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CONTE HA PAURA DELLE RIVOLTE SOCIALI: QUESTO E’ IL MOTIVO PER CUI NON SI E’ OPTATO PER UNA CHIUSURA SIMILE A QUELLA OPERATA IN GERMANIA, FRANCIA E REGNO UNITO – SORGI: IN QUESTO MODO, RITIENE CONTE, SI È POTUTO SALVARE IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI ATTIVITÀ. MA MOLTO DIPENDERÀ DALLA SOMMINISTRAZIONE DEI "RISTORI": EVITARE LE RIBELLIONI LOCALI RESTA LEGATO SOPRATTUTTO A QUESTA…
Marcello Sorgi per la Stampa
Con i contagi che ieri hanno sfondato il tetto dei 40 mila (40.902, per l' esattezza) era inevitabile che il governo desse una nuova stretta. Che è arrivata, in serata, con l' ordinanza del ministro della Sanità Speranza che ha spostato in "rosso" Campania e Toscana e in "arancione" Emilia-Romagna (dove il governatore Bonaccini ha reso noto di essere affetto da polmonite bilaterale da Covid), Friuli Venezia Giulia e Marche.
La mappa italiana che solo due settimane fa appariva in massima parte "gialla", cioè al livello meno preoccupante, ha subito così una brusca inversione di tendenza. E il meccanismo introdotto dal governo, pur tra proteste e critiche degli amministratori locali (uno per tutti, De Luca in Campania), sta funzionando per quel che fin dall' inizio era apparso l' obiettivo più chiaro: riportare a Roma la leva delle decisioni e introdurre gradualmente, in modo da renderlo più sopportabile, una sorta di "lockdown morbido", legato all' andamento dei dati, che come si vede continuano a essere preoccupanti.
A una lettura più attenta, sollecitata ieri tra gli altri dal commissario Arcuri, la famigerata curva dei numeri comincia in realtà a segnare una tendenza inversa: i morti diminuiscono, il numero dei ricoverati in terapia intensiva resta tollerabile: ci sono insomma le condizioni per pensare che il rafforzamento progressivo delle misure cominci a fare i suoi effetti.
Ma su quale possa essere nel giro delle prossime due settimane il punto d' arrivo della quotidiana valutazione della situazione affidata a Speranza ci sono pochi dubbi: al prossimo appuntamento, se non prima, il ministro finirà per dichiarare "arancioni" o "rosse" tutte le regioni d' Italia, costringendole a un lockdown più o meno severo, ma nella maggior parte dei casi simile a quello già sopportato in primavera. Perché allora non dare una "botta secca", come quella che in tanti si aspettavano ed è stata prescelta ad esempio in Germania, Francia e Regno Unito? In questo modo, ritiene Conte, si è potuto salvare il maggior numero possibile di attività, alcune delle quali, vedi i bar e alcuni ristoranti, continuano a lavorare anche in Lombardia con l' asporto. Molto dipenderà dalla somministrazione dei "ristori": evitare le ribellioni locali resta legato soprattutto a questa.
TENSIONE ALLA MANIFESTAZIONE NO LOCKDOWN CAMPO DE FIORI
CONTE COMANDA COLORE
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