
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
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Soluzione in arrivo per la nomina del nuovo Capo della Polizia. E potrebbe essere una piattaforma di compromesso tra il "partito dei poliziotti"e il "partito dei prefetti" che si fronteggiano per la successione ad Antonio Manganelli. Come è noto, del primo fanno parte Alessandro Marangoni, attuale vice vicario (e comunque scelta di continuità ), Franco Gabrielli, capo della Protezione Civile, e Arturo De Felice, direttore della Dia. Del secondo, Giuseppe Procaccini, Giuseppe Pecoraro e Bruno Frattasi.
L'ipotesi che starebbe prendendo piede e' quella di un ticket tra il prefetto Procaccini (oggi Capo di gabinetto del Ministero dell'Interno) e il direttore della Dia, De Felice (accreditato di aver ridotto alla Dia una vivacità investigativa che non si ricordava dai tempi della direzione di Gianni De Gennaro).
I tempi? Se la formazione del nuovo governo dovesse prendere velocità , sarà il premier attualmente preincaricato Pierluigi Bersani a nominarlo appena insediato a Palazzo Chigi. Se invece il percorso dovesse rivelarsi più lungo e accidentato, la nomina verrebbe effettuata dal governo in carica per gli affari correnti visto che il ruolo, per la sua delicatezza, non può rimanere a lungo vacante e deve invece avere un titolare riconosciuto e riconoscibile.
Intanto il segretario generale del Sap, Nicola Tanzi, si è schierato contro il partito dei prefetti, affermando che serve un poliziotto che abbia avuto esperienza di questore alla guida della Polizia e che questa e' stata la grande lezione di Antonio Manganelli.
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