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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
"LA CORRUZIONE PREGIUDICA LA NOSTRA ECONOMIA" MA IL PG: "IL CONDONO FISCALE? Ã FONDATO"
Da Corriere.it
Nuovo grido d'allarme della Corte dei conti. In Italia la corruzione ha assunto una «natura sistemica» che «oltre al prestigio, all'imparzialità e al buon andamento della pubblica amministrazione pregiudica l'economia della nazione» ha detto il presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. In una conferenza stampa, tuttavia, il procuratore generale della Corte dei Conti, Salvatore Nottola, ha rilasciato una dichiarazione che non mancherà di far discutere: il condono fiscale - ha detto - ha «motivazioni intuitive e fondate».
«QUELLO EDILIZIO E' DA EVITARE»
Nottola ha però precisato di non voler intervenire nel dibattito politico, all'indomani delle parole di Silvio Berlusconi che si è detto favorevole ad un nuovo condono tombale, e ha chiarito il suo pensiero: «Il condono fiscale ha la ragione di deflazionare il contenzioso, di realizzare introiti in tempi rapidi che difficilmente potrebbero essere realizzati e le motivazioni di un condono sono abbastanza intuitive e fondate. Se funziona o meno, dipende dalle leggi». «Stiamo parlando - ha poi precisato - di condono fiscale perchè quello edilizio è un'altra cosa ed è proprio da evitare».
PRESSIONE FISCALE
La Corte, con l'intervento del presidente Giampaolino, ha preso posizione anche sulla tematica fiscale: «In un periodo di tempo breve e con l'urgenza di corrispondere alle richieste dell'Europa - ha spiegato - i margini limitati di riqualificazione della spesa pubblica hanno reso necessario, dunque, un ricorso ad aumenti del prelievo tributario, forzando una pressione fiscale già fuori linea nel confronto europeo e favorendo le condizioni per ulteriori effetti recessivi; la pur comprovata maggiore efficacia delle misure di contenimento della spesa pubblica non ha, inoltre, consentito, in presenza di un profilo di flessione del prodotto, la riduzione dell'incidenza delle spese totali sul Pil, che resta al di sopra dei livelli pre-crisi».
PAREGGIO DI BILANCIO
Tuttavia, sempre secondo il presidente della Corte dei Conti, «al nuovo Parlamento e al nuovo governo spetta il compito di esplorare le azioni in grado di generare una più equilibrata composizione di entrate e spese. Bisogna infatti restare sul sentiero di risanamento che conduce al pareggio di bilancio».
Da Repubblica.it
2-BERLUSCONI: "MONTI E BERSANI DISPERATI" MARONI: "CONDONI? NON SONO NEL PROGRAMMA"
Monti e Bersani attaccano "perché sono disperati. Credevano di avere vittoria a portata di mano e invece la distanza da noi continua a ridursi e li abbiamo quasi raggiunti e siamo in area sorpasso". Silvio Berlusconi, ospite di Studio Aperto, è convinto di aver recuperato terreno dopo la proposta shock sullarestituzione dell'Imu e quella del condono e annuncia: "Credo che prima del 24 febbraio avremo delle novità positive da comunicare". E sull'Imu insiste: "I soldi necessari per l'operazione" arriveranno dall'accordo "con la Svizzera, un accordo già fatto con Gran Bretagna, Austria e Germania: si paga una una tantum sui capitali detenuti in Svizzera e si pensa di arrivare a oltre 20 miliardi, anzi qualcuno immagina siano di più ma sicuramente saranno 20 miliardi, e poi ci sarà un flusso annuo di circa 5 miliardi all'anno. Intanto i contanti già esistono, tramite un accordo con la Cassa depositi e prestiti, come già fatto per il terremoto in Emilia".
Infine ricorda che il programma di Monti e Bersani "va nella continuazione della politica adottata da questo governo" e cioè "il mantenimento dell'Imu sulla prima casa, una nuova patrimoniale, l'aumento dell'Iva e nessuna riduzione dell'Irap. Non riescono a fare altro".
Il Cavaliere non ci sta a prendersi la colpa del rialzo dello spread: "à un'altra delle stupidaggini che abbiamo sentito da parecchio tempo, e soprattutto in questi giorni: gli interessi che dobbiamo pagare sui nostri titoli del debito pubblico sono assolutamente indifferenti sia all'attività di governo che ai programmi di governo. Dobbiamo registrare che l'Imu ha prodotto una distanza, un vallo, tra lo Stato e le famiglie. Da qui è derivata, subito, una riduzione dei consumi", ha aggiunto Berlusconi.
A stroncare l'ottimismo di Berlusconi ci pensa Roberto Maroni: "Non mi piacciono i condoni, non mi piacciono questi colpi di spugna. Su questo punto non esprimo un consenso: il condono non c'è peraltro nel programma", ha detto il leader della Lega, intervistato a Radio Anch'io. Si dissocia quindi dalla proposta fatta ieri da Silvio Berlusconi? "L'ho sentita - ha replicato Maroni -, ma vorrei approfondire. Preferisco seguire un'altra strada, quella che c'è nel nostro programma - dice il segretario della Lega - cioè combattere l'evasione con il 'contrasto di interessi', cioè la possibilità di portare in deduzione e detrazione qualsiasi ricevuta per prestazioni rese in modo da consentire a chi spende di farlo e di costringere chi presta servizi a emettere regolare fattura".
Una proposta, quella del condono, che rischia di far passare l'Italia come Paese in mano a irresponsabili: il leader dell'Udc, Pierferdinando Casini, non valuta come significativamente attendibili i risultati dei sondaggi, mentre considera termometri reali l'andamento dello spread e delle Borse: "Ci sono i sondaggi che sono una cosa virtuale poi lo spread e le Borse che sono reali e segnalano timori diffusi per l'irresponsabilità con la quale si mette in gioco il rigore di bilancio e gli impegni per il pareggio nel 2013 assunto anche da Berlusconi. Rischiamo di mandare a picco i sacrifici fatti dagli italiani".
Ospite a La telefonata di Maurizio Belpietro, Casini commenta così il divario fra centrodestra e centrosinistra che si sarebbe assottigliato e la reazione di ieri della Borsa dopo gli annunci di Berlusconi. Per il leader Udc sull'andamento borsistico "ci sono vari elementi come la questione Mps e c'è anche gli annunci di Berlusconi perché l'idea che si contende la vittoria elettorale con una proposta come il condono tombale o la restituzione dell'Imu, dimostra che il Paese è in mano a potenziali irresponsabili. La proposta è contestata un po' da tutti, anche dai sindaci della Lega".
Si scaglia, invece, contro il 'terrorismo economico' di Monti il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "Il voto deve essere libero. L'Italia non può subire il ricatto finanziario di un premier tecnico trasformatosi all'ultimo in politico, il quale non avendo altre armi per contrastare le politiche del centrodestra agita come spauracchio potenziali squilibri finanziari addebitandoli all'effetto ritorno in campo di Silvio Berlusconi. La verità è che tutte le Borse vanno giù".
Poi ha aggiunto: "Sarebbe opportuno fare luce e valutare il peso che hanno i derivati sul complesso del sistema bancario italiano, tant'è che delle banche non è solo l'Mps a perdere in Borsa - ha aggiunto -. à indubbio il peso che l'Mps ha sull'andamento in Borsa rispetto alle altre banche, ma può anche darsi che incida la quantità complessiva dei derivati presenti. Siamo in ogni caso ad un punto gravissimo. La verità è che Monti fa terrorismo economico in funzione della campagna elettorale"
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