DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
Andrea Bonanni per “la Repubblica”
Il collegio dei commissari ha approvato ieri la proposta d’urgenza sull’immigrazione che prevede di ripartire tra gli altri Stati membri 40mila rifugiati che già sono o che arriveranno in Italia e in Grecia. La questione passa ora sul tavolo dei ministri degli Interni, che dovranno approvare il piano o respingerlo a maggioranza qualificata nella loro riunione del 15 e 16 giugno. Le posizioni dei governi sono tutt’altro che univoche. Molte capitali sono contrarie ad un sistema di quote di assorbimento obbligatorie e la possibilità di una bocciatura della proposta non è affatto esclusa.
Il testo approvato ieri dalla Commissione prevede che gli Stati membri accolgano, in base ad una chiave di ripartizione che tiene in conto la popolazione, il Pil, la disoccupazione e le richieste di asilo già accordate, 40mila profughi provenienti dalla Siria e dall’Eritrea che sono arrivati in Italia e in Grecia a partire dal 15 aprile o che arriveranno nei prossimi due anni. La scelta è caduta su siriani ed eritrei perchè sono le nazionalità che hanno finora ottenuto il più alto tasso di accoglimento delle richieste di asilo, superiore al 75%.
Se sarà approvata, la proposta “alleggerirà” l’Italia di 24mila rifugiati, e la Grecia di 16mila. La Germania dovrà accogliere quasi 9mila persone, la Francia 6.700, la Spagna 4.200, la Polonia 2.600. Per ogni individuo ospitato i Paesi riceveranno un contributo di 6mila euro da Bruxelles.
La Commissione ha anche proposto che 20mila rifugiati nei campi profughi al di fuori della Ue, prevalentemente siriani in fuga dalla guerra, ricevano asilo in Europa nei prossimi due anni e vengano distribuiti tra i vari Paesi in base alla stessa chiave di ripartizione per evitare che si affidino al racket dell’immigrazione illegale. In questo caso l’Italia dovrebbe accogliere 1.989 persone.
La dimostrazione di solidarietà a favore dell’Italia e della Grecia, i due Paesi più colpiti dall’ondata migratoria attraverso il Mediterraneo, sarà comunque condizionata al rispetto da parte dei due Paesi delle norme europee che riguardano l’identificazione e la custodia dei profughi. La Commissione coopererà con le autorità nazionali per aiutarle nella raccolta delle impronte digitali.
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Il problema sarà ora convincere i governi ad accettare la proposta della Commissione. Ieri il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, a Bruxelles ha elogiato la decisione dei commissari. E il presidente della Commissione, Juncker, ha lanciato un appello: «Abbiamo bisogno degli Stati membri perché la proposta abbia seguito. Sembra che alcuni siano riluttanti. Attiro la loro attenzione su quanto detto da Ban Ki-moon: in gioco non ci sono le parole, ma le gesti concreti ».
Sempre in materia di immigrazione, Ban Ki-moon ha invece espresso forti perplessità sul progetto europeo di distruggere le barche usate dagli scafisti per il traffico di esseri umani. «Credo che le operazioni militari abbiano solo un’efficacia limitata», ha detto.
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