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BALCANI IN FIAMME – IL PRESIDENTE DELLA BOSNIA-ERZEGOVINA, DENIS BECIROVIC, CHIEDE ALLA NATO DI INVIARE PIÙ SOLDATI “PER CONTRASTARE UN PEGGIORAMENTO DELLA PACE E DELLA SICUREZZA NEL PAESE”. E INVITA A VELOCIZZARE L'ITER PER L'INGRESSO DI SARAJEVO NELL’ALLEANZA ATLANTICA – LA BACCHETTATA DI STOLTENBERG: “RESTIAMO MOLTO PREOCCUPATI PER LE POLITICHE SECESSIONISTE E LA RETORICA INCENDIARIA, PROFONDAMENTE IRRESPONSABILE"

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PRESIDENTE BOSNIA, CHIEDO UN AUMENTO DELLE TRUPPE NATO

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(ANSA) - "Ho chiesto al segretario generale di aumentare la presenza delle truppe Nato nella Bosnia-Herzegovina per contrastare un peggioramento della pace e della sicurezza nel paese". Lo ha detto il presidente della Bosnia-Erzegovina, Denis Becirovic dopo l'incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "La Nato - ha aggiunto - potrebbe poi compiere dei passi in avanti formulando l'invito alla Bosnia di entrare nella Nato".

 

STOLTENBERG A BOSNIA, PREOCCUPATI PER LE POLITICHE SECESSIONISTE

(ANSA) - "La Bosnia è da tempo un partner della Nato, supportiamo fortemente la vostra l'integrità territoriale e ci congratuliamo per i vostri recenti progressi nel processo d'integrazione nell'Ue ma, allo stesso tempo, restiamo molto preoccupati per le politiche secessioniste e la retorica incendiaria, profondamente irresponsabile: tutti i leader della Bosnia devono lavorare insieme per rafforzare le istituzioni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg nel corso dell'incontro con il Presidente della Presidenza della Bosnia-Erzegovina, Denis Becirovic.

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BOSNIA, MINISTRO DELLA DIFESA AUSPICA L'ADESIONE ALLA NATO

(ANSA) - L'auspicio di una prossima adesione della Bosnia-Erzegovina alla Nato è stato espresso dal ministro della difesa Zukan Helez, intervenuto a una conferenza organizzata dall'Alleanza Atlantica e apertasi oggi a Sarajevo. "Spero sinceramente che, dopo l'adesione della Svezia, la Bosnia-Erzegovina diventi il prossimo membro a pieno titolo della Nato", ha detto Helez alla riunione ospitata dal ministero della difesa e dalle Forze armate bosniache.

 

"Le nostre Forze armate hanno compiuto grandi progressi in termini di cooperazione con la Nato, e ci aspettiamo presto lo status di Paese candidato in vista di una adesione", ha aggiunto il ministro della difesa, appartenente alla componente bosgnacca musulmana.

 

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La politica internazionale e le questioni della difesa sono di competenza della presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina, di cui fanno parte i rappresentanti delle tre componenti etniche del paese balcanico - bosgnacca musulmana, serba ortodossa e croata cattolica. E come su tanti altri temi, fra i tre componenti non vi è consenso su una eventuale adesione del paese alla Nato. Favorevoli sono il rappresentante bosgnacco e quello croato, mentre è contrario il membro serbo, in linea con la posizione al riguardo della Serbia, che è militarmente neutrale e che esclude una adesione all'Alleanza Atlantica.

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Una divisione che rispecchia la perenne contrapposizione fra le due entità che compongono al Bosnia-Erzegovina - La Federazione croato-musulmana e la Republika Srpska, a maggioranza di popolazione serba. Senza il consenso della componente serba, la Bosnia-Erzegovina non potrà entrare a far parte dell'Alleanza Atlantica. Il Paese ex jugoslavo collabora da anni con la Nato nell'ambito del programma di Partnership per la pace offerto dall'Alleanza ai Paesi dell'ex blocco socialista e sovietico con l'intento di favorire una loro integrazione nella comunità euroatlantica.

 

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Attualmente la presidenza tripartita della Bosnia-Erzegovina è composta da Denis Becirovic - membro bosgnacco musulmano e presidente di turno dell'organo collegiale, Zeljko Komsic, membro croato cattolico e Zeljka Cvijanovic, membro serbo ortodosso. I tre componenti si alternano alla presidenza con cadenza di otto mesi.

 

KOSOVO, INVIATO BRITANNICO A BELGRADO, AVANTI CON IL DIALOGO

kosovo - SOLDATO ITALIANO IN BARELLA DOPO GLI scontri a zvecan

(ANSA) - L'appoggio al dialogo fra Belgrado e Pristina nella prospettiva di una piena normalizzazione dei rapporti e della soluzione definitiva della crisi del Kosovo è stato espresso dall'inviato speciale del governo britannico per i Balcani occidentali Stuart Peach, che oggi a Belgrado ha incontrato la neopresidente del parlamento ed ex premier Ana Brnabic. La soluzione della questione del Kosovo è cruciale per la pace e la stabilità dell'intera regione - ha detto Peach, che in precedenza aveva visto il ministro della difesa serbo de premier incaricato Milos Vucevic. Al centro del colloquio la cooperazione fra Belgrado e Londra nel campo della difesa e della sicurezza.

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