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1 – SECONDO BLOOMBERG, LA MANOVRA ITALIANA «NON È COSÌ FOLLE COME SEMBRA»
BLOOMBERG: LA MANOVRA ITALIANA NON E' COSI' FOLLE COME SEMBRA
Sulla manovra economica italiana c’è qualcuno che – a sorpresa – sta cambiando idea. A guardare il progetto del bilancio firmato dal ministro dell’Economia Giovanni Tria e fortemente voluto da Lega e Movimento 5 Stelle è Bloomberg che, dopo un periodo di diffidenza nei confronti delle misure macroeconomiche messe in campo dall’Italia, sembra difendere il progetto del nuovo governo.
«I leader europei – si legge in un articolo di oggi – hanno criticato duramente l’Italia per i suoi piani di aumentare le spese con l’obiettivo di stimolare la crescita e aiutare i poveri. Quello che non riescono a riconoscere è che un piccolo stimolo potrebbe essere proprio quello di cui l’economia italiana ha bisogno».
Un deciso cambio di passo dopo che, soltanto qualche giorno fa, in pieno dibattito sul Def, lo stesso network economico più importante al mondo aveva definito la manovra italiana «à la Houdini», per la fumosità delle coperture. Il riferimento al grande escapologo, insomma, aveva ben reso l’idea circa l’opinione del gruppo in merito alle politiche economiche italiane.
Oggi, invece, l’analisi viene fatta sul piano opposto. Inserita all’interno di un contesto internazionale dove un rallentamento dell’economia cinese ha avuto ripercussioni su tutto il resto del pianeta, la manovra italiana – citiamo alla lettera il titolo dell’articolo – «non è così folle come può sembrare».
L’Italia abbassi i toni e l’UE sia più flessibile
Tutto ciò, a patto che i toni con l’Unione Europea – che fino a questo momento non hanno fatto altro che creare danni sull’aumento dello spread, ad esempio – si abbassino da entrambe le parti. Così, ad esempio, l’Unione Europea dovrebbe essere più flessibile sul rapporto deficit/Pil che la manovra fissa al 2,4%, mentre l’Italia dovrebbe rivedere le sue previsioni di crescita che, secondo Bloomberg, sono troppo ottimistiche.
Poi si spiega: «Le dure dichiarazioni dei funzionari della commissione europea sull’Italia hanno anche spinto verso l’alto i costi del prestito. Alcuni potrebbero vederlo come un’utile fonte di pressione per mantenere in riga l’Italia, ma si sta giocando con il fuoco in una polveriera».
2 – FT: ‘IL TEATRO ROMANO SI SCONTRA CON REGOLE UE
Estratto da www.ilfattoquotidiano.it
(…) Anche il Financial Times ha dedicato un editoriale al caso Italia-Ue, parlando sia dei rischi che corrono i leader Salvini e Di Maio sia di quelli che corre Bruxelles se gioca il gioco dei populisti. “Il teatro romano si scontra con il libro delle regole Ue”, dove “la disputa sul bilancio dell’Italia rischia di diffondere una grave agitazione sui mercati”.
SALVINI DI MAIO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI
Nell’editoriale, il quotidiano finanziario nella sua edizione internazionale sottolinea che, “come molti showdown tra Bruxelles e i governi dell’eurozona, la disputa include elementi di teatro politico così come di principi di governance economica”. Anche se il teatro avviene soprattutto a Roma, dove il governo “sembra credere che ogni scontro costruito ad arte con l’Ue rappresenti un guadagno politico di per sé”, avendo in vista le elezioni europee di maggio.
La speranza è infatti che dal voto emerga una “commissione dalla costituzione e politica economica molto diverse” che lascerebbe Lega e M5s perseguire “le loro visioni populiste non ortodosse”. Ma, avverte, il Financial times, “queste tattiche sottostimano il mondo in cui gli investitori vedono questioni seriamente importanti in gioco nella disputa sul bilancio, a partire dalla sostenibilità del debito pubblico italiano per finire con la stabilità dell’eurozona”.
IL 'FINANCIAL TIMES' SULLA MANOVRA ITALIANA
Salvini e Di Maio, quindi, “rischiano di ripetere gli errori di altri leader dell’eurozona che hanno provato a sfidare o a giocare d’astuzia con i mercati”, infatti, ricorda il Ft, “i corridoi del potere greco sono disseminati dei cadaveri politici di questi uomini”. Allo stesso tempo Bruxelles “deve stare attenta a non giocare il gioco dei populisti italiani dando l’impressione che un governo regolarmente eletto non possa perseguire le politiche economiche di sua scelta”, anche perché “non tutte le idee del governo italiano sono sbagliate”.
Per questo, conclude il Ft, “i nuovi leader hanno il diritto di volere un cambiamento”, però “il problema è che, nella loro disperazione di spingere l’Italia fuori dalla palude, stanno governando in un modo disordinato e imprevedibile che allarma i mercati e solleva profondi dubbi a Bruxelles e tra i governi dell’eurozona”.
3 – ''I MANDARINI DI BRUXELLES HANNO SCELTO LA GUERRA SBAGLIATA CONTRO ROMA'': IL 'WALL STREET JOURNAL' SI SCHIERA COL GOVERNO GIALLOVERDE. E I NOSTRI GIORNALONI CHE IN GENERE VENERANO (E SCOPIAZZANO) LE TESTATE ANGLOSASSONI, FANNO FINTA DI NIENTE - NON SOLO: OSPITA L'EDITORIALE DI MARCELLO MINENNA, ECONOMISTA GIÀ ASSESSORE GRILLINO: ''COME PUÒ LA UE RIFIUTARE UNA MANOVRA CHE RISPETTA I PARAMETRI DI MAASTRICHT?''
MOSCOVICI E DOMBROVSKIS BOCCIANO LA MANOVRA ITALIANA
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