
JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA…
DAGOREPORT
Italiani! Italiane! Anche voi trattenete il fiato nell’attesa di capire la sorte del ddl Boschi? E vi chiedete se le riforme costituzionali andranno in aula subito subito oppure no; e se ci andranno con un relatore oppure senza; e cosa deciderà il presidente del Senato sull’articolo 2, e che fine faranno i 500 mila emendamenti di Calderoli? Beh, tranquilli. Al momento se lo sta chiedendo pure Matteo Renzi. E proprio in assenza di certezze certe, nel ristretto circolo del Giglio Tragico, a Palazzo Chigi è tutto un confabulare di strategie e di ipotesi. Prendete nota.
Piano A. Se passano le riforme costituzionali, si conta di andare a votare nel febbraio 2017. Ossia appena è possibile andare alle urne dopo il referendum popolare, previsto per l’autunno 2016, che Matteuccio ritiene (o spera) darà il via libera alla nuova grandiosa architettura istituzionale da lui partorita e grazie a cui l’Italia entrerà a tutto gas -vavavooooma – nel consesso dei paesi più avanzati del terzo millennio. La supercazzola è a destra.
Qualora però le suddette riforme non passassero, o anche solo ritardassero più del dovuto, a Chigi è già previsto un piano B. Altra supercazzola, stavolta con elezioni nel 2018.
Road map indicativa:
MARIA ELENA BOSCHI E RENZI
RENZI E BOSCHI
Uno. Palazzo Madama fa una pernacchia a Matteuccio e al suo articolo 2 sul Senato non elettivo, malgrado l’impegno della sora Finocchiaro che ha dichiarato intoccabile il suddetto articolo 2, e nonostante lo scouting (estenuante) del duo Lotti-Verdini, che stanno a lessare i maroni a tutti i senatori pur di trovare a Renzi i voti che gli servono.
Due. Le cose vanno, di conseguenza, parecchio per le lunghe.
Tre. Il sire Renzi, per tagliare la testa al topo, è costretto a portare in Parlamento una nuova legge per estendere l’Italicum al Senato, visto che non è possibile (fidatevi!) estendere l’Italicum al Senato a mezzo decreto legge.
Quattro. Zac! in quella occasione, tenetevi pronti, si potrà mettere mano a una legge elettorale che ripristini le coalizioni.
Le coalizioni, ecco, sono il punto.
Tutto chiaro?
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