“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)
1 - IL POTERE E' BUONO. PER QUESTO FA SEMPRE BUONI AFFARI
"Obama: con il Papa per sconfiggere la povertà ", titola a tutta prima il Corriere della Sera, che ha intervistato il presidente Usa oggi a Roma. "Cari ragazzi difendete la vostra libertà ", ordina invece il Grande Abbronzato su Ri-pubblica, che mette direttamente in pagina il discorso tenuto ieri davanti alla "Gioventù Europea" (sic!) a Bruxelles. "Non possiamo dare per garantita la libertà in Europa e nel mondo", avverte la Stampa di Detroit in prima pagina, riportando lo stesso discorso.
Bergoglio, Obama, Napolitano e sì, pure Renzie. Oggi a Roma torna l'Impero e i principali idoli della stampa tricolore si stringeranno la mano, si abbracceranno, si sorrideranno, si scambieranno regali e ci spiegheranno come salvare il mondo, affidandosi a loro. Sono tutti uomini buoni, anche se a occhio uno di loro è leggermente di un altro pianeta, e quindi anche noi oggi siamo felici con loro e per loro.
Tuttavia, qua e là , perfino su gazzette gonfie di retorica e buonismi vari, occhieggiano gli affari. Gli affari dei buoni. Affari buonissimi. Shale gas americano: buono, molto buono.
Cacciabombardieri americani: buoni da morire. Grazia all'ex capo della Cia a Milano Seldon Lady: buonissima azione, veramente buona.
2 - L'IMPERO CI PORTA UNA VENTATA DI ENERGIA
Due colonnine di Repubblica registrano: "Obama striglia la Ue: âBasta tagli alla Difesa, cercate fonti di energia" (p. 20). Il Corriere, dopo aver registrato dalla viva voce di Mister President che "Gli Stati Uniti si impegnano per sradicare la povertà estrema entro 20 anni", ci trasferisce la sua "gratitudine" per il fatto che "ospitiamo 30 mila americani in uniforme" (e noi rispondiamo con la gratitudine dei ristoratori). Quindi si passa alla ciccia: "Renzi sa che Obama gli chiederà la conferma dell'impegno italiano nelle missioni di pace e che agli Usa non è risultata gradita la storia del taglio degli F35" (p. 5).
Ma è la Stampa la vera "Voice of America", e allora occhio a questo boxino: "Il leader americano preme per la grazia a Seldon Lady. Il Quirinale ha già cancellato la condanna a Romano per Abu Omar, ora ha un altro orientamento". Pare che Re Giorgio sia in difficoltà e tema reazioni interne. Ma la Stampa scrive che forse gli Usa sbarrano la strada a un italiano per la Nato perché preoccupati dal fatto che cambiamo continuamente premier, "quando invece la garanzia dell'affidabilità dell'Italia è ancora lì, ed è proprio al Quirinale, dove c'è ancora Giorgio Napolitano" (p. 2).
Illuminante anche un passaggio contenuto nel pezzo di Paolo Mastrolilli, sempre sulla Stampa, intitolato: "Riforme, Ucraina e shale gas prima del tour privato al Colosseo" (p. 3). E' quello in cui si apprende che "gli americani notano che in questi giorni il ceo dell'Eni Scaroni si trova negli Usa, e potrebbe avere un ruolo decisivo nel fornire soluzioni per la diversificazione energetica europea di lungo termine". Ciao amico Putin, insomma.
3 - MA FACCE RIDE!
Intervistato con tutte le pompe da Massimo Giannini su Repubblica, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, regala pillole di buon umore. "Voglio tranquillizzare chi teme che non ce la faremo con i tempi. Entro la prima metà di aprile sarà tutto fatto". "No, Cottarelli non è affatto solo. Le dirò di più: quando lavoravamo insieme al Fondo monetario giocavamo a squash, e spesso vinceva lui". "I miei rapporti con Renzi sono ottimi. Qualcuno ci descrive così: lui è Mandrake, io sarei Lothar. Mi sembra una rappresentazione efficace..." (pp. 4-5).
Non dite a Lothar Padoan che sul finire della sua "carriera", il mago Mandrake fu degradato dal suo stesso autore a semplice illusionista.
4 - SCHERZI CAPITALI
E nel giorno della bontà cross-border, è giusto commuoverci anche con qualche toccante statistica sulla diseguaglianza economica: "Meno di 15mila euro per un italiano su due e 180 miliardi in mano al 5% più ricco. In dieci milioni non pagano l'Irpef, piccoli imprenditori più âpoveri' dei dipendenti" (Repubblica, p. 4).
5 - IL FUMO NEGLI OCCHI, SEMPRE
Il Messaggero apre la prima pagina così: "Addio alle Province, primo sì. Al Senato passa la fiducia sull'abolizione: enti non più elettivi. Il testo torna alla Camera".
