DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Guido Ruotolo per "la Stampa"
Il giudice Manuela Pasetti Romei è distaccata al ministero di Giustizia. Ha un buon incarico, «dalla ministra (Severino, ndr)» ha avuto anche l'offerta «di andare a fare il Capo Dipartimento» ma briga per entrare in Finmeccanica. E' il 3 febbraio del 2012, parla al telefono con Giuseppe Orsi, il numero uno della holding pubblica. Orsi: «Ho ricevuto il tuo curriculum..» Lei: «Al momento che mi chiamate, vado via (dal ministero, ndr)». Orsi è stupito: «Ma scusa, tu saresti disponibile a lasciare apposta per andare a fare, che so io, la responsabile della 231 in una azienda?».
INTERFERENZE MALDESTRE
L'informativa dei carabinieri del Noe del colonnello De Caprio e del capitano Raiola esplicita: «Stanno emergendo "interferenze" per la vicenda giudiziaria oggetto d'indagine, da parte di alcuni ex magistrati, ora con incarichi in Finmeccanica, tra cui Giuseppe Grechi, già presidente della Corte d'Appello di Milano, e Manuela Pasetti Romei, già presidente della Corte d'Appello di Milano. Il dottor Grechi - responsabile area Sviluppo di Finmeccanica - è stato menzionato da Borgogni (Lorenzo, ex responsabile relazioni esterne di Finmeccanica) come "al servizio" di Orsi.
Mentre la Pasetti ha chiesto ad Orsi un incarico in Finmeccanica, che poi ha ottenuto come responsabile della 231, e poi coDme consigliere indipendente, salvo poi assolvere altri compiti, anche in relazione alle vicende di Orsi e dell'indagine de quo, unitamente al suo ex collega Grechi».
Magistrati indipendenti? Manco per sogno. Il gip è sprezzante nei loro confronti: «Le intercettazioni telefoniche effettuate anche sulle utenze cellulari in loro uso non avvalorano l'idea che essi, nelle qualità descritte, rivestano un ruolo di vera e propria indipendenza dai vertici aziendali, come invece dovrebbe essere».
La rete di inquinamento, complicità , protezione è molto diffusa in Finmeccanica. Colpisce, per esempio, che Orsi si dia da fare per aiutare Manuela Pasetti Romei, a trovare nuove consulenze, diventando il suo sponsor. Il 3 maggio del 2012, Orsi al telefono con l'ex ministro dell'Economia, presidente di Assogestioni, Domenico Siniscalco: «Orsi chiede a Siniscalco - riportano i carabinieri del Noe nel loro brogliaccio - di ricordarsi della signora magistrato per qualche Consiglio con le quote rosa, in quanto questa sperava di essere chiamata. Siniscalco dice di essere stato impegnato e di non avere avuto tempo di occuparsi della questione...».
Il presidente di Finmeccanica, Giuseppe Orsi, temeva che quei tre magistrati napoletani, Woodcock, Piscitelli e Curcio fossero intenzionati a fare sfracelli. Che quei carabinieri del Noe del capitano "Ultimo", il colonnello Sergio De Caprio, e del capitano Pietro Raiola non avrebbero chiuso gli occhi. E, dunque, Orsi manda avanti la magistrata di Finmeccanica, la Manuela Pasetti Romei. Diciamo subito che tutta questa agitazione non porterà a nulla. Neppure l'aggancio con il vicepresidente del Csm, Michele Vietti, andrà in porto.
Al telefono Pasetti Romei comunica ad Orsi: «Ancora prima che io parlassi con Vietti.... m'ha chiamato lui, dicendomi se poteva invitare il presidente del Tribunale di Napoli che adesso viene a presiedere Roma... io gli ho dovuto dire di sì... che ci sia uno di Napoli, quindi non gli ho detto niente a lui, di una tua ipotesi...». Orsi: «Mi ritengo libero...».
Commento degli inquirenti: «Questo "passo indietro" di Orsi, a parere dell'Ufficio lascia intendere che Orsi avrebbe chiesto alla Pasetti Romei di incontrare Vietti per discutere verosimilmente della sua vicenda giudiziaria pendente a Napoli (prima che la Cassazione, nel luglio scorso, decidesse il trasferimento dell'inchiesta a Busto Arsizio per competenza territoriale, ndr) e che Vietti - forse inopportunamente - avrebbe invitato anche il presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi».
In realtà le cose andarono diversamente. Vietti venne a sapere che alla cena Manuela Romeo Pasetti voleva portare Orsi, lui fece sapere che a quel punto avrebbe disertato l'appuntamento mondano e la magistrata si inventò al telefono la scusa dell'invito del presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi.
SIGNORA MEDIAZIONE
Che differenza c'è tra tangente, mediazione, provvigione? E' un fatto di buona educazione, si potrebbe rispondere. Nel senso che, a certi livelli e per certi affari, soprattutto se avvengono a livello internazionale, le differenze non esistono. Ne è convinto lo stesso presidente Orsi, che ne parla con Carlo Maria Fenu, Ufficio stampa Finmeccanica. Fenu: «Ci devo mettere...tangenti mai...». Orsi: «E non direi... che si chiamano mediazioni laddove sono ammesse...». Fenu: «ah... ah... mettiamo: tangenti mai...». Orsi: «Mediazioni là dove sono ammesse...».
Ma le mediazioni nel caso degli elicotteri indiani non sono ammesse. Il governo indiano non riconosce un ruolo di intermediazioni. E allora? Al di là del camuffamento delle «mediazioni», di che stiamo parlando? Per i non addetti ai lavori bisogna armarsi di santa pazienza.
Questo è quello che racconta Guido Haschke il 13 novembre scorso ai magistrati di Busto Arsizio: «L'accordo è congegnato come contratto di fornitura di ingegneria pari al 5% della commessa. L'incidenza prevista per i costi reali è del 1,5%, la restante parte è in realtà la suddetta provvigione mia e di Gerosa da ripartire con gli indiani nel seguente modo: il 60% alla famiglia Tyagi, 40% a me e Gerosa. Il suddetto contratto in data 31 ottobre 2008 veniva stipulato tra AgustaWestland spa e Ids Tunisia nella persona di Kamoun Hedi, che è in realtà una scatola vuota».
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