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Lettera di Dario Franceschini a “Libero Quotidiano”
Caro Direttore, leggendo Libero di ieri mattina sono stato per un po' indeciso se farmi venire il nervoso o il buonumore. Il tentativo di coprire in ogni modo l' azione del Governo per salvare i depositi di migliaia di azionisti danneggiati dalla cattiva gestione delle loro banche, e l' indegna speculazione politica sulla loro disperazione mi stavano spingendo verso il nervoso.
Ma poi, rileggendo questa straordinaria prova di giornalismo d' inchiesta, le cui fonti sono le mie pubbliche dichiarazioni patrimoniali e Wikipedia, ha prevalso senza esitazione il buonumore. Non poteva essere altrimenti riguardando addirittura una prima pagina dedicata a queste inquietanti scoperte. I fatti terribili.
IL PATRIMONIO DI PIER LUIGI BOSCHI BY FRANCO BECHIS E LIBERO
Mio nonno, nel 1928, da avvocato, e stato liquidatore della Banca di Piccolo Credito, che, appunto perché liquidata qualche annetto fa, nulla c' entra con la Cassa di Risparmio, se non per il fatto di essere stata una banca della stessa città. Mio padre è stato consigliere della Cassa di Risparmio di Ferrara per alcuni anni, cessando dalla carica circa trent'anni fa, e presto fornirò a Bechis anche l'anno esatto, che Wikipedia non riporta.
lorenzo rosi pier luigi boschi
Infine io ho effettivamente azioni della Carife. Poche, più esattamente 300, come risulta dalla mia dichiarazione patrimoniale, pubblica ai sensi di legge. E quelle azioni, come purtroppo quelle di una gran parte dei ferraresi che erano azionisti di Carife, oggi non valgono più nulla.
Infine una cosa che persino a Bechis è sfuggita ma che sento di dover ammettere pubblicamente: ho anche un conto corrente presso la cassa di risparmio e, peggio, l'ha anche mia mamma! Quindi non mi resta che chiedere a Libero un consiglio: sono stato pizzicato. Debbo dimettermi o direttamente costituirmi?
2 - IL MINISTRO FRANCESCHINI SPIEGHI COSA HA DA RIDERE A CHI HA PERSO OGNI COSA
Franco Bechis per “Libero Quotidiano”
Di buonumore ce ne è poco in questa vicenda, e posso assicurare a Dario Franceschini che ne hanno pochissimo azionisti e obbligazionisti subordinati della Cassa di risparmio di Ferrara che il 30 luglio avevano pensato di salvare se non tutto buona parte dei loro risparmi con una soluzione approvata da Banca di Italia e da governo, che poi ha cambiato idea ad aumento di capitale in corso mettendo tutti in mutande con un decreto.
Ecco, forse la rabbia più del buonumore è sentimento più consono a questa vicenda.
Quanto alle informazioni riportate nell'articolo posso assicurare di non avere preso visione di Wikipedia, che pure è ottima fonte. La storia del nonno di Franceschini fu scritta da papà Franceschini, l'avvocato Giorgio, sulla rivista aziendale della Cassa di risparmio di Ferrara, che lo ha visto per anni nel comitato editoriale.
Le notizie sul ruolo di Giorgio e Dario Franceschini nella cassa e nella fondazione che ne ha sempre detenuto la maggioranza assoluta delle azioni sono tratte dai libri sociali. Quelle sull' interessamento del ministro alle soluzioni degli ultimi mesi sono tratte così come citato dai verbali assembleari della cassa.
Ultima annotazione: non comprendo il fastidio di Franceschini per il parallelo con la vicenda Boschi: avendo lui difeso innocenza e irresponsabilità della collega al governo apprezzandone l' estensione ai suoi familiari, perché oggi ironicamente ne prende le distanze quasi offendendosi per l' accostanento? L' ironia battuta finale significa che in realtà per il ministro i Boschi farebbero bene a costituirsi?
L' ex segretario Pd abbia più rispetto per chi è rimasto in mutande Come mai prende le distanze dalla Boschi che ha sempre difeso?Il ministro Franceschini spieghi cosa ha da ridere a chi ha perso ogni cosa.
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