Sul Corriere, l'analisi di Gian Antonio Stella: "Una scorciatoia obbligata per non tornare indietro. Bisognerà però aspettare il Titolo V per la vera riforma. Ancora da chiarire se i dipendenti delle Province passeranno alle Regioni, con uno stipendio più alto del 15%, o ai Comuni" (p. 9).
Ma al di là del Papa e di Bergoglio, la politica locale resta sempre di una tristezza infinita, nonostante Repubblica si prodighi per farci sognare: "Renzi convince il Pd sulla Grande riforma. âIl patto con Berlusconi tiene'. Il capo del governo: alle Europee saremo il primo partito. Al Senato le insidie al governo da parte degli alleati" (p. 8).
6 - SILENZIO, PARLA DUDY (NON DUDU')
Pier Silvio Berlusconi, un tempo detto Dudy e ora non più per evitare irrispettose assonanze canine, smentisce il suo ingresso in politica con un'intervista al Corriere. Gelida la risposta sulle voci che invece danno la sorellastra Barbara pronta al grande passo: "La scelta sta a ognuno, ma mi pare che le cose non stiano così" (p. 13).
7 - FREE MARCHETT DA ESPOSIZIONE
Splendida pagina del Corrierone in onore di Diana Bracco: "Nel padiglione Expo che racconterà l'italia: cibo, design ed emozioni. Il cantiere svelato a 400 giorni dalla manifestazione. Il reportage. La presidente Bracco: âNon sarà una fiera, si vedrà il saper fare del nostro Paese'".
A noi ha commosso questo passaggio: "Gli operai sono al lavoro, i camion entrano ed escono, le ruspe sono in azione: il decumano, l'asse principale su cui i Paesi costruiranno i loro padiglioni, ha ormai preso forma. Ci sono già una parte delle tende che copriranno questi spazi. Il terreno dove a giorni arriveranno le squadre tedesche per iniziare il lavoro è perfettamente recintato". Ah, ecco, arrivano i tedeschi e hanno già recintato (p. 25).
Sul fronte delle maledette inchieste, pezzo di Repubblica: "Rognoni e quei contatti con Maroni'. Expo, dossier della Guardia di Finanza sul manager arrestato: a febbraio i due si videro al Pirellone. L'accusa: l'indagato ottenne documenti riservati dalla moglie dell'avvocato della Lega" (p. 16).
8 - TUTTI A SCUOLA (DI CUCINA)
Repubblica intervista Stefania Giannini, ministra della Pubblica Distruzione, ed è subito amore. "Si è insediata al ministero dell'Istruzione 31 giorni fa (estikazzi?). Ha già dovuto affrontare la protesta degli addetti alle pulizie (gajarda!), il caos delle abilitazioni, le incognite dei test per il numero chiuso anticipati, il pasticcio degli scatti negati ai prof. âSi va avanti con il soffio al cuore, ma questo posto ha bisogno di progetti che poi si realizzano', dice.
E i suoi sono ambiziosi: âI nostri giovani devono imparare a dialogare con il mondo, per questo serve una full immersion già alla primaria con insegnanti madrelingua o quasi (ma quasi de che?) Bisogna ampliare l'offerta degli istituti tecnici specializzati, a cominciare da quelli per il turismo e i beni culturali". Finiremo tutti così: a servire Vodka-Martini all'ombra del Colosseo.
Il titolo di cotanto capolavoro è "Lezioni in lingua alle elementari, la mia scuola parlerà inglese" (p 19). Purtroppo non ci viene spiegato se le scuole che preferisce il ministro di Sciolta Civica siano davvero quelle pubbliche. Chissà dove ha mandato i figli.
9 - LA BATTAGLIA DI VIA SOLFERINO
Il Giornale segue con attenzione le baruffe al Corrierone: "Rcs, sui bonus De Bortoli pronto all'addio. Il direttore del Corriere minaccia le dimissioni per i premi ai manager. L'azionista Cairo: âSi danno solo con gli utili". Per alcuni analisti la quota Rcs è meglio che vada in Exor con l'Economist" (p. 18)
10 - GUERRE IN BOLLETTA
La Repubblica del Sorgenio De Benedetti si diverte con l'energia dei romani: "Marino: âCda Acea attaccato alla sedia'. Il pressing del sindaco per tagliare posti e stipendi finisce in Campidoglio. Lontano l'accordo con Caltagirone e Suez" (p. 39).
11 - ULTIME DA UN POST-PAESE
"La mafia voleva uccidere Alfano" (Repubblica, p. 31).
OBAMA COME NERONE boschi-delrioOBAMA ARRIVA A FIUMICINO FOTO LAPRESSE OBAMA ARRIVA A FIUMICINO FOTO LAPRESSE OBAMA NEI PANNI DEL PAPA renzi prova a stringere la mano a obama MATTEO RENZI AL TAVOLO CON BARROSO VAN ROMPUY HARPER HOLLANDE CAMERON OBAMA MERKEL E SHINZO ABE RENZI E NAPOLITANO AL GIURAMENTO ROBERT SELDON LADY scaroni berlusconi interna nuova scaroni e renzi spl
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