PIO TUTTO! - BERGOGLIO SOSPENDE IL VESCOVO TEDESCO CON LE MANI BUCATE PER GLI EXTRALUSSI NELLA SUA DIOCESI…

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Marco Ansaldo per "La Repubblica"

Nella Chiesa «povera per i poveri» sognata da Papa Francesco non c'è spazio per il lusso. Né per una vasca da bagno costata - figuriamoci - 15mila euro, né tantomeno per una residenza ristrutturata al prezzo di ben 31 milioni. Al punto che, oggi, la diocesi di Limburg, in Germania, è diventata un luogo di attrazione di turisti armati di macchina fotografica decisi a fissare per sempre un simile prodigio immobiliare.

Così la scure del Pontefice «venuto dalla fine del mondo» ieri si è abbattuta, pur graziandolo per quanto riguarda il rango e il mantenimento nella sede episcopale, sul vescovo spendaccione Franz-Peter Tebartz van Elst. L'ordinario di Limburg, contro il quale nel suo Paese si è scatenata una campagna di stampa durissima e che ha subito un'indagine preliminare vaticana condotta dal cardinale Giovanni Lajolo, non perderà il posto. Sarà però sospeso per un periodo che trascorrerà fuori dalla diocesi.

Limburg finisce sotto il controllo di un vicario generale che si occuperà di tutte le questioni amministrative. La Santa Sede ha deciso dunque di regolare, dopo alcuni mesi di forti polemiche, la vicenda del monsignore finito nell'occhio del ciclone per le foto che lo ritraevano a bordo di fuoriserie e dotato di biglietti aerei di prima classe per andare a benedire i poveri dell'India.

La dichiarazione pubblicata ieri spiegava che Francesco è stato «continuamente informato» sul caso. E il Vaticano ha infine stabilito per Tebartz «un periodo di permanenza fuori della diocesi». Il vicario, un sacerdote, avrà compiti puramente amministrativi: non è quindi un coadiutore, cioè il vescovo che canonicamente prende il posto dell'ordinario che dovrà poi definitivamente sostituire. Tebartz rimane ufficialmente a capo della diocesi.

Lo scorso 21 ottobre il vescovo tedesco era stato ricevuto dal Papa. Durante quel colloquio, secondo alte fonti che ne hanno riferito a Repubblica, l'ordinario di Limburg ha ammesso errori. Il più rilevante è un gravissimo difetto di comunicazione per quanto riguarda l'importo delle spese, che non era stato nemmeno comunicato preventivamente. Il monsignore si è quindi scusato e ora dovrà sottoporsi «a un periodo di meditazione e di riflessione».

In ogni caso, la Santa Sede vuole infatti concedergli una possibilità di fronte ai suoi fedeli. Si apre per lui una sfida complessa: se riuscirà a riconquistare il cuore della gente, rimarrà al suo posto; in caso contrario, il Vaticano lo ritirerà definitivamente. E comunque, la sua candidatura a prossimo vescovo di Colonia, considerata prima forte per una sede importante e tra poco in scadenza, è definitivamente saltata.

La soluzione uscita ieri viene giudicata dalla maggior parte degli osservatori come molto equilibrata. Non umilia del tutto il vescovo, in un'indagine che è comunque ancora in corso; e soprattutto fa fronte all'indignazione dei fedeli. La procura di Amburgo ha chiesto contro di lui l'apertura di un fascicolo per falsa testimonianza, per aver mentito sulle accuse rivoltegli dal settimanale Der Spiegel sul viaggio in India.

Anche i vescovi cattolici si sono detti sollevati per la decisione di Papa Francesco: «Si apre uno spazio per ritrovare in questa situazione una calma interiore - ha commentato il presidente della Conferenza episcopale tedesca, monsignor Robert Zollitsch - e creare una nuova base
di dialogo».

 

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