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Stefania Tamburello per il "Corriere della Sera"
Ignazio Visco, governatore della Banca d'Italia, ha chiamato nel Direttorio il capo della Vigilanza, Luigi Federico Signorini, che va a prendere il posto di Giovanni Carosio, proveniente anche lui dall'area dei controlli sulle banche, uscito per scadenza dall'incarico. à un ingresso che completa la gamma di esperienze presenti nella squadra di vertice di Palazzo Koch ma che rappresenta anche la conferma della linea di condotta della Vigilanza anche nel caso di Mps. Una linea che martedì, in un documento consegnato in Parlamento, è stata illustrata punto per punto. Anche per quel che riguarda le sanzioni già decise e in via di decisione.
La prima risale a settembre 2009 ed è stata presa nei confronti del direttore generale di allora, Antonio Vigni, al quale è stata inflitta la multa di 64.555 euro, il massimo possibile, per irregolarità in tema di trasparenza bancaria. Vigni però è tra i destinatari anche di tutti gli altri procedimenti sanzionatori avviati dalla Banca d'Italia a seguito degli accertamenti ispettivi del 2011 (che si sono conclusi nel marzo 2012) richiesti al termine dei controlli del 2010 in cui emersero tensioni sulla liquidità per la presenza dei contratti derivati Santorini e Alexandria.
In particolare all'ex direttore generale è stata congelata la liquidazione, circa 4 milioni di euro, o meglio sono stati messi sotto accusa coloro, il consiglio di amministrazione, che gliel'hanno concessa. L'Istituto di via Nazionale infatti ha ritenuto tale compenso «non giustificato» dalle circostanze.
L'intero rapporto ispettivo è stato consegnato da Bankitalia, nel maggio 2012, alla Procura di Siena; stralci del rapporto sono stati inviati alla Procure di Milano (per i rapporti con Enigma) e alla Consob. In relazione alle irregolarità emerse sono state avviati procedimenti (attualmente in fase conclusiva) nei confronti degli amministratori, del direttore generale, dei sindaci e dei componenti il comitato direttivo all'epoca dei fatti per: carenze nell'organizzazione e nei controlli interni e violazione della normativa in materia di contenimento dei rischi finanziari.
Sono inoltre attualmente pendenti altri tre distinti procedimenti sanzionatori, avviati alla fine del 2012 nei confronti degli stessi e di altri ex dirigenti di Mps, a seguito di irregolarità emerse con riferimento alla buonuscita di Vigni, all'operazione sui titoli Fresh utilizzati per finanziare l'acquisto di Antonveneta e alle errate comunicazioni periodiche alla Banca d'Italia. Una nuova comunicazione alla Procura è avvenuta infine per l'occultamento del contratto del 31 luglio 2009 con Nomura sulla ristrutturazione di Alexandria.
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