DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1. E SE MARINO...
DAGOREPORT - E se Ignazio Marino fosse volato negli States per motivi che non può dire? Il sospetto viene dalla sua visita a New York ad una primaria società di sviluppo immobiliare che potrebbe intervenire nella costruzione del contestato stadio della Roma.
2. OPPOSIZIONI ALL’ATTACCO “MARINO DEVE DIRCI QUANTO HA SPESO IN USA” - DUE DIPENDENTI IN VIAGGIO A SPESE DEL COMUNE - AL SINDACO COMPENSO DALLA TEMPLE UNIVERSITY
Giovanna Vitale per “la Repubblica”
MARINO A FILADELFIA CON LA FASCIA TRICOLORE A SENTIRE BERGOGLIO
È scappato per tutto il giorno, Ignazio Marino. Dai cronisti che chiedevano lumi sulla sua trasferta in Pennsylvania e dai contestatori di Casapound, che in quel di Ostia lo hanno accolto a suon di fischi, insulti e spintoni. Ma soprattutto dall’assalto delle opposizioni, che fin dal mattino hanno presidiato gli uffici della Ragioneria comunale per farsi consegnare il dettaglio dei costi caricati sull’amministrazione per la trasvolata oceanica della delegazione guidata dal primo cittadino.
IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
«Abbiamo esteso la richiesta di accesso agli atti per le spese del sindaco anche a questo ultimo viaggio, sul quale abbiamo forti dubbi di opportunità politica, viste le frequenti visite negli Usa durante la consiliatura. Cercheremo di capire anche chi ha pagato per questa missione», attacca il capogruppo del M5S in Campidoglio Daniele Frongia. «Spese allegre che vogliono tenere nascoste», rincara il collega della lista Marchini Alessandro Onorato, «e per le quali si potrebbe configurare il reato di peculato ».
Una bagarre che, forse per la prima volta, sembra far breccia nel rigido aplomb del chirurgo dem. «Non intendo commentare le parole del Papa», l’unica flebile difesa opposta al muro di microfoni e telecamere che sino a sera lo cinge d’assedio per carpire gli umori di un uomo rimasto inchiodato alle sue stesse dichiarazioni.
IGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
Al virgolettato, mai smentito, pubblicato su America Oggi , l’unico quotidiano in lingua italiana redatto e diffuso negli Stati Uniti in partnership con Repubblica : «Anche Ignazio Marino, sindaco di Roma, è volato negli Usa. “Me lo ha chiesto il Papa” sostiene il primo cittadino», l’incipit dell’articolo apparso in pagina 3. E soprattutto al messaggio da lui stesso postato su Facebook alla vigilia della contestata partenza: «Questo viaggio non costerà un solo euro ai contribuenti romani». E invece.
IGNAZIO MARINO E PAPA BERGOGLIO
Invece scavando si scopre non solo che Marino è planato negli States con tre persone al seguito – l’addetta stampa Miriam Lepore, il capo del cerimoniale Francesco Piazza, la consigliera diplomatica Rosanna Coniglio – e che le spese degli ultimi due sono state pagate per intero dal Campidoglio, mentre «la Temple University si è fatta carico del volo, del trasferimento in treno da NY a Filadelfia del sindaco e della collaboratrice che si è occupata della comunicazione », spiega dopo molte insistenze lo staff del primo cittadino.
Aggiungendo poi che lui «ha comunque scelto di pernottare a Philli da amici. La rendicontazione è in corso, verrà chiusa nei prossimi giorni e le spese verranno documentate come spese di missione perché quello non era un viaggio privato».
A risultare ben più imbarazzante perché sempre omesso e mai neppure accennato è un altro dettaglio tutt’altro che trascurabile: l’inquilino del Campidoglio, per tenere la lectio magistralis organizzata dal rettore della Temple University, si è fatto pagare. Ha cioè preso soldi. Quanti? Mille dollari? Tremila? di più forse? E avrà fatto lo stesso pure quando è spesso volato in giro per l’Europa, da Istanbul a Londra, per presenziare da sindaco a congressi scientifici? Domande allo stato senza risposta.
