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UN BLUFF DEL RAZZO – QUANDO DONALD TRUMP, PER GIUSTIFICARE LO STOP AGLI AIUTI MILITARI ALL’UCRAINA, SOSTIENE CHE NON PUÒ DARE ARMI A KIEV PERCHÉ GLI SERVONO NEGLI USA, DICE UNA STRONZATA: L’INDUSTRIA BELLICA AMERICANA È IN GRADO DI COPRIRE IL FABBISOGNO DI ENTRAMBI – PER ESEMPIO, IL PATRIOT, IL SISTEMA ANTI-MISSILE CHE HA SALVATO MILIONI DI CIVILI IN UCRAINA HA BISOGNO DI MISSILI PAC3: LE FABBRICHE USA NE PRODUCONO 500 ALL’ANNO (650 DAL 2025). QUELLI DIRETTI A KIEV, BLOCCATI, ERANO 30. IN DUE SETTIMANE E MEZZO SAREBBERO STATI GIÀ PRODOTTI ALTRETTANTI NUOVI. E NON C’È ALTERNATIVA: I SISTEMI EUROPEI NON HANNO LA STESSA EFFICACIA…

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1 – IL BLUFF DEGLI ARSENALI VUOTI ECCO PERCHÉ DONALD PUÒ NEGARE LE ARMI A KIEV

Estratto dell’articolo di Gianluca Di Feo per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/esteri/2025/07/04/news/missili_patriot_munizioni_trump_armi_dati-424709515/

 

donald trump con fucile

America First, non possiamo continuare a dare armi a chiunque nel mondo»: lo slogan di Donald Trump è notissimo e alimenta sfiducia in tutti gli alleati, storici o recenti. Ma veramente il Pentagono è così a corto di equipaggiamenti da bloccare la consegna dei piccoli quantitativi per l'Ucraina? […]

 

L'analisi dei dati mette a nudo come la motivazione fornita dall'amministrazione Usa sia priva di rilevanza militare, ma si tratti di una decisione esclusivamente politica.

 

Partiamo dalle munizioni da 155 millimetri, la componente meno tecnologica ma allo stesso tempo più impellente per l'artiglieria di Kiev.

 

Lo stock fermato alla frontiera polacca è di 8.500 proiettili: le industrie Usa li producono in meno di cinque giorni. Ne costruiscono 55 mila al mese ed entro il prossimo gennaio 2026 diventeranno 100 mila […].

 

E i missili Patriot Pac3, gli unici disponibili in Occidente per cercare di abbattere gli ordigni balistici scagliati a centinaia dai russi sulle città ucraine?

 

sistema anti missile patriot

Ne sono stati "congelati" trenta diretti all'Ucraina. Ma lo scorso anno la Lockheed ha dichiarato di averne completati 500, che saliranno a 650 durante il 2025: in due settimane e mezzo la cessione a Kiev sarebbe stata compensata dai nuovi arrivi.

 

Ancora più paradossale il "niet" del Pentagono ai pochi missili Aim, usati dai caccia F-16 e dai semoventi antiaerei: i media hanno detto che si trattava dei vecchi Sparrow destinati alla rottamazione. Ma se anche fossero stati i moderni Amraam il numero di 40 è irrilevante: gli impianti degli States ne sfornano 900 l'anno, che saliranno a 1.200 nel 2026.

 

DISARMANTE E DISARMATO - TRUMP E ZELENSKY - VIGNETTA BY GIANNELLI

Nonostante il consumo di missili delle batterie e delle squadriglie statunitensi intervenute al fianco di Israele durante la Guerra dei Dodici Giorni con l'Iran, siamo davanti a quantitativi insignificanti per la macchina militare americana.

 

La paralisi degli aiuti bellici è stata così improvvisa e maldestramente giustificata da creare imbarazzo persino nel Partito repubblicano e nello staff di Trump, tanto da far ipotizzare che sia stata ordinata dal sottosegretario alla Difesa Elbridge Colby all'insaputa della Casa Bianca: una scelta comunque poi avallata dalla portavoce della presidenza.

 

Se non ci sarà un ripensamento, la situazione per gli ucraini sarà comunque difficile, aprendo una breccia nella protezione dai bombardamenti russi. A rendere più grave il quadro c'è una convinzione: oggi gli europei non sono in grado di supplire al blocco americano. Indubbiamente, i piccoli numeri oggetto dell'attuale frenata possono essere rimpiazzati in fretta attingendo dalle scorte dei vari Paesi, ma se lo stop di Washington dovesse proseguire, allora emergerà la debolezza industriale del Vecchio Continente.

