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BERGOGLIO MEJO DI DRAGHI: IL GIUBILEO VARRÀ UN PUNTO DI PIL - DIO, PERDONA CALDEROLI: “CHIEDO AL PAPA CHE L’ANNO SANTO SI FACCIA A MILANO. ABBIAMO GIÀ LE STRUTTURE DI EXPO”

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1. GIUBILEO: CALDEROLI,CHIEDO AL PAPA CHE SI FACCIA A MILANO

salvini calderoli e il presepe di bergamosalvini calderoli e il presepe di bergamo

 (ANSA) - "Papa Bergoglio ha indetto un Giubileo straordinario. Evviva c'è un grande bisogno di perdono. Chiedo al Papa che il Giubileo si faccia a Milano, magari sfruttando le strutture dell'Expo, o in una qualunque altra città che non chieda soldi perché diversamente ci troveremmo di fronte non a un Giubileo, ma a un meretricio o peggio a simonia".

 

calderoli con il serpente calderoli con il serpente

E' la proposta di Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato, che spiega: "Non appena Papa Francesco lo ha indetto il sindaco Marino, come sempre, è andato a battere cassa dal Governo. Che vergogna - continua l'esponente della Lega Nord - non gli bastano i soldi che porteranno decine di milioni di pellegrini e quelli che ogni anno lo Stato gli dà facendoli pagare ai cittadini di tutto il resto del paese?". "Marino - conclude - vuole come sempre i soldi dei contribuenti e soprattutto quelli dei padani".

 

 

2. QUESTO PAPA È MEGLIO DI DRAGHI L’ANNO SANTO VALE UN PUNTO DI PIL

Giuliano Zulin per “Libero Quotidiano

 

Quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto. Matteo Renzi prova a venderci il Jobs Act o gli 80 euro come interventi miracolosi, peccato che l’economia ripartirà, sì, ma per mano divina. Il giubileo, che scatterà l’8 dicembre di quest’anno per concludersi il 20 novembre 2016, è proprio una benedizione per un Pil, quello tricolore, che da quattro anni naviga nella recessione. Calcoli ufficiali non ce ne sono, ma dalla Bocconi fanno sapere che se assisteremo a un boom di turisti (+13%) come nel 2000, l’ultimo anno santo, il prodotto interno lordo potrebbe fare un balzo dell’1,2%.

 

papa bergoglio in visita al parlamento europeo  2papa bergoglio in visita al parlamento europeo 2

Quell’anno l’economia tricolore toccò un picco mai più raggiunto, più 2,9%, e la disoccupazione calò di un punto percentuale scendendo dall'11,5 al 10,4 per cento. Merito di Giovanni Paolo II, che attirò nella capitale, 25 milioni di persone. Francesco però non sembra da meno, la popolarità non gli manca. Per questo potrebbe fare boom anche senza la pioggia di soldi pubblici, 6mila miliardi di vecchie lire, che all'epoca stanziarono i governi di centrosinistra.

 

Adesso non c’è un euro, anche se il sindaco capitolino Ignazio Marino ha già iniziato a battere cassa. Pellegrini, visitatori, curiosi sarebbero comunque spinti a fare un giro a Roma, o in generale in Italia, grazie all’indebolimento dell’euro. Negli ultimi mesi il dollaro - moneta di riferimento mondiale - si è rafforzata di brutto nei confronti della divisa unica europea. Ora è vicino alla parità, ma c’è Goldman Sachs che pronostica un cambio a 0,80 centesimi di euro per un biglietto verde nel giro di un paio di anni. Manna dal cielo per il nostro turismo. Un settore poco sfruttato dall’Italia, nonostante i suoi record agro-alimentari, culturali e paesaggistici.

Mario Draghi tra le cento persone pi influenti al mondo Mario Draghi tra le cento persone pi influenti al mondo

 

Ci proverà l’Expo, che aprirà i battenti il Primo maggio a Milano: un mega evento che durerà quattro mesi e che, secondo autorevoli calcoli, creerà 200mila nuovi posti di lavoro. Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, sostiene che l’esposizione universale può valere uno 0,2% di Pil. giubileo ed Expo si incastrano alla perfezione con altri tre-quattro fenomeni economico-finanziari che non si erano mai verificati nella storia: inflazione sottozero, costo del denaro a zero, euro svalutato e petrolio ai minimi. Partiamo dal primo punto: dopo la grande crisi americana e dei debiti pubblici europei, i consumatori hanno deciso di non fidarsi del futuro.

 

Per cui addio consumi e ciao investimenti da parte delle imprese. La Banca Centrale Europea ha così deciso di tagliare i tassi d’interesse fino al livello del prefisso telefonico pur di far ripartire i prestiti a una popolazione ormai destinanata a vivere a debito. Niente, il risultato non è stato raggiunto, così Mario Draghi, numero uno della Bce, ha deciso di imitare la Federal Reserve statunitense: creerà fino a settembre 2016 ben 1140 miliardi dal nulla per acquistare principalmente titoli di Stato dei Paesi europei. Conseguenza: l’euro si deprezza, perchè ne aumenta la quantità in giro per i mercati, e i Paesi più indebitati, Italia in primis, pagheranno sempre meno interessi.

mario draghi  2mario draghi 2

 

Un sospiro di sollievo che vale almeno 5 miliardi l’anno, stando prudenti, per il nostro Tesoro. Chiaro inoltre che con una moneta unica «debole» l’export tricolore va a nozze: sembre secondo Messina di Intesa Sanpaolo una svalutazione del 10% dell’euro nei confronti del dollaro (ormai è del 25% in sei mesi) farà crescere il nostro Pil dello 0,8%. Va detto che comunque le esportazioni pesano solo per il 20% nella nostra economia. Il problema è il mercato interno: non girano quattrini.

 

Meno male che ora il carburante, complice la guerra fredda sui prezzi del greggio all’interno dell’Opec, costa un 30-40 centesimi al litro in meno rispetto a un paio di anni fa. Per Bnp Paribas, con il Brent del mar del Nord intorno a 60 biglietti verdi, la caduta del dio petrolio può valere un 0,6-0,7% di Pil per noi. Solo che non siamo la Spagna o la Francia, dove la verde costa un euro. No, da noi ci sono un fiume di accise, oltre all’Iva sulle stesse accise. Come fai a spendere se ogni volta che ti muovi devi versare l’obolo allo Stato. C’è chi, parecchi, hanno deciso di mettere sotto il materasso i soldi: ormai il risparmio gestito italiano vale oltre 1.500 miliardi. Più del Pil. Così se gli euro non circolano, non ci sarà mai ripresa. Ci vorrebbe un miracolo... ecco il giubileo.

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