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"AUMENTARE LE TASSE SULLA CASA? L’EUROPA SI ATTACCHI AL TRAM". BOTTA E RISPOSTA TRA SALVINI E IL COMMISSARIO UE GENTILONI CHE REPLICA: “NON VOGLIAMO MASSACRARE NESSUNO DI TASSE - LETTA TUONA: “SALVINI HA SUPERATO IL LIMITE, È A RISCHIO LA TENUTA DEL GOVERNO” – IL CAPITONE: “L'ESECUTIVO RISCHIA PER I CAPRICCI DEL PD SULLO IUS SOLI E IL DDL ZAN E DEI 5STELLE CHE...” – LA PRECISAZIONE DI PALAZZO CHIGI

Cesare Zapperi per corriere.it

 

salvini sassuolo milan

«L’Europa ci chiede di aumentare le tasse sulla casa, addirittura c’è una raccomandazione di Bruxelles per reintrodurre la tassa sulla prima casa. La risposta, alla milanese, è attaccatevi al tram, non ci pensiamo neanche. Aumentare la tassa sulla casa in un momento di difficoltà economica è assolutamente una follia». Matteo Salvini riapre il fuoco di sbarramento contro l’Europa e mostra insofferenza rispetto alle sollecitazioni che arrivano da Bruxelles sulla necessità di varare le riforme.

 

E subito arriva la risposta del commissario europeo Paolo Gentiloni: «La Commissione non ha nessuna intenzione di massacrare nessuno di tasse». Riguardo alla riforma del catasto, nelle raccomandazioni Gentiloni ricorda che è scritto «“aggiornare i valori catastali agli attuali valori di mercato”. E non credo che rappresenti una richiesta di aumentare le tasse ma una necessità per l’Italia di cui il governo è perfettamente consapevole».

ENRICO LETTA PAOLO GENTILONI

 

Lo scontro è frontale. E chiama in causa anche Palazzo Chigi. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, braccio destro del premier Mario Draghi, precisa: «Il Pnrr non è solo investimenti, ma prevede anche una profonda tensione riformistica con un grande ruolo del Parlamento. Bisogna evitare passi falsi, battute d’arresto, momenti di distrazione. Da parte de governo c’è il massimo impegno per i 45 obiettivi di giugno e per procedere in linea con i programmi». Per questo, sottolinea, «il governo, pur nel pieno rispetto del Parlamento, ha sentito la necessità di fare il richiamo» di venerdì sul ddl Concorrenza.

 

SALVINI

Ma la Lega non abbassa la guardia. Anzi. I capigruppi leghisti di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo intervengono con un altolà: «Sappiamo benissimo decidere da soli. Casa, lavoro e risparmi degli italiani sono sacri e nessuno può permettersi di dire come fare a casa nostra. Ogni ingerenza o pressione dall’esterno è un attacco che non possiamo tollerare, soprattutto in un momento drammatico come quello attuale tra post Covid e guerra. Non ci stancheremo mai di ripeterlo: per la Lega la priorità è e sarà la difesa degli interessi degli italiani e non saranno i prestiti del Pnrr a farci cambiare idea».

mario draghi al forum verso sud 1

 

 

 

L’ultima chiosa è di Salvini ed è rivolta agli alleati di governo: «Il governo non è a rischio per il ddl concorrenza. Il governo rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan e dei 5stelle che non vuole i valorizzatori e dovrebbe venire in Lombardia a scuola di pulizia, ambiente e valorizzazione dei rifiuti. Il governo rischia se ci sono persone strane che vogliono tener ferma l’Italia, noi la portiamo avanti. L’importante è che nessuno cerchi di reintrodurre dalla finestra le tasse sulla casa che abbiamo fatto uscire dalla porta».

SALVINI MELONI BERLUSCONI