CARA OLGETTINA, TI SCRIVO…. – “CARA, TI VOGLIO BENE MA DEVO SOSPENDERE LO “STIPENDIO” MENSILE DI 2.500 EURO” - LA LETTERA DATATA 29 DICEMBRE 2013 INVIATA A CIASCUNA DELLA VENTINA DI RAGAZZE INDAGATE NELL’INCHIESTA “RUBY TER”

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Corriere.it

 

«Cara, sarai venuta a conoscenza che da alcune settimane sono state depositate le motivazioni relative agli incredibili processi sulle cene in casa mia. Inutile dirti che non c’è nessun riguardo per te e per gli altri ospiti delle nostre cene e che continua su di noi l’ignobile denigrazione che tutti abbiamo assurdamente dovuto subire».

 

Marysthell Garcia Polanco Marysthell Garcia Polanco

Comincia così la lettera datata 29 dicembre 2013 — la cui esistenza era già stata resa nota, ma senza che si conoscesse ancora il contenuto integrale della missiva — che Silvio Berlusconi scrive a ciascuna della ventina di ragazze indagate nell’inchiesta «Ruby ter» per spiegare perché, da quel momento, non le avrebbe più aiutate economicamente.

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Nella lettera, tra gli atti depositati dalla Procura di Milano al Tribunale del Riesame, l’ex premier ribadisce a ognuna delle ragazze il suo affetto. Il testo-fotocopia, in cui l’ex premier comunica alle giovani ospiti delle cene galanti che dal mese successivo, ovvero dal gennaio 2014, avrebbe sospeso lo «stipendio» mensile di 2.500 euro ciascuna, è stato redatto al computer, mentre il nome della destinataria, l’ultima frase («ti voglio bene») e la firma sono state scritti a mano da Berlusconi.

 

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Berlusconi spiega che la scelta di non pagarle più è stata presa dai suoi legali in vista di possibili, nuovi guai giudiziari: «Ma c’è qualcosa in più. C’è che l’aiuto che io, seguendo l’impulso della mia coscienza, ho continuato a dare a te e alle altre ospiti per lenire gli effetti della devastazione che questi processi hanno causato alla vostra immagine, alla vostra dignità, alla vostra vita, rischia di essere incredibilmente strumentalizzato ipotizzando addirittura dei possibili reati a carico non solo mio ma anche vostro. A questo punto i miei legali pur comprendendo la generosità e l’altruismo della mia iniziativa, mi invitano con assoluta determinazione, a non continuare con il sostegno economico mensile, perché si potrebbe attribuire al mio aiuto e alla mia accettazione una finalità diversa da quella reale. Per queste ragioni sono obbligato a sospendere da gennaio ogni mio contributo».

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Barbara Fagioli Alta kika Barbara Fagioli Alta kika

«Sono sicuro — conclude l’ex premier — che tu sei consapevole di quale attacco mi è stato inflitto da una magistratura militante, che fa un uso politico della giustizia per eliminare l’unico ostacolo che si è opposto e che si oppone alla definitiva presa del potere da parte della sinistra. Questa è l’Italia di oggi. Un’Italia senza giustizia, dove per avere giustizia devi rivolgerti alla Corte Europea di Strasburgo come sto facendo per correggere l’assurda e l’indegna sentenza del primo agosto (Mediaset Cassazione). Mi spiace, mi spiace tanto. Spero, a processo finito, di poterti rivedere e riabbracciare. Ti voglio bene. Silvio».

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