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Matteo Pandini e Fabio Rubini per “Libero Quotidiano”
Il centrodestra meneghino batte un colpo. Mentre Matteo Salvini conferma che non si candiderà sindaco di Milano, oggi o al massimo domani è in programma un super vertice tra Silvio Berlusconi e Paolo Del Debbio. Il Cavaliere vuole convincere il giornalista Mediaset a scendere in campo, dopo l' accelerata del Pd sul nome di Giuseppe Sala.
Il problema è che Del Debbio non è ancora del tutto convinto. Anzi negli ultimi giorni appare molto nervoso. I suoi dubbi riguardano soprattutto le reali possibilità di vittoria del centrodestra e il suo futuro professionale. Accettare la candidatura vorrebbe dire tirare una riga sul suo programma, Quinta Colonna, e sugli ottimi ascolti.
Berlusconi è pronto a una contropartita che, dicono i bene informati, dovrebbe concretizzarsi sotto forma di un importante contratto con la Mondadori. Un accordo, probabilmente autoriale, che non sarà incompatibile con l' eventuale carica di sindaco. Lo scenario è però ritenuto ormai improbabile in casa Carroccio.
Lo stesso Cavaliere, anche negli ultimi giorni, per cautelarsi ha chiesto a Salvini di rivedere i suoi progetti futuri e tentare l' assalto a Palazzo Marino anziché a Palazzo Chigi.
Però il capo lumbard non ci sente, tanto che nei prossimi giorni intende radunare una decina di fedelissimi per immaginare nomi alternativi. «Voglio sfidare Renzi fino in fondo» ripete Salvini. Al di là di Del Debbio, però, le altre ipotesi arrivate da Arcore non hanno entusiasmato la Lega. Basti pensare a Paolo Scaroni: il Cavaliere l' ha citato pubblicamente, ma l' interessato è rimasto freddino.
C' è da dire che il centrodestra, al di là delle oggettive difficoltà sul nome del candidato, al momento è sereno e si gode lo spettacolo offerto dalla sinistra, con la candidatura di Sala che potrebbe frantumare le diverse anime che si erano riunite sotto l' ombrello di Giuliano Pisapia.
L'assessore Pierfrancesco Majorino, per esempio, rischia di essere l' alleato più prezioso per Salvini, Berlusconi e compagnia. Nel caso Renzi cancellasse le primarie per incoronare Sala, Majorino potrebbe rompere riproponendo a Milano il film già visto nella Liguria della Paita e di Pastorino & Cofferati.
Una sinistra divisa alle urne e alla fine perdente, per la felicità di Giovanni Toti. Resta sempre da sciogliere il nodo Ncd. Le truppe di Angelino Alfano sono nella giunta di Roberto Maroni, ma un nome come quello di Sala potrebbe convincerli a buttarsi a sinistra per le Comunali. Con inevitabili ripercussioni anche in Regione. I pontieri sono già al lavoro da alcune settimane, perché all' ombra della Madonnina il Nuovo centrodestra può contare su un discreto seguito elettorale.
Anche per merito dell' anima ciellina. L'idea che si sta facendo strada nella coalizione è creare una lista civica ad hoc per contenere i seguaci di Alfano, ma gli insulti che Salvini ha riservato al ministro dell' Interno negli ultimi giorni (attacchi ricambiati) complicano l'operazione. Nonostante Maroni si sia vestito da vigile del fuoco.
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