
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
Barbara Ardù per "la Repubblica"
Mario Monti incontra oggi i partiti per discutere del pacchetto liberalizzazioni. Ma il panorama è cupo, la sola parola, deregulation, incute paura nelle categorie e unisce nella lotta tassisti, avvocati, commercianti e professionisti. Il timore? L´avanzata di grandi gruppi e la scomparsa di quella specificità italiana data da piccoli negozi, studi professionali, tassisti di quartiere. Alzano le barricate anche i sindacati contro il piano sulle ferrovie.
1 - TASSISTI / DA BOLOGNA A NAPOLI, VIA AI DISAGI
AUTHORITY: "BLOCCO ILLEGITTIMO"
Città semi bloccate, caos e disagi per il fermo dei tassisti italiani che contestano la deregulation targata Monti. Nessuno sciopero, che non sarebbe possibile (ci vuole il preavviso), ma assemblee volanti ai parcheggi o presidi notturni, come a Napoli, Milano, Palermo. A Roma Termini e Fiumicino non si sale sul taxi, passeggeri a terra e file che si allungano. Lorenzo Bittarelli, leader di Uritaxi, anima della protesta del 2006, oggi più colomba che falco, promette che se il governo non li riceverà , le assemblee si moltiplicheranno, ma chiede ai colleghi di non fermare le città . C´è il rischio sanzioni. «Non è legittimo un blocco totale del servizio», ha già fatto sapere la Commissione di garanzia sui Trasporti pubblici, che sta tentando una sorta di moral suasion.
2 - COMMERCIANTI / "SIAMO PRONTI A FORTI INIZIATIVE, LA DEREGULATION TOTALE CI DISTRUGGE"
Liberi orari, liberi saldi e ora deregulation totale, con lo stop a licenze, autorizzazioni, nulla osta. Commercio libero insomma. Che non piace né a Confcommerio né a Confesercenti, che si dice pronta a valutare «forti iniziative di protesta e mobilitazione». Per ora contro la deregulation dei saldi, che Confesercenti definisce solo «un provvedimento sbagliato con cui si colpiranno due settori: commercio e turismo». Alza la voce anche Confcommercio, che teme l´emergere di «madornali errori, a partire dalla totale deregolamentazione delle vendite straordinarie» e chiede un confronto con il premier. Per l´Associazione non ci sarebbero vantaggi per i consumatori, mentre «verrebbe distrutto» il modello di distribuzione italiana.
3 - PROFESSIONISTI / "COSÃ CREATE SOLO MONOPOLI"
SI VA VERSO LO SCIOPERO
Gli avvocati sono pronti allo sciopero. Motivo? Le tariffe non ci sono più, spariscono. Una misura «inaccettabile» secondo l´Organismo unitario dell´avvocatura. Ma sono tutti i professionisti ad alzare la voce. Gaetano Stella, presidente di Coprofessioni, spiega che «i professionisti, con grande senso di responsabilità , sono pronti ad affrontare i cambiamenti in atto, ma l´apertura alla concorrenza dei servizi professionali non può essere barattata con la creazione di nuove concentrazioni, moderni monopoli», che minacciano i tanti studi professionali. Il problema secondo Confprofessioni non sono né gli ordini, né le tariffe. Si deve invece «definire con chiarezza il ruolo e le competenze dei professionisti all´interno delle moderne dinamiche del mercato».
4 - FERROVIE / MORETTI: "LO SCORPORO DELLA RETE AUMENTERÃ I COSTI PER I CITTADINI"
Separare la rete ferroviaria dal Gruppo Fs è un errore. Ne sono convinti sia i sindacati che Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, che avverte come esista in concreto il rischio di un aumento dei prezzi per i cittadini. «Dove la rete è stata separata dal servizio, come in Gran Bretagna - ha dichiarato - abbiamo avuto effetti negativi sui costi sopportati direttamente dai cittadini». Moretti trova una sponda dai sindacati. Per Franco Nasso (Cgil), con lo scorporo e il passaggio della più "ricca" (Rfi) sotto il controllo del Tesoro, si rischia «un rapido processo di smembramento, svendita e privatizzazione», mentre la Fit-Cisl è convinta che l´operazione «produrrebbe anziché un miglioramento del servizio ferroviario, la sua scomparsa al Sud e nelle aree periferiche del Paese».
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