DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Sandro De Riccardis per “la Repubblica”
«E voi avete fatto quella cosa di ritirarvi dalla posizione, no?». Si deciderà dal prossimo 17 settembre, quando è stata fissata la prima udienza davanti al gip di Milano, Stefania Donadeo, se entreranno nel “Ruby-ter” la voce di Sivio Berlusconi e i suoi tentativi di evitare la costituzione di parte civile delle due Olgettine con cui era al telefono.
Quel giorno, a Palazzo di Giustizia, si aprirà la discussione tra accusa e difese. E sarà battaglia per decidere se dare il via libera o meno alla richiesta al Parlamento di utilizzo di quei dialoghi nel processo.
È il 21 aprile 2012 quando la voce del Cavaliere, all’epoca senatore, compare a sorpresa in un’indagine su una presunta truffa su finanziamenti pubblici a un imprenditore, poi archiviata. Per i pm Luca Gaglio e Tiziana Siciliano, titolari del “Ruby- ter”, quei dialoghi sono un’altra prova della corruzione di Berlusconi nei confronti di due Olgettine, Barbara Guerra e Iris Berardi, che proprio nel “Ruby-ter” devono rispondere di corruzione in atti giudiziari insieme all’ex premier e a una ventina di altre ragazze.
Per l’accusa, proprio quelle telefonate sono la prova che già tre anni fa - le due giovani avrebbero chiesto denaro e altre utilità in cambio di un comportamento processuale più favorevole verso Berlusconi, accusato anche di aver «promesso 5 milioni di euro a Ruby per testimoniare il falso». Per Guerra e Berardi, la richiesta è quella di rinunciare alla costituzione di parte civile, ruolo già ricoperto nel processo a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti.
Nella conversazione, sei minuti e mezzo di telefonata, Guerra «pare imporre una sorta di aut-aut a Berlusconi», scrivono i pm. E prima che riesca a ottenere un appuntamento, l’ex premier chiede se le due hanno «fatto quella cosa di ritirarvi dalla posizione». Guerra risponde dicendo di aver «parlato con Ivo», cioè l’immobiliarista Ivo Maria Redaelli, grazie al quale le due riusciranno a ottenere le case.
Guerra si trasferisce in una villa a Bernareggio da 800 mila euro; Berardi ottiene un immobile a Segrate. Dopo la chiusura dell’indagine, la procura si avvia a chiedere il processo per l’ex presidente del consiglio e altre 33 persone. Tra queste, la stessa Ruby, il suo ex fidanzato Luca Risso, il cantautore Mariano Apicella, il giornalista Carlo Rossella, la parlamentare Maria Rosaria Rossi, l’avvocato Luca Giuliante.
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All’udienza del prossimo 17 settembre è stato convocato anche Silvio Berlusconi. La sua presenza è facoltativa: potrà quindi decidere se tornare o meno al Palazzo di giustizia di Milano.
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