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Aspirina per Dagospia
Quando Dario Franceschini è salito sul palco dell'assemblea della Confindustria, più di un imprenditore è rimasto di stucco. Che c'entra con noi il ministro dei Beni Culturali? Qualcuno è pure corso dal Cerimoniale per chiedersi se avessero invertito la scaletta degli interventi. Prima di Franceschini doveva parlare Carlo Calenda, il "loro" ministro dello Sviluppo economico.
Nessun errore. Vincenzo Boccia, neo presidente, verrà pure da Salerno, ma ha già imparato a nuotare nello stagno romano.
Franceschini ha un peso (politico) specifico decisamente superiore a quello di Calenda. Per di più - a quanto si dice - sembra sia proprio lui il vero ministro per i Rapporti con il Parlamento: com'era ai tempi del governo Letta; altro che la Boschi. In Franceschini il gruppo del Pd vede il punto di riferimento.
Così, il giovane presidente di Confindustria lo ha preferito a Calenda che, quando ha iniziato a parlare, ha visto sfilare qualche imprenditore verso l'uscita.
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