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AFFLUENZA IN FORTE AUMENTO: ALLE ORE 19 HA VOTATO IL 58,47% - LUNGHE CODE AI SEGGI PER COLPA DEI NUOVI TAGLIANDI ANTI-FRODE. SALVINI: “QUALCUNO AL MINISTERO HA FATTO CASINO” - SUPERIORE ALLA MEDIA L’AFFLUENZA NEI COMUNI DEL VENETO (65,58%) E DELL’EMILIA ROMAGNA (63,98%); IN CALABRIA E IN SICILIA, INVECE, I DATI PIÙ BASSI - SCHEDE FOTOGRAFATE - FALSI SONDAGGI DELLA GHISLERI SU WHATSAPP - ANZIANA MORTA A MATERA

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Silvia Turin e Giuseppe Gaetano per Corriere della Sera

 

EDITORIALE DELLO SPIEGEL SUL VOTO ITALIANO

Italia al voto per le elezioni politiche: il Viminale comunica che alle ore 19 ha votato il 58,47% degli aventi diritto. Affluenza dunque in forte aumento, in base ai dati del ministero dell’Interno, rispetto al 19,3% rilevato alle 12. Superiore alla media l’affluenza nei comuni del Veneto (65,58%) e dell’Emilia Romagna (63,98%); in Calabria e in Sicilia, invece, i dati più bassi con una partecipazione di poco superiore al 47%.

 

Nel 2013 alla stessa ora l’affluenza era stata del 46,6% mentre il dato definitivo fu del 75,2%, il record negativo della Repubblica, ma allora si votava in due giorni. Secondo le stime di YouTrend l’affluenza stanotte alla chiusura dei seggi dovrebbe attestarsi al 65%-70%, ulteriormente in calo quindi rispetto a 5 anni fa. La percentuale è invece in linea con quella segnato alle 19 in occasione del Referendum costituzionale del dicembre 2016, che si svolse in un solo giorno e raggiunse a fine giornata il 68,48%.

 

Il tagliando che rallenta le operazioni

maria elena boschi voto legge elettorale

Mattinata con lunghe code in molti seggi della penisola: il problema è dovuto al nuovo sistema del «tagliando antifrode». È un codice che identifica la scheda: il presidente del seggio ne prende nota prima di consegnarla all’elettore; poi, prima che il foglio finisca nell’urna, guarda che coincida. Il tutto per evitare il voto di scambio, che spesso si nutre di schede «esterne» già compilate. Il tagliando, dopo il controllo, è staccato per rispettare la segretezza del voto. Usciti dalla cabina, non bisogna subito inserire la scheda nell’urna. Va consegnata al presidente del seggio, che dovrà prima staccare il «tagliando antifrode».

 

L’inventore del Rosatellum: «Non andava trascritto»

«I dati sull’affluenza sono molto positivi, peccato per le file createsi soprattutto dove si vota anche a livello regionale, ma vorrei ricordare che la legge non prevede la trascrizione a mano del numero della scheda, che sta rallentando le operazioni ma bastava prevedere solo etichette autoadesive».

 

voto riforma della scuola in senato 2

Così Ettore Rosato, ideatore della legge elettorale, spiega la causa del rallentamento delle procedure di voto ricordando che il tagliando anti-frode, che «evita brogli diffusi», «è stato votato all’unanimità». Allo scopo di velocizzare e rendere più fluide le operazioni di voto, i presidenti di seggio si avvarranno anche dei vicepresidenti per gli adempimenti connessi al tagliando antifrode, introdotto dalla nuova legge elettorale, presente nelle schede per la Camera dei deputati e per il Senato della repubblica. Lo ha deciso il Viminale.

 

L’appello: «Non riducetevi all’ultimo»

Il comune di Milano invita gli elettori a «evitare di recarsi al seggio nelle ultime ore di apertura» per evitare che le operazioni di spoglio subiscano dei forti ritardi. Anche il Campidoglio suggerisce di «recarsi ai seggi il prima possibile e comunque almeno un’ora prima della loro chiusura». A Roma, in una sezione ai Parioli, sono arrivate inoltre schede con nomi sbagliati: l’urna è stata svuotata e i 36 elettori che avevano già votato sono stati richiamati al voto dai vigili urbani; in altri seggi capitolini non sono stati consegnati i registri elettorali.

BERLUSCONI ED IL SUDORE DI SALVINI

 

Salvini: «Qualcuno ha fatto casino»

Anche il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha fatto la coda per votare, al seggio di via Martinetti, a Milano. Quando vota tanta gente è «sempre un bene, più gente vota meglio è», ha risposto Salvini. Ma «mi sa che qualcuno al Ministero ha fatto casino - ha aggiunto rispondendo ai giornalisti -, non ci puoi mettere un’ora a votare».

 

Falsi sondaggi su Whatsapp

«C’è un’ingerenza molto forte sul voto» afferma nel frattempo Alessandra Ghisleri, presidente di Euromedia Research, denunciando la diffusione in Rete di sondaggi “fake” sull’esito elettorale attribuiti alla sua azienda. «I nostri ultimi sondaggi li abbiamo consegnati ai clienti venerdì e non abbiamo in programma di farne altri, né tantomeno gli exit o le previsioni - dice la sondaggista -: quella che si sta verificando nelle ultime ore è un’invasione a pioggia ,sulla messaggistica e su Whatsapp, di sondaggi finti che la mia società non ha mai realizzato».

 

Scrutatrice mette a soqquadro una sezione

dalema boschi renzi dalema

Una donna, scrutatrice in un seggio, ha messo a soqquadro una sezione elettorale di Arpino di Casoria, in provincia di Napoli. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, intervenuti sul posto su richiesta del presidente di seggio, la donna ha improvvisamente iniziato a inveire contro i presenti e poi ha strappato l’elenco degli aventi diritto al voto: i militari l’hanno fermata e portata in ospedale per accertare le sue condizioni di salute.

 

Ma non è finita a Napoli. Disagi nel quartiere Soccavo per i numerosi aventi diritto che avevano perso la tessera elettorale: nella sede della polizia municipale, dove presentare la denuncia di smarrimento per ottenerne un duplicato, si è rotta la fotocopiatrice. Ci ha pensato un agente che, di sua iniziativa, ha preso la propria auto facendo la spola con un altro ufficio per trasportare le copie dei moduli. La domenica elettorale è stata caratterizzata nel capoluogo partenopeo anche da una sensibile riduzione del trasporto pubblico per la decisione, di circa 300 dipendenti dell’Anm, di partecipare alla giornata di voto come rappresentanti di lista.

 

Schede fotografate

SALVINI

Cinque elettori sono stati denunciati per aver fotografato col cellulare le schede su cui avevano appena apposto il voto, traditi dal rumore del click della fotocamera digitale in cabina. Due sono stati “pizzicati” ancora nel napoletano, a Qualiano e a Striano. Altre due anziane sono state colte in flagranza a Sanremo: una si è giustificata dicendo di voler avere un foto ricordo; l’altra ha dichiarato di non vedere bene e di aver voluto fotografare la propria preferenza per verificare, a casa, di aver votato in modo corretto. Il quinto caso ha riguardato un 60enne di Iglesias, in Sardegna. La pena prevista per violazione della norma sul segretezza del voto va da 3 a 6 mesi di reclusione, oltre alla multa.

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Anziana morta a Matera

Anche un dramma in questa tornata elettorale: un’anziana di 85 anni, recatasi a votare insieme al marito, è morta per un malore nell’atrio di un seggio nel rione San Pardo, a Matera. Quando sono arrivati gli operatori del 118, subito allertati, purtroppo la donna era già morta.