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Carlo Tarallo per Dagospia
Un nonno bipartisan per il Comune di Napoli? Chi lo sa. Quello che si sa, è che intorno alla candidatura a sindaco di Antonio Bassolino si sta coagulando un consenso trasversale. Anzi, trasversalissimo! Mentre incombe la data del 6 marzo, quando le primarie sanciranno chi sarà il candidato ufficiale del centrosinistra sotto ‘o Vesuvio,
Nonno Antonio continua la sua marcia e non disdegna quel consenso che gli stanno dimostrando esponenti di ciò che fu il centrodestra berlusconian-partenopeo, devastato dalle vicissitudini giudiziarie di molti suoi leader (sul capo del coordinatore regionale di Farsa Italia, il senatore Domenico De Siano, pende una richiesta di custodia cautelare ai domiciliari che dovrà essere esaminata dall’assemblea di Palazzo Madama) e dall’appannamento della leadership di Silvio Berlusconi.
E così, Bassolino sembra pensare già alle secondarie: non è un caso se ieri, venerdì, ha partecipato a un affollatissimo confronto pubblico con Crescenzio Rivellini, ex eurodeputato di An ed esponente storico della destra partenopea. Rivellini, che ha abbandonato il candidato del centrodestra “ufficiale” Gianni Lettieri, si candiderà a sindaco con una lista che vede protagonisti altri esponenti non certo di sinistra, a partire da Pietro Diodato, ex consigliere regionale e “macchina da voti”. Un dibattito pubblico che ha alimentato la voce che gira a Napoli ormai da settimane: se al ballottaggio dovessero andare Nonno Antonio e Luigi De Magistris, il centrodestra si schiererebbe compatto al fianco dell’ex sindaco.
Certo, per Bassolino c’è prima da vincere le primarie: Valeria Valente, Marco Sarracino e Antonio Marfella tenteranno di conquistare la candidatura per il centrosinistra. Agguerritissima in particolare la Valente, ex bassoliniana di ferro e proposta (anzi, imposta) ai capicorrente napoletani da Matteo Orfini, che in cambio ha promesso di sostenere Roberto Giachetti a Roma.
Nonno Antonio però va avanti per la sua strada (passo dopo passo, of course) e si rivolge ai cittadini al di là degli schieramenti: destra, centro o sinistra non fa differenza. Ci sarà un “aiutino” alle primarie anche da parte di berluscones o ex berluscones? Ah saperlo…
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