1. FERMI TUTTI! I GIUDICI DI CASSAZIONE STAREBBERO RAGIONANDO A UNA ‘’TERZA VIA’’, TRA CONDANNA E ASSOLUZIONE, PER SALVARE LE SACRE E FLACCIDE CHIAPPE DEL BANANA 2. RACCONTANO CHE LA MAGISTRATURA HA CONTESTATO DUE ANNUALITÀ DI EVASIONE FISCALE A MEDIASET, MA CHE IL CALCOLO DI UNA DELLE DUE È MOLTO, MOLTO COMPLICATO 3. INSOMMA, UNA ANNUALITÀ DI EVASIONE POTREBBE ESSERE LEGITTIMA E UNA NO: A QUEL PUNTO LA PENA SCENDE DA 4 A 3 ANNI, CONDANNA BEN COPERTA DALL’INDULTO, CHE NON PREVEDE UNA PENA ACCESSORIA, CIOÈ L’INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI, ALIAS PARLAMENTO (COME SUCCESSE AD ANDREOTTI, CHE FU BOLLATO DI MAFIOSITÀ SINO AL 1980)

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DAGOREPORT

Da avvocati molto vicino alla Cassazione, apprendiamo che potrebbe esserci una ‘'terza via'', tra condanna e assoluzione, per salvare le sacre e flaccide chiappe del Banana. Raccontano che dal punto di vista tecnico-giuridico, la magistratura ha contestato due annualità di evasione fiscale a Mediaset, ma che il calcolo di una delle due è molto, molto complicato.

Insomma, una annualità di evasione potrebbe essere legittima e una no: a quel punto la pena scende da 4 a 3 anni, e per il diritto italico una sentenza a 3 anni di galera (ben coperta dall'indulto) non prevede una pena accessoria, cioè l'interdizione dai pubblici uffici, alias Parlamento.

Amorale della Favola: una soluzione che dà ragione sia a Sallusti che a Travaglio: è colpevole di evasione fiscale ma non perde lo scranno in Parlamento. Un po', dicono gli avvocati, come successe ad Andreotti che fu considerato "contiguo alla mafia" fino al 1980 (e quindi il reato nel frattempo si era prescritto); e dal 1980 in poi non c'erano più le prove di connessione con Cosa Nostra.

 

 

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