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Clarissa Gigante per il Giornale
"Merde, alors", ha chiosato Jean Asselborn al termine dell'intervento in cui ha interrotto e attaccato Matteo Salvini.
Intervento in cui il ministro degli esteri del Lussemburgo ha paragonato gli italiani che nel Dopoguerra sono emigrati in cerca di fortuna ai migranti africani che chiedono accoglienza all'Europa.
"Salvini ha toni e modi fascisti degli anni '30", ha rincarato la dose Asselborn, scatenando la risposta del vicepremier e polemiche. Ma le sue parole non hanno suscitato soltanto le ire degli italiani. Basta guardare i media francofoni che hanno riportato il video e la notizia.
Tra questi il più grande è sicuramente Le Figaro. Sia sul sito del quotidiano francese che sul link condiviso su Facebook la maggioranza dei commentatori si schiera con l'Italia e con Salvini. Il ritornello è lo stesso: "Come può un paradiso fiscale come il Lussemburgo che non accoglie migranti fare la morale all'Italia?", si chiedono in molti. Che fanno notare come Asselborn metta sullo stesso piano "una immigrazione intra-europea, legale e auspicara dal Lussemburgo stesso per questioni economiche con una immigrazione extra-Ue, anarchica, illegale e non sollecitata dalle popolazioni europee". O che ricordano come "quando gli italiani sono arrivati c'era lavoro e non sono venuti a divertirsi: lavoravano dalle 50 alle 60 ore a settimana senza ferie".
Così come molti sono pronti a puntare il dito anche contro Bruxelles, rea di aver lasciato sola l'Italia nella gestione dei flussi migratori. Non mancano i "bravo" a Salvini e i "lo avessimo in Belgio uno come lui". E c'è anche chi ne approfitta per attaccare Emmanuel Macron
2. SALVINI SMASCHERA MARTINA
Giorgia Baroncini per il Giornale
"Il segretario del Pd mi definisce 'ignobile' affermando che il ministero della Disabilità, fortemente voluto dalla Lega, avrebbe tagliato fondi per 10 milioni.
Peccato che il taglio sia stato fatto dal governo Gentiloni, in cui lui era ministro...". Così Matteo Salvini ha risposto a Maurizio Martina. Il segretario del Pd aveva attaccato su Facebook l'esecutivo Lega-M5s per aver tagliato i fondi destinati alle persone con gravi disabilità e prive di sostegno familiare.
"Salvini si è riempito la bocca con la creazione del ministero della Disabilità. Ora che fa col suo complice Di Maio? Taglia del 10% il fondo per i disabili stanziato con il ‘Dopo di noi’. Ignobile. Il governo provveda subito al ripristino dei 10 milioni tagliati senza dare spiegazioniL’ennesima follia di un governo che fa solo danni a chi è più fragile", aveva scritto Maurizio Martina dopo la pubblicazione di un comunicato della Ledha, Lega per i diritti delle persone con disabilità, in cui si faceva riferimento a una "sforbiciata al fondo".
Il segretario Pd però ha dimenticato che a "tagliare quei fondi è stato il governo Gentiloni, di cui Martina era ministro", hanno sottolineato prima il ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana, e poi il vicepremier Salvini.
Così il segretario del Pd si è affettato a cancellare il post. Una mossa che non è passata inosservata. "Martina ha cancellato il post, ma non la figura di palta rimediata. Secondo voi a sinistra ci sono o ci fanno???", ha commentato Salvini.
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