.
L'episodio, riportano i media iberici, ha suscitato proteste da parte del Partito socialista e altre formazioni della sinistra, che hanno chiesto le dimissioni di Le Senne per aver violato "la libertà d'espressione", mentre associazioni per la memoria storica criticano la proposta di Vox e Pp di eliminare l'attuale legge riguardante la memoria storica (che prevede il riconoscimento delle vittime della Guerra Civile e del franchismo), il cui iter parlamentare è iniziato appunto ieri. S
Sull'accaduto si è espresso anche il premier Pedro Sánchez, che al Congresso nazionale ha definito "esecrabile" il comportamento di Le Senne, invocandone le "dimissioni". La sua vice María Jesús Montero, riporta Efe, ha inoltre preannunciato possibili "azioni legali" rispetto al caso. Il presidente del Parlamento delle Baleari ha invece sostenuto in una nota che le immagini esposte ieri dalle deputate socialiste erano "chiaramente faziose" e si è detto vittima di "una campagna persecutoria" caratterizzata da "insulti e minacce".
PEDRO SANCHEZ