RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Andrea Marinelli per www.corriere.it
L’esito pare scontato, eppure quella per la rielezione di Alexandria Ocasio-Cortez è quest’anno la seconda campagna più cara fra le 435 per la Camera. I due candidati in corsa per il 14esimo distretto di New York, che comprende parte del Bronx e del Queens, hanno raccolto in totale oltre 31 milioni di dollari e ne hanno spesi 26: se AOC è però una giovane icona del partito democratico, il suo sfidante — il 60enne John Cummings, ex poliziotto e insegnante nel Bronx — è un «signor nessuno».
Eppure, negli ultimi tre mesi, ha raccolto più soldi della celebre rivale: Alexandria Ocasio-Cortez 4 milioni in 90 giorni, per un totale di 17,3 milioni provenienti per lo più da piccoli donatori; Cummings 5,5 milioni, su un totale di 9,6 milioni raccolti in questa sua prima campagna elettorale e arrivati soprattutto da fuori New York. Solo il deputato della Louisiana Steve Scalise, capogruppo dei repubblicani alla Camera, ha raccolto (da solo!) più di loro: quasi 34 milioni, e ne ha spesi 29.
I dollari spesi probabilmente non faranno la differenza — secondo il sito FiveThirtyEight, Cummings ha una possibilità su 100 di vincere il 3 novembre — ma in questo caso raccontano un’altra storia, che ha a che fare con la profonda polarizzazione politica di questi tempi: i candidati repubblicani riescono a raccogliere grandi somme di denaro basandosi semplicemente sul risentimento nei confronti della giovane stella liberal.
alexandria ocasio cortez si cucina zuckerberg al congresso
«Vi posso assicurare che il 75% di coloro che hanno donato a Cummings non sa nulla di lui», ha spiegato al New York Times Tom Doherty, stratega repubblicano. «Anche io di lui so soltanto che corre contro AOC: le persone che donano lo fanno contro di lei».
E così, per riuscire nell’impresa impossibile, Cummings ha investito pesantemente in spot digitali e televisivi, andati in onda anche fuori dal distretto, in cui — a differenza della rivale, che ritiene «un’outsider» che ha studiato nella contea di Westchester — si presenta come un uomo del Queens.
OCASIO CORTEZ E BERNIE SANDERS
Si propone come un’alternativa moderata alla «socialista» che ha sconfitto a sorpresa il deputato Joe Crowley due anni fa, e che critica per la sua opposizione alla nuova sede di Amazon nel Queens, un piano a cui Jeff Bezos ha infine rinunciato. «Ha fatto un grande lavoro per crearsi un personaggio nazionale, ma si è dimenticata del suo distretto», ha spiegato in un’intervista il candidato repubblicano, che è un sostenitore del presidente Donald Trump.
JOHN CUMMINGS VS ALEXANDRIA OCASIO CORTEZ
Cummings ha puntato poi centinaia di migliaia di dollari sulla pubblicità via posta, ha assoldato una celebre società di consulenza dell’Arizona e pure una della Virginia vicina al comitato dei senatori repubblicani. In totale, negli ultimi tre mesi, la sua campagna ha speso 560 mila dollari soltanto in spot pubblicati su Facebook.
Nello stesso periodo, Ocasio-Cortez — che pure è molto critica nei confronti del social network, colpevole a suo dire di non fare fact-checking agli spot politici — ha investito 1,6 milioni di dollari sulla piattaforma di Zuckerberg. «Non è una campagna che vinceremo, ma ci dice a che punto siamo nella politica americana», spiega sempre Doherty al quotidiano newyorkese.
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