COME TI SGONFIO LA BADANTE – LA SANTADECHÈ HA MESSO IN UN ANGOLO LA TETTONICA ROSSI CONVINCENDO IL BANANA CHE SOLO LEI PUÒ TENERE I VERDINIANI LONTANO DA RENZI – DOPO LE INTERCETTAZIONI DEL CASO ADINOLFI, MATTEO E DENIS COMUNICANO SOLO ATTRAVERSO LUCA LOTTI

DAGOREPORT

 

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C’è lo zampino con tacco 12 di Crudelia Santanchè nell’emarginazione improvvisa della tettonica Maria Rosaria Rossi alla corte di Hardcore. Certo, nei giorni scorsi è andata in scena una lite tra la Badante e Francesca Pascale, che aveva visto frustrate per “superiori ragioni politiche” le sue battaglie in favore dei gay. Ma il cuore della questione è più strategico e riguarda la tenuta di quel che resta di Forza Italia.

 

La Santanchè ha soffiato nell’orecchio del Cavaliere che lei, e solo lei, è in grado di fare in modo che i verdiniani non votino a sostegno delle riforme renziane. Ovviamente, perché l’operazione vada in porto, la Rossi deve essere messa in disparte, visto che è stata la Badante l’origine della caduta in disgrazia tanto della Santadechè quanto di Verdini.

FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI FRANCESCA PASCALE E MARIA ROSARIA ROSSI

 

Berlusconi ci ha pensato su un pochino e poi ha accettato, tanto è vero che la Rossi già oggi è ai margini del partito che credeva di amministrare come una magione personale. Chi ha provato a mettere in guardia il Banana sono stati Paolo Romani, Renato Brunetta e la Biancofiore. I due capigruppo di Forza Italia hanno fatto notare al “Presidente” che in realtà soltanto Renzi e Verdini possono separare Renzi e Verdini.

daniela santanche (2)daniela santanche (2)

 

Il premier e l’ex coordinatore azzurro sono in contatto continuo, anche se sono cambiate le modalità “tecniche”. Dopo l’uscita delle intercettazioni con il generale Adinolfi, Matteuccio ha deciso di non avere più contatti telefonici diretti (chiamate ma anche semplici sms) con il Gran Macellaio toscano e ora tutte comunicazioni tra i due passano attraverso il fido Luca Lotti.

 

Sullo slancio, il premier toscanaccio, che conosce i suoi polli e sa dove si annidano i pericoli, ha anche intimato all’amico Marco Carrai di non usare il telefonino per comunicare con lui. Il brasseur d’affair lo ha guardato con una certa meraviglia e gli ha fatto notare che le intercettazioni uscite sul “Fatto” sono del 2013 e che per le parole (in libertà) dette finora non c’è più niente da fare.

MARCO CARRAIMARCO CARRAI