DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI…
Chiara Giannini per “il Giornale”
Lo show mediatico del commissario Domenico Arcuri è partito già al confine con l'Italia, dove un furgoncino simile a quello dei surgelati, con due pinguini disegnati sopra, è arrivato (senza scorta dal Belgio) per raggiungere l'ospedale Spallanzani di Roma. In Italia ci devono essere potenti terroristi no vax, visto il grande dispiegamento di forze (dell'ordine) messo in campo.
Ciò che non sapete è che l'organizzazione era così carente che da dove arrivasse il camioncino neanche chi doveva accoglierlo lo sapeva. La versione ufficiale è che per depistare eventuali malintenzionati ai tre valichi alpini sono state schierate intere pattuglie dei carabinieri. In realtà, la task force del ministro della Sanità non è stata neanche in grado di avvertire da dove arrivassero i vaccini, poi passati per il Brennero.
Santi uomini in divisa, che hanno sempre una soluzione a tutto e che hanno previsto un piano per ogni emergenza. Il furgoncino è arrivato a Roma a tarda serata del 25, giorno di Natale. Ma qualcuno dice che lo stesso Arcuri avesse indicato il 24, creando confusione tra chi doveva accogliere.
Perché dirottare il convoglio sulla caserma dei carabinieri di Tor di Quinto, orgogliosamente scortata dal Nucleo radiomobile dell'Arma di Roma e dalla Sos (squadra operativa di supporto) Lazio? Non è dato di saperlo.
Ma l'impressione è che l'intero Ambaradan puntasse ai tg nazionali, tanto che orde di giornalisti, la mattina del 26 dicembre, si sono schierate a partire dalle 8 di fronte allo Spallanzani per aspettare un convoglio arrivato alle 11.15. Stessa scena nel pomeriggio, con i cronisti pronti dalle 16 a Pratica di Mare per vedere la partenza delle circa 7.500 dosi destinate alle varie regioni. I mezzi sono arrivati intorno alle 20.
Le ragioni? Arcuri e i suoi non davano l'ok alla partenza dall'istituto di malattie infettive. E vogliamo parlare delle spese? Tutto a carico della Pfizer, dal Belgio a qui, ma non i costi degli aerei. Circa 10mila euro per ora di volo solo per i C-27 dell'Aeronautica. Circa 7mila euro per i Dornier dell'Esercito e poco più di 1.500 euro a ora per il P-180 della Marina. Solo per il carburante.
Aggiungete costi del personale, manutenzione e usura dei mezzi e i 500mila euro sono raggiunti. Per il trasporto di 6 scatole ad aereo. Molti si chiederanno perché il furgoncino non si sia fermato a Milano o Torino. Sarebbe stato più semplice (e meno costoso) da lì, trasportare i vaccini alle destinazioni del nord.
domenico arcuri roberto speranza domenico arcuri ARCURIdomenico arcuriarcuri
La risposta? «Lo Spallanzani è simbolo della lotta al Covid». Insomma, una
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