IL DASPO DI BOCCIA! IL PRESIDENTE DELLO JUVENTUS CLUB PARLAMENTO “ESPELLE” DALLA TRASFERTA A BERLINO IL SOTTOSEGRETARIO UMBERTO DEL BASSO DE CARO, “COLPEVOLE” DI STARE SULLE BALLE ALLA MOGLIE, NUNZIA DE GIROLAMO…

Carlo Tarallo per Dagospia

 

nunzia de girolamo francesco boccia nunzia de girolamo francesco boccia

Calcio, amore e politica: se c’è un “triangolo” sempre esplosivo è questo. Tra due esponenti di rilievo del Partito Democratico, il sottosegretario beneventano piddi-juventino Umberto del Basso de Caro e il deputato lettiano Francesco Boccia, marito della parlamentare Ncd Nunzia De Girolamo, è guerra aperta. La scintilla? Uno “sgarro” gravissimo di Boccia, che ha fatto letteralmente infuriare De Caro.

 

Tutto ruota intorno alla finale di Champions League tra Juventus e Barcellona di sabato scorso a Berlino. De Caro è esponente del “Club Juventus” del Parlamento, di cui Boccia è presidente. Il sottosegretario accusa Boccia di averlo fatto fuori (praticamente un daspo) dalla trasferta in terra di Germania per antipatie personali (e familiari, ndr). Una e-mail inviata da De Caro ai componenti dello Juve Club del Parlamento aiuta a comprendere in tutti i dettagli l’accaduto:

NUNZIA DE GIROLAMO - FRANCESCO BOCCIANUNZIA DE GIROLAMO - FRANCESCO BOCCIA

 

“Onorevoli Colleghi - scrive Umberto del Basso De Caro - con profondo rammarico devo segnalarvi un gravissimo episodio che indica molto chiaramente il profilo di chi lo ha posto in essere. Giovedì 14 maggio 2015, poche ore dopo il passaggio della Juventus alla finale di Berlino, ciascuno di noi, iscritto al Club Juventus del Parlamento, ha ricevuto una email dal segretario Rodolfo Zaccaretti con la quale si comunicava la organizzazione a cura del Club della trasferta di Berlino, si indicava la data di partenza, il costo del volo, e si chiedeva di dare conferma della partecipazione entro e non oltre il giorno di lunedì 18 maggio. La e.mail è stata inoltrata giovedì 14 maggio alle ore 11.25 ed io ho aderito, unitamente a mia figlia Annamaria, con mia email della stessa data, ore 15.33”.

Nunzia De Girolamo e Francesco Boccia da Panorama Nunzia De Girolamo e Francesco Boccia da Panorama

 

La ricostruzione del sottosegretario è precisa e ricca di dettagli: “Con successiva email del giorno 19 maggio, ore 17.29 - prosegue - il dott. Zaccaretti chiedeva a coloro che avevano aderito all’iniziativa di trasmettere i documenti di identità entro il giorno successivo 20 maggio.

 

Provvedevo ad adempiere il 20 maggio alle ore 12.10. Alcuni giorni or sono, avendo contattato il dott. Zaccaretti per provvedere al relativo pagamento della quota, indicatami in euro 750 a persona (comprensiva di aereo A/R, biglietto di ingresso e pullman per il trasferimento dall’aeroporto allo stadio e ritorno), quest’ultimo, evidentemente mortificato, mi comunicava che la mia prenotazione era stata depennata dal presidente del nostro Club senza alcuna motivazione valida”.

 

De Caro offre la sua spiegazione: a suo giudizio Boccia avrebbe agito per antipatia, lasciando a terra il collega a causa dello scontro tra lo stesso De Caro e Nunzia De Girolamo, in occasione delle dimissioni della signora Boccia da Ministro dell’Agricoltura per la vicenda-Asl di Benevento: “Il presidente Boccia - attacca del Basso De Caro - non intrattiene con me buoni rapporti personali a cagione di eventi verificatisi nel gennaio del 2014 ed a tutti troppo noti per essere qui riassunti. Ma i rapporti personali o quelli politici credo siano inconferenti rispetto ad un sodalizio sportivo del quale il predetto Boccia è presidente e non certo proprietario. Né quest’ultimo è proprietario dell’aeromobile che vi porterà a Berlino, né è proprietario dello stadio ove si svolgerà la finale”.

umberto del basso de caroumberto del basso de caro

 

De Caro è un fiume in piena, su Boccia si abbatte l’ira incontenibile del tifoso deluso: “Ritengo l’episodio nauseante e insuscettibile di commento. Tuttavia - aggiunge Umberto - esso è utile a tracciare il profilo della persona e la meschinità assoluta del gesto che mi obbliga a rassegnare le dimissioni dal sodalizio al quale mi sono iscritto con grande entusiasmo all’inizio del mandato parlamentare.

 

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Preciso infine di aver subito, per quanto innanzi esposto, un evidente pregiudizio morale ma anche un danno concreto poiché in forza della prenotazione, da me fatta prima di ciascun altro, ho rinunziato ad altra opportunità organizzate da un’agenzia di viaggi della mia città di residenza. Grazie per l’attenzione e vi seguirò con il cuore da casa mia”.

Considerato come è finita, Umberto del Basso De Caro si è risparmiato una bella delusione. Ma il sottosegretario avrebbe voluto esserci, insieme a sua figlia. La polemica è destinata ad avere risvolti imprevedibili…