KILLERAGGIO MEDIATICO? - CI SCRIVE MARCO MILANESE: “MAI STATO AL GRAN PREMIO DI MONTECARLO”- CI SCRIVE L'UFFICIO STAMPA DI BPLUS (CORALLO): “NELLA VICENDA DELLA CASA DI MONTECARLO NON SIAMO ASSOLUTAMENTE COINVOLTI. E' UNA VICENDA CHE E' GIA' STATA AMPIAMENTE CHIARITA DALLA PROCURA DI ROMA”' - “SI CONTINUA A SCREDITARE UN'AZIENDA IN FAVORE DI ALCUNI CONCORRENTI PROPRIO MENTRE E' IN CORSO LA PROCEDURA PER IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI DEL GIOCO…”

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Lettera
Gentile Dagostino,
Ti prego di voler dar conto sul sito della agenzia stampa con la quale escludo nella maniera piu' assoluta di essere mai stato al Gran Premio di Montecarlo a spese mie o altrui, essendo in quei giorni a Milano cosi come risulta in modo granitico dai biglietti aerei emessi ed utilizzati. Ringrazio.
Marco Milanese

CORALLO, CON CASA MONTECARLO NON C'ENTRO, E' PERSECUZIONE KILLERAGGIO MEDIATICO PER RIFLESSI IN LOTTA POLITICA...
(ANSA) - Nella vicenda della casa di Montecarlo in cui abitava Giancarlo Tulliani, fratello della compagna di Gianfranco Fini, ''noi non siamo assolutamente coinvolti. E' una vicenda che e' gia' stata ampiamente chiarita dalla procura di Roma''. Lo afferma, in un lungo comunicato, la societa' Bplus di Francesco Corallo, il 're' delle slot machine e delle scommesse legali, tornato in questi giorni alla ribalta.

E' stato infatti nel corso di una perquisizione nella sua abitazione romana (il 10 novembre 2011), nell'ambito delle indagini sui finanziamenti concessi dalla Bpm alle societa' di Corallo, che sono saltati fuori dei documenti dai quali risulterebbe che ad acquistare per 300 mila euro in contanti l'appartamento di boulevard Charlotte 14 fu James Walfenzao, un fiduciario di Tulliani, che infatti lo utilizzo' anche per aprire una societa' di compravendite immobiliari, la 'Jyden Holding': i documenti necessari per questa operazione, compresi le copie dei passaporti dei fratelli Tulliani, furono inviati via fax a Walfenzao proprio dagli uffici di Roma di Corallo.

Walfenzao risulta anche essere il rappresentante legale del 'Francesco Corallo Trust', una delle entita' estere dell'imprenditore (figlio di Gaetano, condannato per reati di criminalita' organizzata), che e' attualmente latitante proprio per la vicenda dei finanziamenti ottenuti dalla Banca popolare di Milano.

A questo riguardo, nella nota e' detto che ''il sig. Corallo e' indagato a Milano per corruzione privata per un finanziamento regolarmente rimborsato ottenuto dalla Bpm, reato che...non sussiste mancando in ogni caso l'elemento del nocumento... A tal proposito e' stata proposta una causa per gli ingenti danni subiti davanti all'Alta Corte di Londra contro il proponente della querela Andrea Bonomi''.

Con riferimento, poi, alle altre notizie (definite ''false e calunniose'') apparse in questi giorni sugli organi di informazione, la societa' di Corallo parla di ''un vero e proprio persecutorio killeraggio mediatico'', di ''mezze verita', illazioni e chiacchiere da cortile'' che vengono ''riciclate'' sia per i riflessi nella ''lotta politica feroce in vista delle prossime elezioni'', sia per ''continuare a screditare un'azienda in favore di alcuni concorrenti proprio mentre e' in corso la procedura per il rinnovo delle concessioni del gioco''.

 

FRANCESCO CORALLO jpegMARCO MILANESE Fini con Elisabetta e Giancarlo Tullianifratelli_tulliani - ELISABETTA E GIANCARLO