1. GRANDE FESTA IN SIRIA: UOMINI E DONNE CHE GIOISCONO, RAGAZZINI CHE OSSERVANO, BAMBINI PORTATI A VEDERE LA SCENA. È LA DECAPITAZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD 2. LE BUFALE DIPLOMATICHE, GLI INTERVENTI ONU CHE NON CI SARANNO MAI, LE ARMI CHIMICHE CHE CI VORRANNO ANNI PER TROVARE E DISTRUGGERE: LA VERITÀ È CHE LA SIRIA È IN MEZZO A UNA GUERRA CIVILE CHE HA CANCELLATO OGNI UMANITÀ E RAZIOCINIO 3. IL FOTOREPORTER CHE HA VISTO E FOTOGRAFATO DECINE DI ESECUZIONI SOMMARIE: “TUTTI SONO FELICI, NESSUNO RIUSCIREBBE A FERMARE LA FOLLA FESTANTE. DUE ANNI E MEZZO DI GUERRA HANNO RIPORTATO IL PAESE AL MEDIOEVO, MI VENIVA DA VOMITARE” 4. LE ARMI RUSSE E IRANIANE PERMETTONO ALL’ESERCITO DI ASSAD DI FARE STRAGE DEI CIVILI CHE VIVONO NELLE ZONE DEI RIBELLI. I SOLDI AMERICANI, QATARIOTI E SAUDITI FINANZIANO GLI SGOZZAMENTI DI PIAZZA OFFERTI DAGLI AFFILIATI AD AL QAEDA. IL RESTO È FUFFA

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Dagoreport

Uomini e donne che gioiscono, ragazzini che osservano, un bambino portato per mano a vedere la scena. Sono le immagini dell'ultima decapitazione pubblica avvenuta in Siria due settimane fa.

A Keferghan, nel nord del Paese, 4 persone sono state giustiziate in pubblico il 31 agosto scorso. Ad assistere e scattare fotografie, un fotoreporter che ha consegnato le foto a "Time" chiedendo di rimanere anonimo. Si trattava dell'esecuzione di uomini "Shabiha" (fantasmi), i fedeli di Assad che imperversano nel Paese e massacrano i civili che appoggiano la ribellione, da parte di militanti di ISIS, un gruppo legato ad al Quaeda che combatte il regime.

"L'uomo è stato portato sulla piazza, i suoi occhi coperti da una benda. Ho cominciato a scattare foto, una dopo l'altra. Era la quarta esecuzione quel giorno, mi stavo sentendo male. Più volte sono stato sul punto di vomitare. Ma sapevo che dovevo documentare quello che stava succedendo.

La folla ha cominciato a esultare. Tutti erano felici. Sapevo che se avessi provato a intervenire, sarei stato portato via, e che l'esecuzione sarebbe andata avanti. Sapevo che non sarei stato in grado di impedire quello che stava succedendo, e che mi sarei messo in pericolo.

Ho assistito a una scena di pura crudeltà: un uomo trattato come nessun essere umano dovrebbe mai essere trattato. Ma in due anni e mezzo, la guerra ha distrutto l'umanità delle persone. Nessuno, durante l'esecuzione, poteva controllare la folla, i suoi sentimenti, i suoi desideri, la sua rabbia. Era impossibile fermarli.

Non so quanti anni avesse la vittima, ma era giovane. E' stato messo in ginocchio, mentre i ribelli intorno a lui leggevano i crimini che aveva commesso da un pezzo di carta. Sembrava paralizzato. Due uomini gli hanno sussurrato qualcosa all'orecchio, e lui ha risposto in un modo che sembrava triste e innocente, ma non ho potuto capire cosa dicesse, perché non parlo arabo.

A un certo punto, i ribelli gli hanno afferrato la gola. Il ragazzo ha provato a lottare, ma in tre o quattro lo hanno bloccato. Poi ha provato a proteggersi la gola con le mani, che erano legate. Ma loro erano chiaramente più forti, e gli hanno tagliato la gola. Poi hanno segato la sua testa, l'hanno staccata dal corpo e l'hanno tenuta in aria. La gente ha cominciato a urlare di gioia e agitare i loro fucili. C'era una gioia collettiva indescrivibile.

La scena sembrava uscita dal Medioevo, una di quelle scene che si studiano sui libri di storia. La guerra in Siria ha raggiunto il punto in cui una persona può essere ammazzata senza pietà davanti a centinaia di persone che si godono lo spettacolo. Come essere umano, non avrei mai voluto assistere a un momento del genere. Ma come giornalista ho una responsabilità diversa, di condividere quello che ho visto quel giorno. Per questo ho voluto raccontare quel giorno, per questo ho fatto queste fotografie. Chiuderò presto questo capitolo e cercherò di non ricordarlo più".

Le terribili immagini seguono di pochi giorni il video di Human Rights Watch in cui l'organizzazione descrive le brutali esecuzioni sommarie eseguite dal regime di Assad nelle città di al-Bayda e Baniyas nel maggio scorso. Almeno 248 persone (tra cui almeno 37 donne e bambini) sono state massacrate dopo che gli oppositori del regime avevano battuto in ritirata dalla regione.

Decine di persone sono state radunate e fucilate a breve distanza, con l'idea di "dare una lezione" ai civili che intendono prendere le parti dei ribelli.

VIDEO - "HUMAN RIGHTS WATCH" E I MASSACRI DI AL BAYDA DA PARTE DEL REGIME

 

 

L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI L ESECUZIONE DI UN FEDELE DI ASSAD DA PARTE DI RIBELLI SIRIANI