 

Putin Trump

La fabbrica per costruire Patriot in Germania sarà inaugurata solo nel settembre 2026 e i ritmi di consegna dei missili Aster 30 per i Samp-T italo-francesi o degli intercettori per gli Iris-T tedeschi resteranno bassi ancora per parecchi mesi […].

 

Gli annunci della Commissione di Bruxelles che profetizzavano 1,7 milioni di proiettili da 155 millimetri assemblati entro la fine del 2024 sono lontani dalla realtà: si stima non sia stata raggiunta neppure la metà.

 

Sull'Europa pesa la disattenzione dedicata alla difesa prima del 2022, quando gli investimenti in armi contraeree e cannoni parevano insensati.  […]

 

missili su kiev

2 - POCHI, COSTOSI, PRECISI KIEV SENZA ALTERNATIVE AI SISTEMI PATRIOT SOSPESI DA WASHINGTON

Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”

 

All’inizio dell’anno scorso, a Davos, durante il World Economic Forum, Zelensky si lasciò andare ad un commento che sembrava sincero. «Devo solo fare un grande ringraziamento ai creatori dei Patriot. Non c’è un sistema simile in grado di contrastare qualsiasi missile russo, da quelli convenzionali a quelli balistici». E in effetti, a detta di tutti gli esperti militari, non esiste al mondo un sistema terra-aria così potente e preciso.

 

sistema anti missile patriot

Attualmente l’Ucraina dispone di otto sistemi Patriot: di questi solo sei sono funzionanti (gli altri due sono in riparazione), quasi tutti schierati nella capitale per proteggere non solo i civili ma anche i palazzi dove hanno sedi le istituzioni ucraine. Per funzionare un Patriot necessita di missili: si tratta dei Pac-3 e dei Pac-2 unici in grado di contrastare gli Iskander e i Khinzal russi. Inoltre per manovrarlo sono necessari 90 militari per batteria.

 

I Patriot sono pochi e ambiti. Secondo i ricercatori dell’International Institute for Strategic Studies di Londra, sono 186 i sistemi operativi in tutto il mondo e sono solo 16 i Paesi che li possiedono.

 

ZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA

Gli Stati Uniti ne hanno circa un terzo e ne hanno inviati molti all’estero per proteggere i propri alleati in Europa, Asia e Medio Oriente. Diverse decine sono schierati nella regione indo-pacifica per rispondere alle minacce provenienti dalla Cina e dalla Corea del Nord, anche se di recente gli Stati Uniti ne hanno trasferito almeno uno in Medio Oriente per proteggere Israele. Gli alleati europei ne possiedono circa 40, compresi gli otto ora in Ucraina. Il nono Patriot, proveniente da Israele e in fase di revisione per l’Ucraina, è un modello più vecchio e dunque meno efficace.

 

Progettato alla fine degli anni ‘60, il sistema è stato sviluppato da Raytheon, multinazionale americana del settore aerospaziale e della difesa con sede ad Arlington, in Virginia. Il suo acronimo deriva dalla componente radar: Phased Array Tracking Radar to Intercept On Target. Impiegato per la prima volta durante l’operazione Desert Storm in Iraq nel 1990, per proteggere Israele e l’Arabia Saudita dagli Scud di fabbricazione russa utilizzati dall’esercito di Saddam Hussein, fu poi potenziato.

 

IL SISTEMA DI DIFESA ANTI AEREO SAMP-T

[…]  Uno dei nodi da sciogliere è ovviamente il costo altissimo di quest’arma. Il Centro per gli studi strategici e internazionali (Csis) stima che ogni batteria costi circa 1,1 miliardi di dollari: 400 milioni per il sistema, 690 milioni per i missili; il costo di un singolo missile è stimato in 4,1 milioni di dollari (3,8 milioni di euro). […]

 

Difficile trovare alternative […]. Nell’ultimo decennio, Francia e Italia hanno sviluppato congiuntamente il Sistema Terra-Aria/Terra a Medio Raggio (Samp/T) in grado di intercettare missili balistici, droni, aerei da combattimento e altri obiettivi. Tuttavia, molti Paesi europei preferiscono il rivale statunitense perché ritenuto più affidabile. Anche la tecnologia tedesca degli Iris-T potrebbe rappresentare un’opzione ma si tratta di un sistema a corto raggio […].

sistema di difesa missilistico patriot

 

Quindi quando Zelensky dice «contiamo sul continuo sostegno degli Usa, perché ha certi mezzi che l’Europa non ha, come i missili Patriot» non sta dicendo niente che Trump non sappia già. Ossia che senza i Patriot milioni di vite umane ucraine sono a rischio. E che Putin ha gioco facile nel vincere la guerra.