A lungo interpellato sul punto, il prestigioso ateneo di Filadelfia non ha infatti voluto rivelare cifre. Limitandosi a confermare che Marino, come tutte le personalità di spicco invitate dal provost Hi-Lung Dai per la lecture annuale, ha ricevuto l’onorario.
Lo ammette con candore anche il suo amico e collega Antonio Giordano, professore nella medesima Temple: «Dov’è il problema? In questi casi sempre viene corrisposto un cachet al relatore, non so quanto sia, ma non credo pazzesco. Non vedo perché Ignazio avrebbe dovuto rifiutarlo». Rifiutarlo no, ma dirlo: forse quello sì.
3. PIÙ DI VENTI VIAGGI DAL 2013 AD OGGI
Ernesto Menicucci per il “Corriere della Sera”
il papa scherza sulle suocere a filadelfia
Seimila euro per andare a New York e Washington, a dicembre 2013. Ma anche 125 euro per Boston nel 2014. Sono i rimborsi di Marino. Quanti viaggi ha fatto, in Italia e all’estero, il sindaco nei suoi due anni di mandato? Sul sito del Comune c’è la documentazione ufficiale. Poi ci sono le spese sostenute con la carta di credito intestata a Marino, appoggiata sui conti del Campidoglio: l’estratto conto — chiesto dal M5s — dovrebbe arrivare venerdì.
il papa scherza sulle suocere a filadelfia
Per il momento, quello che si può vedere sono gli «importi delle spese sostenute per i viaggi di servizio e missioni». Si parte da luglio 2013, quando Marino va a Milano per «l’incontro col sindaco Pisapia», costo di 399,67 euro. Poi, sempre a Milano, il 23 e 24 settembre, c’è la «prima giornata dei comuni italiani sul tema Expo 2015», 698,96 euro. L’11 e 12 ottobre Marino è a Palermo per «le vie dei tesori», 718,31 euro. Il 23 e 24 ottobre c’è la «trentesima assemblea dell’Anci» a Firenze, 301 euro.
PAPA FRANCESCO BERGOGLIO MESSA A PHILADELPHIA
Il 20 e 21 novembre l’Assemblea generale di Medcities a Barcellona, altri 519,34 euro. L’anno dei viaggi si chiude in America, a New York e Washington, dal 10 al 14 dicembre: 6.132,47 euro per «incontro col sindaco, il segretario dell’Onu e presentazione alla National Gallery del Galata Morente». Marino, quell’anno, in piena approvazione di Bilancio, volò anche ad Ankara per un convegno medico. La spesa non è registrata dal Comune.
Nel 2014, altri viaggi. A Davos (21-22 gennaio) per il «World Economic Forum», 473,22 euro. A Bruxelles (16-17 febbraio), 968,17 euro per la riunione dei sindaci delle capitali europee. A Parigi (12-14 marzo), 1.071,03 euro per incontrare Bertrand Delanoe.
IGNAZIO MARINO SUB ALLE BAHAMAS
A Madrid (6-7 aprile) per una conferenza nel «Forum Nueve Ciudad», 588,76 euro. A Riyhad (dal 29 marzo al primo aprile), 1.892,89 euro per «incontro col governatore». A Boston (29 maggio/1 giugno), 125,48 euro per una conferenza. A Londra (12-13 agosto) incontro col vicesindaco e lord mayor della città: 411,39 euro. A New York (21-23 agosto), 1.228,20 euro per «incontri istituzionali su urbanizzazione di Roma».
Ancora a Firenze (11 ottobre), al coordinamento dei sindaci città metropolitane, 86 euro. A Cracovia (19-21 ottobre), 87,35 euro per il viaggio della Memoria. A Milano (altra Assemblea Anci, 6 e 7 novembre), 172 euro e infine ancora Londra (12-13 novembre, 433,77 euro) per un’altra conferenza. Nel 2015, un solo viaggio: Parigi, 24-26 marzo, riunione dei sindaci sui cambiamenti climatici, 1.161 euro. Fanno 17.469 euro in totale, per 20 missioni ufficiali. Ma i viaggi, in due anni, sono anche di più.
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