DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Paola Di Caro per il “Corriere della Sera”
In teoria il tema è quello delle garanzie parlamentari nel rapporto tra maggioranza e opposizione, in pratica la polemica sul Copasir è però un conflitto tutto interno al centrodestra. O meglio, tra Fratelli d' Italia e Lega, visto che Forza Italia se ne tiene a distanza nonostante ieri uno dei componenti del Comitato, l' azzurro Elio Vito, si sia detto, in un' intervista a Repubblica , pronto anche alle dimissioni se la situazione non si sblocca.
«Posizione personale, noi siamo favorevoli eventualmente a un cambio di presidente, Urso al posto del leghista Volpi, ma non ci sembra logico azzerare la commissione, anche perché i presidenti delle Camere non vedono il problema», fanno sapere i vertici azzurri.
Quindi, continua il braccio di ferro. Che per essere sbloccato, a questo punto, deve passare per un accordo politico.
giorgia meloni ignazio la russa
Lo dice chiaramente per FdI Ignazio La Russa: «Abbiamo apprezzato la disponibilità di Salvini e dello stesso presidente Volpi a ragionare, con la proposta di azzerare la commissione, ricomporla e poi votare un nuovo presidente. Ma a noi basta meno, basta che si cambi il presidente e sia attribuito all' opposizione, al nostro Urso. Su questo credo ci sarebbe unanimità.
matteo salvini raffaele volpi simone di stefano
Ma aspettiamo i fatti: se davvero vogliono azzerare, si dimetta intanto il presidente Volpi, poi vedremo». Peccato che nella Lega il tema venga visto diversamente: il passo indietro non può farlo solo il presidente, o si azzera o nulla. Gli altri partiti nicchiano. E il nodo resta.
Ecco perché, sempre La Russa, tenta di fare un passo avanti: «Nel centrodestra abbiamo molte cose di cui discutere, non solo di Copasir: Amministrative ma anche coordinamento di azione tra alleati, lo aveva proposto Giorgia Meloni, io torno a chiedere di rifletterci.
Serve un vertice. Perché se ci vediamo e ci parliamo possiamo risolvere tanti problemi». Salvini aveva ipotizzato un incontro «dopo Pasqua» con gli alleati. Potrebbe essere questa la settimana decisiva.
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