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OH, ROMEO, PERCHÉ SEI TU, ROMEO? - ARCHIVIATO IL PROCESSO SULLA SUA PROMOZIONE A CAPO DELLA SEGRETERIA POLITICA, LA RAGGI ESULTA: ‘SU DI ME UN ANNO DI FANGO’. MA IL PROCESSO CHE RESTA IN PIEDI, L’UNICO CHE AVESSE MOTIVO DI ESISTERE È QUELLO SULLA NOMINA DEL FRATELLO DI MARRA, PER CUI HA CHIESTO IL RITO IMMEDIATO - SE LE FA IL PD SONO MANCE ELETTORALI, MA SE LA SINDACA AUMENTA GLI STIPENDI A 5 GIORNI DAL VOTO, COME SI CHIAMANO? 15.790 DOMANDE DI PROMOZIONE ANALIZZATE IN 24 ORE…
1. ROMA RAGGI, ARCHIVIATO CASO ROMEO, SU DI ME FANGO
(ANSA) - "Infondatezza della notizia di reato. Con queste parole il Tribunale di Roma ha cancellato più di un anno di schizzi di fango, ricostruzioni fantasiose e insulti perché avevo nominato Salvatore Romeo a capo della mia segreteria politica". Lo annuncia la sindaca di Roma Virginia Raggi postando su Fb la decisione del Tribunale di Roma - sezione giudice per le indagini preliminari in cui si "dispone l'archiviazione del procedimento per infondatezza della notizia di reato".
Raggi parla di "oltre un anno di accuse da parte di politici e dei tanti 'soloni' che, dalle loro comode poltrone negli studi e salotti tv, pontificavano su materie che evidentemente non conoscono. Il giudice sottolinea la trasparenza e la bontà del mio operato grazie alle richieste di pareri legali che, prima della nomina, ho fatto all'avvocatura del Campidoglio e all'Autorità Nazionale Anti Corruzione di Raffaele Cantone". Il Gip, prosegue Raggi, "definisce falso che io possa aver nominato Salvatore Romeo per beneficiare di tre polizze assicurative di cui io non sapevo assolutamente nulla.
SALVATORE ROMEO VIRGINIA RAGGI
Ancora fango e facile ironia sulle 'polizze a mia insaputa' - continua la sindaca sul suo profilo Facebook - Eppure avevo ragione: sono stata accusata ingiustamente da tanti che ora taceranno o faranno finta di nulla. Voglio ringraziare i miei avvocati e voi che avete creduto in me, certi che mi sia sempre comportata correttamente. Andiamo avanti a testa alta".
2. PURE LA RAGGI PENSA AL VOTO: SOLDI A PIOGGIA AI DIPENDENTI
SALVATORE ROMEO E VIRGINIA RAGGI
Elena Barlozzari per il Giornale
La Roma a Cinque Stelle non è diversa. Il 4 marzo ci sono le elezioni e il potere rispolvera la vecchia consuetudine di curare i propri clientes. Ecco allora un po' di denaro pubblico per solleticare la pancia degli elettori che lavorano al Campidoglio. Con un' operazione degna della vecchia Democrazia cristiana, a Palazzo Senatorio un esercito di 15mila dipendenti si prepara ad avanzare, ricevendo in busta paga l' aumento di 60 euro lordi. Una progressione attesa dal 2009, anno in cui è maturato l' ultimo avanzamento di livello.
virginia raggi sul tetto del comune con salvatore romeo
Il 27 febbraio, a 5 giorni dal voto, gli scatti di carriera annunciati a dicembre scorso dal Movimento diventeranno realtà. Il tempo è quello buono, non troppo lontano dal voto, perché si sa che poi si fa in fretta a dimenticare. I Cinque Stelle stringono un patto con i travet capitolini e trova l' intesa con i sindacati del pubblico impiego. Una doppia mossa che stona con le ambizioni del primo grillismo, che non nasceva certo statalista e vicino ai «colletti bianchi».
La giunta Raggi, a tempo di record, è riuscita a perfezionare la procedura selettiva per le progressioni economiche orizzontali 2017/2018 del personale non dirigente di Roma Capitale. Un lavoro pachidermico, ben 15.790 le domande valutate da una commissione di 5 persone in appena ventiquattr' ore. La determina che nomina l' organismo presieduto da Angelo Ottavianelli, direttore del dipartimento Organizzazione e Risorse Umane di Roma Capitale, è del 20 dicembre, la pubblicazione delle graduatorie sull' albo pretorio del Campidoglio del 22.
Secondo alcuni il merito è della tecnologia di avanguardia con cui sono stati scrutinati i dati dei candidati, secondo altri la risposta è nella politica delle maglie larghe che avrebbe ispirato i lavori. Sì perché della pioggia di domande ne è stata respinta solo una piccolissima quantità: l' 1,5 per cento. Semaforo verde per gli altri. Per 4mila dipendenti l' aumento scatterà dal mese di febbraio, mentre per altri 11mila verranno calcolati anche gli arretrati dovuti dal novembre scorso, per un totale di 240 euro circa.
Secondo Pietro Costabile, della Uil Fpl Roma e Lazio, «le progressioni compensano la mancata applicazione del contratto decentrato, sottoscritto a luglio scorso, e che avrebbe dovuto essere applicato a partire dal primo ottobre 2017 nel 70 per cento dei dipendenti e per l' altro 30 per cento dal primo febbraio 2018».
Ed è proprio la tempistica che lascia perplessi, non si poteva tanta tecnologia applicare secondo le scadenze previste dal contratto? E il mese di ottobre quando verrà liquidato? «La sensazione - commenta il segretario romano del Pd Andrea Casu dalle colonne de Il Messaggero - è che sia l' ennesima mossa della sindaca Raggi per fare campagna elettorale».
I grillini sono «semplicemente imbarazzanti», per Davide Bordoni, capogruppo di Forza Italia in Campidoglio e candidato alla Camera dei Deputati. «La giunta pentastellata - attacca Bordoni - è diventata l' emblema della vecchia politica e, proprio come il governo Gentiloni con i dipendenti statali, aumenta gli stipendi ai comunali in vista del voto».
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