DAGOREPORT - CHI L’HA VISTO? ERA DIVENTATO IL NOSTRO ANGOLO DEL BUONUMORE, NE SPARAVA UNA AL…
Liana Milella per “la Repubblica”
Un sasso contro una cristalliera avrebbe fatto meno rumore. Il Quirinale scrive al Csm e lo invita, visto che questa consiliatura scade e la prossima sarà «diversa» per numeri e appartenenze, a nominare i capi uffici in ordine cronologico. Dalle più vecchie in attesa, tipo il procuratore dei minori di Caltanissetta (maggio 2012), via via a scalare.
Niente da fare per il procuratore di Palermo, il cui posto si libera il 1° agosto. Peccato che la quinta commissione sia pronta a inviare al “concerto” del Guardasigilli le tre proposte già votate, Guido Lo Forte (oggi procuratore a Messina) con 3 preferenze, una per Sergio Lari (capo a Caltanissetta), una per Franco Lo Voi (Eurojust).
sede csm consiglio superiore della magistratura
Apriti cielo al Csm. La lettera del segretario generale del Colle Donato Marra, per conto di Napolitano, arriva a Vietti, che la gira al presidente della quinta commissione Roberto Rossi. Serpeggia lo scontento per un passo considerato anomalo. Durante un convegno sul bilancio dei quattro anni, il togato Riccardo Fuzio (Unicost) fa un accenno indiretto alla lettera, che a quel punto diventa di pubblico dominio.
Che fare? Dice un togato: «Una direttiva di Napolitano è un ordine. Si può anche non condividere, ma bisogna obbedire ». Si riunisce la quinta commissione ed esplode uno scontro che si conclude con un rinvio a lunedì, sostenuto dal presidente Rossi, prodromico di fatto a un rinvio del caso Palermo. Ma finisce tre contro tre. Si affastellano voci legate soprattutto ai futuri «diversi equilibri».
Nel nuovo Csm, di cui sono stati eletti i togati perché il Parlamento è in panne sui laici, la sinistra avrebbe un netto predominio, garantito dai 7 togati di Area (oggi 6) che potrebbe allearsi con i Pd, ben 4 su 8. Area sostiene Lari, mentre Mi cresciuta di un’unità (da 3 a 4) potrebbe insistere su Lo Voi. Lo Forte perderebbe chance, ma a questo punto gli si aprirebbe una facile via per un ricorso al Tar.
Napolitano, che sarà futuro testimone al processo sulla trattativa a Palermo, non vuole Lo Forte? Molti lo sussurrano, ma l’ipotesi non può trovare riscontri.
Nelle poche righe di Marra un punto è chiaro, «il rispetto di un ordine cronologico nelle nomine consigliato dall’opportunità di evitare scelte riferibili a una composizione del Csm diversa da quello che sta per insediarsi ».
L’altra singolarità, bisbigliata al Csm, è che mentre si sollecitano le nomine, passa la proroga dell’attuale Csm al 2 settembre. In carica ne resta uno Csm, su cui il presidente dell’Anm Sabelli dice: «Questa proroga, che non c’è mai stata, ci preoccupa soprattutto per via del pensionamento anticipato che richiede nomine tempestive ».
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