BLACK BLOC IN FESTA - “HANNO FATTO BENE”, “DOVEVANO BRUCIARE TUTTO”, “LO RIFAREMO”, "D´ORA IN POI SCONTRI SEMPRE PIÙ VIOLENTI”, "A PARTE LA MADONNINA IN FRANTUMI, NULLA DA RECRIMINARE" - SCATENATI SULLE RADIO ROMANE COME ONDA ROSSA O SU TWITTER, BLOG E FACEBOOK - “BLACK BLOC? I NERI SONO SEMPLIFICAZIONI. IO SO SOLO CHE IN PIAZZA SAN GIOVANNI DOVEVA ESSERCI UN COMIZIO E INVECE PER FORTUNA C´È STATA UNA BATTAGLIA. LÌ MIGLIAIA DI PERSONE HANNO RESISTITO PER TRE ORE ALLE CARICHE DELLA POLIZIA CHE VOLEVA SGOMBRARE IL TERRENO”…

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Viola Giannoli e Meo Ponte per "la Repubblica"

«Doveva finire con qualche comizio in piazza San Giovanni, è finita con ore di resistenza». Alle 21 di sabato sera, dopo gli scontri, gli assalti alle banche, i lanci di sampietrini, le auto date alle fiamme, i saccheggi ai supermercati e a tutti i presunti simboli urbani della «dittatura della finanza» è il sito antagonista Infoaut, lo spazio sociale in rete del conflitto, a parlare per primo.

A dettare la linea del mondo che si agita nei centri sociali, nelle curve, nel disagio, e a dare forza, senza se e senza ma, alla guerriglia scatenata a Roma durante la manifestazione del "Global change". A spiegare quella che definisce «una rabbia sacrosanta», trasformata in un attacco premeditato non solo a polizia e carabinieri, a vetrine e Suv, ma anche al corteo stesso e al suo comitato promotore.

«Giovani studenti, precari o disoccupati si sono portati la maschera antigas nello zaino perché pensavano di partecipare ad una giornata di riscossa, come il 14 dicembre scorso - scrivono gli attivisti nell´editoriale - Poteva solo succedere qualcosa in più dei piani prestabiliti, era normale, spiace la rinuncia degli organizzatori a puntare dritti verso i palazzi del potere. Era destino, ed era giusto». Ma sono tanti i protagonisti e i simpatizzanti della rivolta e della devastazione che si sono scatenati, in rete o sulle radio romane come Onda Rossa, su Twitter, blog e Facebook. Quelli che «hanno fatto bene», «dovevano bruciare tutto» e «lo rifaremo».

«Black bloc? I neri sono semplificazioni. Io so solo che in piazza San Giovanni doveva esserci un comizio e invece per fortuna c´è stata una battaglia. Lì migliaia di persone hanno resistito per tre ore alle cariche della polizia che voleva sgombrare il terreno» racconta Gianluca, arrivato a Roma con uno dei tre pullman organizzati dal centro sociale torinese Askatasuna. E gli scontri?

«A parte qualche eccesso come la Madonnina in frantumi, per il resto non c´è nulla da recriminare. Che si assaltino banche, agenzie interinali e uffici del ministero della Difesa è scontato. C´è in giro un malessere diffuso, dev´essere chiaro che gli scontri d´ora in poi saranno sempre più frequenti e sempre più violenti».

Diventano «eroici», nei messaggi postati sul sito Indymedia, gli arieti umani lanciati a bomba nella piazza: «Noi li abbiamo visti a San Giovanni in Laterano i giovani con i caschi e i volti coperti combattere eroicamente contro i guardiani dell´ordine borghese, tenerli in scacco per quattro ore, assaltare i loro mezzi blindati. Saranno loro, domani, a dare l´assalto finale allo stato borghese, saranno principalmente loro a rinnovare la tradizione dei giovani rivoluzionari che distrussero, armi alla mano, il regime fascista».

Intanto sono i blindati distrutti e le foto dei poliziotti feriti a finire in rete sotto la scritta "All cops are bastard", la stessa incisa sul retro della camionetta dei carabinieri incendiata. Le pagine Facebook dei collettivi autonomi universitari rilanciano blog e commenti dei "nemici giurati" di sempre: «Sono felice - scrive "Baruda" - Perché la mia città era bella. Perché ho visto resistenza e determinazione in almeno cinquemila persone, che hanno retto per più di tre ore contro un imponente esercito di melma di Stato».

I più, però, urlano un´altra rabbia, si dissociano, ripudiano le violenze. «Sono come i fascisti» è il senso di molti messaggi postati in rete. «Fatevi un corteo per conto vostro - scrivono cittadini e cittadine che piangono la loro piazza offuscata dal fumo che si levava alle spalle del Colosseo - così misurate la vostra forza e il vostro coraggio, senza farvi scudo nella nostra manifestazione».

 

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