elly schlein giorgia meloni

COME GONGOLA GIORGIA! – MELONI-SHOW ALL’EVENTO PER I 25 ANNI DI “LIBERO”. INFIERISCE SU SCHLEIN E CONTE PER IL FLOP DEL REFERENDUM: “NON ERA UN TEST SUL GOVERNO MA SULLE STESSE OPPOSIZIONI. E HANNO PERSO. SOLO CHI VIVE NEI SALOTTI ELEGANTI O FREQUENTA CLUB ESCLUSIVI POTEVA PENSARE CHE FOSSE UNA BUONA IDEA RIDURRE I TEMPI PER LA CITTADINANZA” – SI AUTOELOGIA DIPINGENDO IL SUO MONDO IMMAGINARIO DI SUCCESSI: “NON CI SONO MAI STATI COSÌ TANTI ITALIANI CHE HANNO AVUTO UN LAVORO DA QUANDO È STATA FATTA L'UNITÀ D'ITALIA” – IL SIPARIETTO CON VITTORIO FELTRI: “DICE CHE È INNAMORATO DI ME? RICAMBIO I SENTIMENTI”. VIDEO

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano - con vittorio feltri e mario sechi

Dice: «Solo chi vive nei salotti eleganti o frequenta club esclusivi poteva pensare che fosse una buona idea ridurre i tempi per la cittadinanza. Una sciocchezza. Penso che il Parlamento non debba modificare la legge, auspico che nessuno presenti una proposta del genere».

 

Ed è anche un messaggio interno a Forza Italia che sogna lo Ius Italie. E naturalmente dice che «il referendum era sulle opposizioni», e per farlo «ci hanno fatto spendere 400 milioni anche se sapevano che non avrebbero raggiunto il quorum». […]

 

Poi snocciola il suo rosario di successi: record di occupazione femminile, il pil cresciuto dello 0,3 per cento, lo spread dimezzato, gli investimenti esteri diretti aumentati del 5 per cento, «non ci sono mai stati così tanti italiani che hanno avuto un lavoro da quando è stata fatta l'unità d'Italia».

 

Giorgia Meloni show per i 25 anni di Libero, video collegata da Roma con la festa del quotidiano a Milano. Il direttore Mario Sechi e il fondatore Vittorio Feltri sono nel capoluogo lombardo. Sul tavolino hanno piazzato un teschio.

 

giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano 12

Sechi è stato il portavoce del melonismo a palazzo Chigi, quindi clima di viva cordialità. «Vittorio mi ha appena detto che è innamorato di te», le dice Sechi. «Ricambio i sentimenti», risponde la premier. «La stabilità è merito della mia Meloni», commenta Feltri. «Troppo buono direttore». «Semplice constatazione», replica. «Ti ricordi, Vittorio, quando dicevano che la destra al governo avrebbe creato l'Armageddon finanziario, sarebbe crollato tutto?». «Figurati!», fa Feltri.

 

Il referendum è ancora un tema fresco. L'esito è stato «chiaro», dice, nonostante i tentativi «surreali di mascherarlo». La sinistra «ha perso». Non è stato affatto un «test sul governo ma sulle stesse opposizioni». Pensare di dimezzare i tempi sulla cittadinanza «denota anche un certo provincialismo» visto che oramai in molti «vivono più di cinque anni in un Paese e poi si trasferiscono altrove». [...]

 

giorgia meloni al seggio elettorale per i referendum - 3

È notizia di giornata la nomina dell'ex segretario cislino Luigi Sbarra come sottosegretario al Sud. «Vogliamo rafforzare l'occupazione nel Mezzogiorno, perché in questo periodo il Sud è cresciuto più della media nazionale», giura. Commento di Gianfranco Rotondi sulle agenzie: «Sta rifacendo la Dc».

 

Farete il taglio delle tasse? «Quando ci siamo insediati molti erano convinti che non saremmo riusciti a fare una legge di bilancio, abbiamo fatto meglio di Francia e Germania, bisogna continuare nella stessa direzione, consolidare la tendenza economica, rafforzare la domanda interna, proseguire nel percorso di riduzione delle tasse».

 

schlein landini conte

E con Trump come va, ora che ha litigato con Musk? «Diciamo che questo contrasto smonta molte delle ricostruzioni che abbiamo sentito in questi mesi sul sodalizio tra la destra politica e il potere tecno finanziario. Comunque Elon ha fatto bene a scusarsi per alcuni suo tweet in cui era andato oltre, e ho visto che Trump è disponibile a una ricomposizione, il che sarebbe una buona notizia».

 

Dopodiché «penso che Trump sia coraggioso, schietto, determinato, che difende i suoi interessi nazionali. Io mi considero coraggiosa, schietta e determinata e difendo gli interessi nazionali, direi che ci capiamo bene anche quando non siamo d'accordo». Quanto a Usa e Ue l'obiettivo rimane quello di un «accordo sui dazi vantaggioso per entrambi». […]

giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano - con vittorio feltri e mario sechi giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano 8giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano 2giorgia meloni in videocollegamento con la festa dei 25 anni di libero quotidiano - con vittorio feltri e mario sechi