zaia salvini vannacci

AVVISATE SALVINI: È ESPLOSA LA MINA ZAIA! L’ORMAI EX PRESIDENTE DEL VENETO, CHE ALLE REGIONALI HA TRAINATO LA LEGA CON LE SUE 203 MILA PREFERENZE, SI GODE IL SUCCESSO (“È STATO UN VOTO DI PROTESTA SUL TERZO MANDATO”), SI PARAGONA A NAPOLEONE E SPARA A ZERO SU VANNACCI: “IL GENERALE NON È IL MIO BENCHMARK, NON HO BISOGNO DI MISURAZIONI, E I VICE SEGRETARI DELLA LEGA SONO QUATTRO, NON SOLO UNO” – COME DAGO DIXIT, "IL DOGE" PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” - RICICCIA LA “SCISSIONE” DELLA LEGA SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

DAGOREPORT

https://www.dagospia.com/politica/dagoreport-dopo-vittoria-centrodestra-in-veneto-salvini-non-cita-mai-455129

 

Silvia Madiotto per https://corrieredelveneto.corriere.it/ - Estratti

luca zaia

 

Quando entra al K3 di Fontane di Villorba, per Luca Zaia è tutto uno stringere di mani. I saluti e i complimenti si intrecciano fra i sorrisi, “ciao Luca, grande Luca”, ma soprattutto una lunga sfilza di “ciao pres, gran risultato presidente”.

 

E anche se il presidente eletto si chiama Alberto Stefani, pare di capire che l’appellativo di presidente accanto al nome di Luca Zaia non sparirà per parecchio tempo. Del suo futuro non dice molto: «Resterò in consiglio, quello che farò lo so solo io e ve lo dirò piano piano». Rimette in ordine gli incarichi che gli hanno attribuito nel tempo, «sindaco di Venezia, presidente dell’Eni, presidente del consiglio regionale, deputato, se ne sono dette tante», ma di certo non fa trapelare alcuna intenzione prossima a concretizzarsi.

 

 

LUCA ZAIA DOPO IL BOOM DI PREFERENZE ALLE REGIONALI

(…) Rispolverando quei cartelli bianchi con i numeri scritti in grande che ricordano le conferenze stampa della pandemia, Zaia sventola le sue 203 mila e 54 preferenze.  In merito alla nuova giunta precisa: «Sarà Stefani a decidere cosa fare rispetto alle nomine in termini qualitativi e quantitativi. Io non mi sono occupato dell'accordo - sottolinea l'ex governatore -. È giusto che sia lui a disporre come meglio crede, anche nel rispetto o meno degli accordi che fatto. In Consiglio regionale invece i ragionamenti da fare sono diversi, perché è evidente che là i numeri sono a nostro favore».

 

LUCA ZAIA VOTA ALLE REGIONALI

Ma alle domande risponde che ha vinto il partito, ha vinto la squadra, ha vinto la Lega del Veneto e la buona amministrazione che il partito ha saputo dimostrare sul territorio. Però, fra una citazione e l’altra, estrae dal cappello il paragone con Napoleone e i 100 mila soldati. «La candidatura non nasce per mia volontà, avevo deciso di fare un passo a lato.

 

Ma si dice che quando Napoleone scendeva in campo era come scendessero 100 mila uomini in più». Per lui, a occhio, 200 mila. «Penso che la mia presenza sia stato un contributo per dare un po' di tranquillità ad Alberto Stefani».

 

MATTEO SALVINI E ROBERTO VANNACCI - PONTIDA 2025

Ce n’è anche per Roberto Vannacci, che all’europei di preferenze ne aveva prese 72 mila. Zaia non sente alcun confronto con l’ex generale: «Non è il mio benchmark, non ho bisogno di misurazioni, e i vice segretari della Lega sono quattro, non solo uno».

 

E non manca una frecciatina a quello che, forse, è stato il boccone più indigesto della sua lunga avventura da governatore: lo stop al terzo mandato.  «Nel mio risultato elettorale personale, oltre a un segnale di apprezzamento e a una contestazione popolare sul veto al mio nome, ci leggo anche un segnale di appoggio alla questione del terzo mandato che mi ha impedito di ricandidarmi come presidente - conclude Zaia -.

 

Quella sul limite del terzo mandato per i presidenti di regione e i sindaci, gli unici con l'elezione diretta, è una legge sbagliata che spero venga quanto prima rivista dal Parlamento».

salvini vannacciLUCA ZAIA DOPO IL BOOM DI PREFERENZE ALLE REGIONALI